11 Febbraio 2022

Benvenuti a “The Riders’ Land”, la capitale del motociclismo

Andrea Cicchetti è il creatore di "The Rider's Land", la capitale del motociclism. "E' nata negli anni d’oro di Valentino Rossi ma non teme le sfide future"

Riders' Land

Dietro le quinte della MotoGP ci celano dei grandi professionisti. Andrea Cicchetti è uno di questi. Pochi lo conoscono ma è l’imprenditore romagnolo che ha inventato “The Riders’ Land”. Grazie alle sue intuizioni, si è passati dalla Romagna “terra di mutor”, alla capitale del motociclismo mondiale. Dal 2007 è il regista di tutti gli eventi motoristici che si svolgono in Romagna. Negli ultimi anni a Misano c’è stato il doppio appuntamento con la MotoGP oltre al round del Mondiale Superbike. Nel 2022, oltre alle gare del Mondiale a Misano, ci saranno anche le premiazioni dei Campioni del Mondo FIM a Rimini.

Andrea Cicchetti, come ti sei avvicinato al motomondiale?

“Da ragazzo ero un giornalista. Lavoravo come addetto stampa per diversi enti, tra cui la Segreteria di Stato per il Turismo e lo Sport della Repubblica di San Marino. Proprio in quegli anni San Marino stava perdendo il Gran Premio di Formula 1 ed allora abbiamo pensato di puntare sulla MotoGP. E io, da semplice addetto stampa, mi sono ritrovato a fare l’organizzatore, a lavorare per il Gran Premio di San Marino a Misano a realizzare tutti gli eventi promozionali legati alla gara di MotoGP. Con la mia società, oggi MOAB, ho coordinato i rapporti con la Dorna, la Provincia di Rimini, il Misano World Circuit, i comuni e tutte le realtà interessate a vario titolo. Tutto ciò che abbiamo raggiunto è stato possibile grazie alla lungimiranza del MWC”.

Ti possiamo definire il padre della “Riders’ Land” ?

“In realtà faccio il direttore d’orchestra tra le tante realtà coinvolte: pubbliche e private.  Io ho pensato alla MotoGP come ad un prodotto turistico per la promozione del territorio e così si è passati dalla semplice passione della “terra di mutor”  ad un progetto imprenditoriale che è scaturito nella “The Riders’ Land”. Come Moab siamo stati bravi a valorizzare quello che abbiamo, cioè una zona fortemente legata al motociclismo e con tanti piloti. Questo ha stimolato gli investimenti. Il Misano World Circuit è cresciuto moltissimo”.

Quanto ha influito presenza di Valentino Rossi?

“The Riders’Land è nata negli anni d’oro di Valentino Rossi ed è stata un grande fortuna, ha dato una spinta determinante. Non dimentichiamoci però di Marco Simoncelli e degli altri campioni. Oggi, di fatto, tutti i piloti italiani presenti in MotoGP abitano in Romagna. Tutto quello che oggi abbiamo raggiunto, comunque, è stato grazie ad una visione del Misano World Circuit. Il territorio è stato virtuoso a seguirlo”.

L’assenza di Valentino Rossi si farà sentire parecchio?

“Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia: Valentino è un’icona, un grandissimo comunicatore e nessuno lo potrà sostituire. Tuttavia negli ultimi anni non faceva risultati e la gente veniva lo stesso in autodromo a Misano. Ora dobbiamo fare quadrato e valorizzare al massimo il sistema The Riders’ Land. Non c’è più il singolo fuoriclasse ma sono tanti piloti forti e carismatici, in grado di essere degli ottimi testimonial per il territorio. In Romagna tutti i bambini, fin dalla scuola materna, sognano di diventare dei futuri campioni ed i piloti presenti nel mondiale sono la realizzazione di questo sogno”.

Progetti futuri?

“Vorremmo allargare il cerchio, organizzare anche eventi mototuristici con Romagna Motorcycle, potenziare la promozione del territorio con Visit Romagna e pacchetti anche per il mercato extra europeo. Il nostro obbiettivo è diventare quindi sempre di più la capitale mondiale del motociclismo. Faremo anche corsi per meccanici e tecnici, per offrire una visione globale. Il fatto di essere riusciti a portare a Rimini l’Assemblea Annuale della Federazione Motociclistica Internazionale ed i FIM Awards è un grande successo. Vorremmo rafforzare sempre di più i rapporti con il Ministero degli Esteri, quello dello Sport, la Regione Emilia Romagna, coinvolgere ulteriormente la Dorna ma anche Aprilia e Ducati puntando sul Made in Italy. Già lo spettacolo delle Frecce Tricolore al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di MotoGP 2021 è stato un importante passo in questa direzione. Siamo sulla strada giusta per crescere sempre di più”.  

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