14 Settembre 2023

MotoE, Alessio Finello si bacchetta “Mi è mancata la parte mentale”

Alessio Finello analizza la sua seconda stagione in MotoE, evidenziando gli aspetti positivi e negativi. L'intervista.

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Lo scorso fine settimana s’è conclusa la stagione MotoE 2023, ora è tempo di bilanci. Alessio Finello, al secondo anno coi colori del FELO Gresini Racing, il primo in sella alla Ducati V21L, ammette alcune difficoltà nel corso della stagione. Si vede in forma nella prima parte di stagione, ma insufficiente per la seconda metà di campionato, dandosi infine la giusta sufficienza per l’intero anno. Abbiamo avuto modo di parlare con Finello a Misano, per farci raccontare il suo punto di vista: la nostra intervista.

Alessio Finello, facciamo un bilancio del tuo 2023.

Secondo me siamo partiti col piede giusto, ma a volte ho faticato, rimanendo un po’ bloccato sul mio ritmo. Il livello della categoria è altissimo! Non saprei fare una media… Sono positivo, ma anche autocritico: mi do complessivamente un 6, diciamo un 7 ad inizio stagione ed un 5 nel finale, perché non sono riuscito a fare quell’ulteriore step che volevo fare per vari motivi. Il meteo ad esempio è una variante per tutti, ma non sono riuscito ad approfittarne. La classifica secondo me non è molto veritiera, ho finito 16° ma potevo essere più avanti. Il passo avanti rispetto all’anno scorso è stato comunque netto.

Cominciamo dall’inizio, dalle prime prove con questa nuova Ducati.

Nei test abbiamo avuto un approccio un po’ “calmo”, soprattutto dopo gli ultimi incidenti dell’anno scorso. Era anche la moto nuova, quindi l’ho presa con calma. A Jerez però è stato complicato, a Barcellona è andata un po’ meglio, a Le Mans abbiamo fatto un bel passo avanti e lì sono arrivati i miei migliori risultati stagionali, 9° e 11°. Anzi, più veritiero l’11° posto di Gara 2 perché ho sfiorato la top 10 ed è stata una gara molto costante. Al Mugello abbiamo ritrovato la stessa velocità con un ulteriore step, purtroppo senza concretizzare. Il Sachsenring è stato complicato, ad Assen ho ritrovato la velocità, ma i risultati sono rimasti verso la 12^-14^ posizione, il livello si è alzato notevolmente.

Segue la pausa estiva, poi si ricomincia da Silverstone.

Anche lì abbiamo avuto una buona velocità, ho realizzato anche una delle mie migliori qualifiche, ma ci sono state due gare difficilissime sotto l’acqua. Non abbiamo mai trovato un setting giusto ed in queste condizioni eravamo indietro. Il finale di stagione invece è stato un po’ più complicato: gli altri si sono portati più avanti, hanno fatto un ulteriore step, mentre io sono rimasto un po’ plafonato sul mio ritmo. A Barcellona ho fatto la mia miglior qualifica, però poi in gara è stato complesso con le temperature più alte, rispetto ai test era diverso.

Alessio Finello, arriviamo a Misano: tappa di casa e round conclusivo del 2023.

Devo dire che ho faticato abbastanza. I test del giovedì sono stati sì importanti, però hanno raggruppato molto la classifica. Basta vedere le qualifiche, i primi 12 stavano in 3-4 decimi! È stato un gap più netto e sinceramente non me l’aspettavo. Pista di casa, la conosco bene… Però con la MotoE si guida in un’altra maniera, quindi ci ho messo un po’. A Misano ho girato con la 600, con la Superbike, con la Moto3… Ho mischiato tanto e mi sono ritrovato più indietro. Nelle due gare speravo di riuscire a fare qualcosina di più.

Un peccato perché finalmente avete avuto le stesse condizioni meteo per tutto il weekend.

L’unico fine settimana normale della stagione è arrivato a fine campionato. Si vedeva dai tempi, tutti molto vicini. È una categoria molto difficile: si gira poco ed in quel poco tempo devi essere veloce. Per me è il secondo anno, il primo con Ducati come tutti, però il format fa tanto.

Alessio Finello, per te quindi è troppo poco?

Ci sono i piloti esplosivi e quelli che invece ci mettono un po’ di più. Io sto entrando in questa mentalità, ma è complicato. Ritrovarmi con otto gare è stato bellissimo, anzi io ne vorrei anche di più, ma ne ho trovate tre consecutive, due consecutive… E se capita qualcosa di negativo in una gara te la porti un po’ dietro. Lì devi essere bravo a resettare subito, però ci sono solo tre giorni di tempo.

Un aspetto mentale quindi su cui bisogna lavorare?

Per me è tutto. Quello che mi è mancato quest’anno è proprio la parte mentale: la tranquillità, la serenità che purtroppo non ho mai avuto da metà campionato in poi. Ci ho lavorato e ci sto lavorando: sono molto emotivo, anche sul fattore umano sono molto legato a queste cose, quindi è stato un po’ difficile.

Alessio Finello, a fine stagione come valuti la Ducati V21L? Qual è il feeling in sella?

Al primo impatto è stata già incredibile, poi riuscire ad andarci forte come i primi è stato un po’ più complicato. Diciamo un feeling più teso tra me e la Ducati. Ma vedere tutto il lavoro fatto, la nuova tecnologia, lo sviluppo fatto sulla moto… È stato sorprendente. Una cosa bella è che venivano sempre a chiedere i nostri commenti per adattarla sempre di più a noi. Nel corso della stagione abbiamo avuto altri aggiornamenti e siamo stati sempre più veloci.

Guardiamo a Misano: prima dell’ultimo round c’è stato il giovedì di test. Oltre al programma un po’ strano, com’è andato?

Devo dire che hanno fatto un buon lavoro. Questa [Misano] è una pista che ha tanto grip per principio, però secondo me è stato un lavoro eccellente: mi sentivo meglio con questa mescola rispetto a quelle standard usate per tutta la stagione. È stato un passo avanti in ottica 2024, da capire poi se porteranno due mescole o se sarà ancora una sola. Io spero ci sia più possibilità di scelta: 7 giri per giocarcela, mescolare un po’ le carte non sarebbe male.

Alessio Finello, ci sono novità per il 2024?

Per il momento è ancora un punto interrogativo, stiamo parlando e valutando un po’ la situazione. Mi piacerebbe molto continuare, spero di rimanere perché è un bel progetto mio e della squadra. Il terzo anno sarebbe un po’ quello della verità, per capire se posso fare il passo avanti o no: vedremo.

C’è la possibilità di una wild card nell’ultimo round del CIV a Imola?

Adesso dico di no perché sono un po’ stanco, ma si corre tra un mese e c’è una possibilità, anche se molto remota. Vediamo se si trova un accordo e ho voglia di farla, per il momento ho bisogno di una pausa dal punto di vista mentale. Se l’opportunità c’è ed è buona, ed io ho voglia di farla, la farò.

Foto: Valter Magatti

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