15 Agosto 2023

MotoE, Alessandro Zaccone “È difficile, ma la squadra crede in me”

Alessandro Zaccone riparte da un sfortunato doppio zero a Silverstone, ma si va in Austria con rinnovata motivazione. L'intervista.

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Un doppio zero e la testa già alla tappa in Austria. Alessandro Zaccone ha archiviato così un difficile appuntamento a Silverstone, tra problemi ancora da risolvere e sfortune in gara. Dall’inizio dell’anno sta lavorando senza sosta insieme a Tech3 per sistemare la moto, ma sperava comunque in qualcosa di più nel primo fine settimana di gare dopo la pausa. Chiude invece con una scivolata in Gara 1 ed uno sfortunato incidente causato da Miquel Pons proprio alla prima curva di Gara 2. Ma Zaccone non perde la determinazione e guarda al Red Bull Ring, dove si corre tra pochi giorni. Prima di allora siamo riusciti a sentirlo per farci raccontare l’evento britannico, la nostra intervista.

Alessandro Zaccone, un altro round difficile per te.

Ormai è un anno che va così, quindi la prendiamo con filosofia, aspettando tempi migliori. Corro per vincere e mi aspettavo di essere più competitivo, invece stiamo facendo fatica, al momento non siamo pronti. È stato però un weekend abbastanza da dimenticare, il più brutto della stagione con due zeri, ma succede anche questo nelle gare.

Raccontaci un po’ com’è andata a Silverstone.

Come sempre speravamo un pelo meglio. Ero abbastanza contento dopo la qualifica perché avevamo trovato qualche soluzione abbastanza interessante per andare più veloci. In quei pochi giri fatti sull’asciutto mi ero sentito abbastanza bene. Ma come sempre il meteo non ci aiuta, quindi sabato con l’acqua penso siamo partiti un po’ tutti alla cieca. Spero però sia finita, abbiamo fatto un sacco di chilometri con la pioggia e spererei in un weekend asciutto, visto che è agosto!

Un cambio drastico dalla pista asciutta alla pioggia, quanto ti ha condizionato?

La cosa che mi dispiace di più è che avevamo provato tante cose in qualifica ed avevamo bisogno di riconfermarle, soprattutto in ottica futura. Ma non siamo fortunati quest’anno, in tante occasioni abbiamo trovato l’acqua. Già giriamo pochissimo, in più ogni weekend becchiamo la pioggia… Ci ha interrotto un’altra volta il lavoro, ormai ci siamo abituati.

Su cos’avete lavorato in particolare?

Abbiamo continuato il lavoro che abbiamo fatto ad Assen, quando abbiamo cambiato drasticamente l’anteriore. Ci ha aiutato tanto, ma trattandosi di un cambiamento molto, molto grosso bisogna lavorarci un po’. Stiamo facendo tante prove, ogni gara cambiamo tanto perché non siamo a posto, non ancora dove dovremmo essere, quindi ci servono chilometri.

Alessandro Zaccone, qual è stato l’impatto con Silverstone? Lo conoscevi, ma era un ‘debutto’ con la MotoE.

Lo conoscevo, ma ci ho girato solo una volta e ormai un anno fa. Non dico che fosse una pista ‘nuova’ per me, ma era passato talmente tanto tempo ed avevo girato così poco che quasi non ricordavo nemmeno cosa facevo con la Moto2! Non ha influito negativamente.

Quindi il layout della pista non è stato un ulteriore problema per te.

Il circuito mi piace, ma quando non sei a posto fatichi un po’ ovunque. Ma abbiamo capito la strada da prendere, solamente bisogna lavorarci. Col weekend strutturato così si fa veramente tanta fatica se non si è a posto. Ma la squadra sta lavorando bene e mi ascolta, c’è grande fiducia da entrambe le parti. Diciamo che questa stagione è quasi un ‘rodaggio’.

Guardiamo ai turni del venerdì, come sono andati?

FP1 e FP2 sono stati molto difficili proprio perché siamo partiti con una moto completamente nuova ed il 99% delle volte non va bene al primo colpo. Questa Ducati poi è sensibilissima. In qualifica però abbiamo fatto un passo abbastanza grande come feeling, su quel lato lì quindi è stato positivo. Spero di confermarlo in Austria.

Alessandro Zaccone, passiamo alla giornata di sabato: due gare non semplici per te.

Direi che siamo più a posto sul bagnato che sull’asciutto. Per Gara 1 poi è stato un peccato perché avevo preso un po’ di gap nei primi due giri, diciamo che ho avuto alcuni incespichi. In seguito però avevo iniziato a spingere, stavo girando molto forte, forse anche troppo, cercando di recuperare sul gruppo davanti. Purtroppo però sono caduto, ho fatto un highside in ingresso curva e non ho potuto fare niente, succede.

Gara 2 invece non è nemmeno iniziata.

C’è poco da dire, è durata neanche una staccata… Dispiace perché potevamo fare una buona gara, provando a stare nel gruppo con gli altri. Pons però ha cannato totalmente la staccata: eravamo tutti in frenata, mentre lui ha frenato 30 metri dopo tutti e non poteva fermarsi. Non è la prima volta che capita, lo fa in tutte le partenze e prima o poi qualcuno lo prendi… E c’ero io stavolta. Quindi niente, purtroppo succede anche questo.

Com’è stato correre con la pioggia? S’è parlato anche di rischio aquaplaning e del problema della visibilità.

Aquaplaning direi non tanto, la moto è abbastanza pesante. Il problema grosso era proprio la visibilità: le gomme tirano su tantissima acqua e dietro, quando sei nel gruppo e magari hai 10 moto davanti, non vedi nemmeno la tua ruota davanti! È stata la cosa più critica. È una buona motivazione per stare più avanti!

Alessandro Zaccone, ecco subito l’occasione per dimenticare Silverstone e ripartire.

Per fortuna c’è subito l’Austria, ma sono curioso anche di tornare a Barcellona per capire se ho fatto davvero dei passi avanti oppure no.

Quali sono le aspettative per la tappa al Red Bull Ring?

Non è un circuito che amo particolarmente, ma vediamo, spero di andare bene. Stiamo migliorando tanto la frenata, che è il nostro punto debole da inizio campionato: stiamo andando nella direzione giusta. Sicuramente sarà una pista buona per continuare a lavorare su quel punto e più in generale sui nostri problemi. L’obiettivo principale comunque è sempre continuare a lavorare e vedere di migliorare, poi chiaramente cercheremo di fare delle belle gare! Speriamo di trovare presto una soluzione per essere competitivo e puntare almeno alla top 5, penso di essere uno di quelli che può stare lì.

Ricordiamo che hai anche vinto una gara e conquistato vari podi in MotoE.

Ma arrivo da una stagione Moto2 molto difficile, era l’anno di debutto ed era normale, anzi secondo me non siamo neanche andati troppo male. Vedendo alcuni piloti appena passati in Moto2 direi anzi che sono andato meglio di alcuni che dovevano fare subito bene. Anche quest’anno però stiamo faticando… Moralmente non è facile.

Alessandro Zaccone, come si riesce a non “buttarsi giù”?

È difficile. Due anni fa con la MotoE abbiamo fatto un campionato bellissimo ed avevo tante richieste. Basta poi un anno più complesso ed improvvisamente sparisci. La cosa che mi fa più piacere è che la mia squadra crede totalmente in me, mi appoggiano tanto e non hanno mai detto una parola fuori posto su di me: sentire la loro vicinanza è la cosa più importante in questo momento. Io continuo a dare il 100%, sono sicuro che arriveremo.

Foto: Social-Alessandro Zaccone

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