10 Agosto 2022

Bagnaia, Vietti, Foggia: l’estate all’inseguimento dell’Italia da GP

Pecco Bagnaia, Celestino Vietti, Dennis Foggia hanno un identico destino: la rimonta che può lanciarli verso il Mondiale delle rispettive categorie

Bagnaia-Vietti-Foggia, MotoGP

Dopo il Gran Premio a Silverstone, anche la classe di mezzo si è ‘adeguata’. Nello specifico, parliamo di un Motomondiale con i nostri portacolori all’inseguimento in ottica iridata. A cominciare da Pecco Bagnaia, che deve rifarsi dopo una prima parte di stagione MotoGP 2022 al di sotto delle aspettative. Celestino Vietti poi ha appena perso la leadership Moto2 dopo le difficoltà in Inghilterra. Dennis Foggia infine sta vivendo la situazione del ducatista, ma in Moto3. Almeno uno di loro riuscirà nell’intento? Questo lo sapremo solo a fine anno, ma non è impossibile per nessuno dei tre.

MotoGP, Ducati spera ancora

Non sono mancati alcuni rimpianti verso la pausa estiva. Occasioni non sfruttate, in particolare quattro zeri di troppo che hanno permesso a Quartararo di accumulare un margine più ampio di quanto ci si aspettasse. Qualcosa però è successo negli ultimi due GP: prima l’errore ad Assen, poi le difficoltà accusate a Silverstone. Pecco Bagnaia invece ha vinto entrambe le corse ed ora i punti di distacco sono diventati 49. Tanti comunque, ma mancano ancora otto gare da disputare: possono apparire forse poche, ma allo stesso tempo possono essere molte. La speranza di casa Ducati non vuole più sbagliare e la ripartenza con vittoria è certo una grossa iniezione di fiducia. La Rossa sogna il bis di quel magico 2007, un campione italiano in MotoGP manca dal 2009, anno dell’ultima corona iridata del suo mentore Valentino Rossi. Un doppio trionfo tricolore, nonché un passaggio di consegne dal maestro al suo allievo: sarebbe davvero una bella storia!

Moto2, come arginare i rivali?

Nella nuova classe intermedia i campioni del mondo non sono mancati. Ci è voluto un po’ dal 2010, anno di nascita della Moto2, ma negli ultimi anni contiamo ben tre ragazzi vincenti. Franco Morbidelli nel 2017, Pecco Bagnaia nel 2018, Enea Bastianini nel 2020. Da subito Celestino Vietti si è posto come l’italiano di riferimento della categoria, ma ci sono due rivali in particolare che si sono lanciati all’inseguimento. Fernandez in particolare, ma anche Ogura, hanno completato l’aggancio prima della pausa ed ora hanno operato il sorpasso ai danni del pilota VR46. Non stiamo parlando di divari abissali, ma Vietti ora accusa 15 punti dal nuovo leader e 2 dal giapponese. Qualcosa però è cambiato nelle ultime gare: nel caso di Silverstone, parliamo di un circuito mai digerito dall’italiano, ma la sensazione è che si sia spento quel guizzo, quel qualcosa in più che aveva nelle prime gare. Gli avversari si sono accesi, bisogna rispondere prontamente, a partire dal prossimo round al Red Bull Ring.

Moto3: come in MotoGP

A livello di titoli, è la categoria in cui i nostri portacolori faticano di più. Dal 2012 contiamo un solo campione del mondo italiano, ovvero Lorenzo Dalla Porta nel 2019. L’uomo di riferimento è l’esperto Dennis Foggia, che dopo un super inizio aveva però perso la rotta. Il divario rispetto al duo Aspar, che ha sbagliato pochissimo, è quindi lievitato sensibilmente. In un certo senso, l’alfiere Leopard ha quasi replicato la prima metà di stagione Moto3 2021, quando i troppi zeri hanno permesso a Pedro Acosta di volare via. Ora Foggia sta tentando una disperata rimonta per non replicare in toto quanto successo l’anno scorso. Bisogna dire che a Silverstone ha ricevuto un “doppio regalo”, visto che sia Sergio Garcia che Izan Guevara erano di nuovo in zona podio. Ora è a -42, un ritardo ancora piuttosto importante nella categoria, ma forse non impossibile. Lui non deve più sbagliare, ma deve invece sperare che lo facciano i due rivali. Un po’ come in MotoGP tra Bagnaia e Quartararo…

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