14 Novembre 2019

Galbusera-Valentino, ultimo week-end insieme: “Non potevo chiedere di più”

Valentino Rossi e Silvano Galbusera si divideranno dopo la gara di Valencia: "Dispiaciuto per la scelta, ma doveva cambiare qualcosa".

Silvano Galbusera capotecnico di Valentino Rossi

Ultimo week-end insieme ai box per Valentino Rossi e Silvano Galbusera. Da martedì nel garage VR46 subentrerà David Munoz, capotecnico dello Sky Racing Team VR46 al fianco dell’uscente Bulega. Sei anni non sempre facili per Silvano e il Dottore, soprattutto gli ultimi, alle prese con una Yamaha M1 in difficoltà con telai, motore e aerodinamica. Ma se fino al 2018 si parlava di una moto non competitiva, l’arrivo di Fabio Quartararo ha sovvertito i giudizi. Un dato è assodato: il nove volte campione consuma le gomme più degli altri piloti Yamaha: “Non so se dipende dal modo in cui guida“, ha detto Galbusera. “Sta cercando di modificare lo stile, che andava bene con le Bridgestone, per usare al meglio le Michelin senza soffrire questo calo repentino che in certe gare fatica poi a gestire“.

Da lunedì il capotecnico dirotterà l’attenzione al test team Yamaha. Una separazione quasi coatta per Valentino Rossi: “Penso che voglia provare qualsiasi cosa per trovare motivazioni, fare qualcosa di diverso – ha proseguito Galbusera a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Non conosco chi arriverà, non so come lavorerà, non so nulla. Ma è un modo per cambiare qualcosa, oltre alla moto“. Un’esperienza di lavoro che l’ex tecnico Aprilia non dimenticherà per il resto dei suoi giorni: “Ho imparato un sacco di cose, soprattutto ho visto da vicino cosa vuole dire essere un atleta del livello di Valentino. È un’esperienza che tutti vorrebbero fare in carriera, ma che è privilegio di pochi. Sono contento, non potevo davvero chiedere di più“.

A Silvano Galbusera non resta che accettare la decisione con una nota di dispiacere. Ma Valentino Rossi sta provando a giocarsi ogni carta pur di proseguire l’avventura in MotoGP anche oltre il 2020. “Penso che Valentino aspetterà la moto nuova prima di decidere. Se sarà un passo avanti e diventerà competitiva, credo che farà il 2020 e 2021, poi non so. Fisicamente non vedo problemi in lui, controindicazioni a battagliare per il podio o una vittoria. Non gli manca niente. Anche nelle gare toste non l’ho mai visto affaticato più di tanto“.

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