12 Dicembre 2019

ESCLUSIVA Alessandro Zaccone: “Tra CEV e MotoE parto per vincere”

Alessandro Zaccone ha chiuso il 2019 come miglior italiano nel CEV Moto2. Nel 2020 esordirà in MotoE. L'obiettivo è sempre vincere, con un occhio al Mondiale.

alessandro zaccone cev moto2

Seconda stagione nel CEV Moto2 chiusa al 3° posto e come miglior pilota italiano. Alessandro Zaccone ha compiuto grandi passi avanti nel Campionato Europeo, conquistando anche la prima vittoria nel round inaugurale. Lo ritroveremo anche nel 2020, al via nuovamente con Promoracing. Gli impegni però l’anno prossimo si moltiplicano: il pilota di Rimini approda anche in MotoE, ingaggiato da Gresini accanto al campione in carica ed amico Matteo Ferrari. Un nuovo campionato tutto da scoprire e nel quale vuole distinguersi, ma anche un’interessante finestra nel Campionato del Mondo. Non nasconde infatti il suo obiettivo futuro: il Mondiale Moto2.

Com’è stata questa seconda stagione nel CEV Moto2?
È stata un’annata abbastanza buona. Purtroppo a metà campionato non siamo andati come dovevamo: avevamo un po’ di problemi e non siamo riusciti a trovare la quadra. Ci sono state in particolare due gare “lente”, in cui avremmo potuto fare meglio. Il bilancio generale però è buono: abbiamo conquistato una vittoria ed il terzo posto finale in campionato. Soprattutto, sappiamo di essere competitivi.

Cos’è cambiato rispetto al 2018?
L’anno scorso ci sono stati problemi soprattutto all’interno della squadra. Erano due team uniti, quindi con tanti piloti dentro ad un unico box. Una situazione difficile da gestire. Quest’anno invece siamo partiti in due. Il mio compagno di squadra poi è cambiato, al posto di [Chandler] Cooper è arrivato [Matteo] Ferrari. Ma comunque trovarsi in due rispetto a 4/5 è molto diverso, riesci a gestire meglio il lavoro.

C’è stata anche una crescita come pilota?
Ho un anno di esperienza in più. Arrivavo dalle derivate di serie e la differenza è davvero abissale, più di quanto mi aspettassi. L’anno scorso non mi sentivo a mio agio con la moto, solo a fine stagione la situazione è migliorata. L’ambiente però è stato importante. Quest’anno siamo partiti subito al meglio, sia io che la squadra abbiamo lavorato bene.

Ad inizio stagione infatti hai conquistato anche la prima vittoria in campionato.
Diciamo che è stato un risultato un po’ inaspettato. In precedenza avevamo comunque disputato dei buoni test, che avevo chiuso col miglior tempo. Ci è servito per capire fin da subito che eravamo molto veloci: si è creato anche un clima migliore, che ci ha aiutato.

Hai chiuso questo 2019 come miglior pilota italiano.
Un risultato molto buono. Mi dispiace solo per com’è andata a Valencia: ho fatto una gara veramente brutta a causa di un problema al pneumatico anteriore. In un certo senso non me lo sono guadagnato fino in fondo, è arrivato grazie alla penalità a Marcon [retrocesso dalla terza alla quarta posizione per un’uscita di pista nel giro finale, ndr]. Mi sarebbe piaciuto conquistarlo in maniera diversa, lottando, invece purtroppo ero molto lento per questa gomma difettosa.

Abbiamo assistito ad una battaglia tutta italiana per la terza posizione.
Io e [Tommaso] Marcon ce la siamo contesa per tutta la stagione. A Barcellona io ero stato penalizzato e retrocesso dalla terza alla quarta posizione. A Valencia è toccato a lui! Alla fine abbiamo finito anche a pari punti… Una bella lotta.

Recentemente poi è arrivato il rinnovo per un’altra stagione con Promoracing.
Sì, un aspetto decisamente positivo. Partiremo di nuovo sapendo di essere veloci e consapevoli di poterci giocare il campionato.

Non solo CEV Moto2 nel 2020, visto che disputerai anche il campionato MotoE.
Visti i buoni risultati, mi si è aperta anche questa porta. L’obiettivo era di arrivare a disputare il Mondiale Moto2, ma non c’è stata l’opportunità. La MotoE in un certo senso è una vetrina, un modo per entrare nel paddock mondiale e farci conoscere. È una categoria nuova, non tutti la apprezzano ma è molto seguita. Correrò poi con il team Gresini, una squadra importantissima nonché campione del mondo quest’anno. Anche mediaticamente per me è fondamentale.

Ritrovi il tuo compagno di box nel CEV, Matteo Ferrari, nonché campione MotoE in carica.
Siamo cresciuti insieme anche sportivamente, ci siamo trovati fin dalle minimoto. Siamo molto amici, c’è un ottimo rapporto anche tra le nostre famiglie, visto che abitavamo vicini. Sicuramente formeremo una bella squadra.

Cambierai qualcosa a livello di preparazione per affrontare questo nuovo campionato?
Fisicamente non mi preoccupo troppo, sono gare da soli sette giri. Sarà interessante invece capire come si guida questa moto: la potenza c’è, ma è pesante. Bisognerà vedere come reagisce il fisico dopo i primi test. Dipende sempre dalla moto che guidi: per esempio, la Supersport era più di forza, mentre la Moto2 è più fisica, più aerobica. A marzo vedremo come sarà la MotoE.

Quali saranno gli obiettivi per il 2020?
Nel CEV Moto2 sicuramente puntiamo al titolo. Anche in MotoE partiremo con l’idea di cercare di vincere. Bisognerà poi vedere il feeling con la moto: sarebbe già ottimo se riuscissimo a mantenerci sempre davanti o chiudere come miglior rookie. Non sarebbe male nemmeno riuscire a conquistare una o più vittorie. Il livello è alto, ci sono tanti piloti veloci, come quest’anno Garzó o Matteo [Ferrari].

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