26 Settembre 2022

Ai Ogura infiamma Motegi, il pupillo di Aoyama tiene vivo il sogno Moto2

Ai Ogura a Motegi si riavvicina a Fernandez e scrive un pezzo di storia delle due ruote giapponesi. Oltre a far piangere Hiroshi Aoyama.

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In quel 24 settembre 2006, quando Hiroshi Aoyama diventava l’ultimo giapponese in grado di vincere il GP a Motegi, Ai Ogura aveva poco più di cinque anni. Aveva conosciuto le pocket bike da due anni, sulle orme della sorella maggiore, e disputava gare da circa un anno. È passato parecchio da allora, ma questi due nomi sono più che mai legati. L’ultimo iridato giapponese è il boss della squadra di quel giovane talento che si sta facendo strada in Moto2 e che ha appena interrotto il digiuno di vittorie a Motegi. Nel GP del Giappone 2022 Ogura ha scritto infatti un pezzo di storia e proprio con la squadra guidata da un commosso Aoyama, stavolta incapace di trattenere le lacrime. Quello stesso ex pilota che col suo team ha fatto diventare grande il 21enne di Tokyo prima in Moto3 ed ora in classe intermedia. Da un campione del mondo ad un aspirante tale, una storia già bellissima.

La vittoria più importante

Un anno di apprendistato, l’esplosione nella stagione successiva. Ai Ogura l’aveva già fatto vedere in classe minore, arrivando a lottare per il titolo nonostante conquistasse “solo” podi, ma in Moto2 si è davvero scatenato. Quella in Giappone è la sua terza vittoria nella categoria dopo essersi sbloccato a Jerez ed aver replicato al Red Bull Ring. Il risultato più bello, nonché fondamentale considerando il momento della stagione, il ‘rettilineo finale’ per decidere il campione 2022. Solo 13° in griglia, Ogura sapeva bene cosa doveva fare per mantenere intatte le sue speranze di gloria. Ha lottato fin da subito, è risalito con costanza e grinta, per poi prendere la prima posizione e non lasciarla più. Può ringraziare anche il duello tutto spagnolo tra Alonso Lopez ed il leader iridato Augusto Fernandez. È in quel momento che ha accumulato il margine di poco meno di due secondi che gli serviva, uno strappo che ha impedito al rivale di riprenderlo e gli ha permesso di gestire un po’ di più. Non troppo, visto che Fernandez ci ha provato, ma Ogura, spinto dal suo pubblico, non era intenzionato a cedere. Ed ora il pilota KTM Ajo è distante solo due punti, con 4 GP da disputare.

Ogura e Aoyama 16 anni dopo

Era esattamente ciò che serviva: giocare in casa e trarne il massimo vantaggio, non poteva andare meglio di così. “È una vittoria ricca di significati, soprattutto per i tifosi giapponesi” è il primo commento di un emozionato Ogura. Spiega poi la sua corsa, non così semplice vista la posizione di partenza più arretrata del previsto. “Sono partito bene e ho spinto fin dall’inizio, per poi riuscire a gestire la situazione. È un risultato fantastico!” L’ennesima conferma di quello che il 21enne di Tokyo sta cercando di fare, ovvero scrivere la storia. Il trionfo in Giappone, cosa che non era più riuscita a nessuno da ben 16 anni, ovvero dall’ultimo grande risultato di Hiroshi Aoyama. Nientemeno che l’ultimo campione del mondo giapponese, proprio nella medesima classe intermedia che nel suo 2009 di gloria era ancora la 250cc. Quanto fatto dal pilota della sua squadra è un altro tassello fondamentale per la rincorsa alla corona iridata nell’attuale Moto2. Augusto Fernandez è ad un soffio, ormai è una questione esclusivamente tra di loro dopo l’autoeliminazione nel GP a Motegi sia di Canet che di Vietti, i più vicini degli ‘altri’. È un 2022 già di enorme successo, ma c’è un’altra grande storia che può essere ancora scritta.

Foto: Honda Team Asia

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