25 Marzo 2020

Motocross, Tim Gajser: “243 in ricordo di mio fratello”

Il campione di Motocross Tim Gajser racconta la genesi del suo numero 243, in onore di suo fratello deceduto in un incidente in pista.

Motocross, Tim Gajser

Tim Gajser si è innamorato del paddock MXGP in modo molto naturale, quasi per un segno del destino. Il campione sloveno ha sempre un sorriso sincero per tutti quelli che interagiscono con lui. Ma una volta in pista diventa una macchina da motocross perfetta, quasi invincibile. La grande partenza in Olanda dall’ultima posizione al cancello, fino alla vittoria, ha dimostrato di che pasta è fatto. Ma il suo retroterra familiare non è certo dei più semplici e felici. Pochi sanno che il 24 marzo (3/24) è un giorno speciale per il pilota del Team HRC, in quanto segna il compleanno del fratello maggiore Zan, morto in un incidente di motocross prima della nascita di Tim.

Questo è il motivo per cui il numero “243” adorna la sua Honda CRF450RW, come omaggio a suo fratello sempre al suo fianco. Tim Gajser è entrato in Honda nel 2014 e da allora ha vinto tre titoli mondiali. “Tutti pensavano che fossi pazzo quando ho continuato con il motocross dopo la tragedia di mio figlio. Ma cosa sarebbe stato “normale”?, si chiede papà Bogomir. “Se fossi caduto in depressione o diventato un alcolizzato, sarebbe stato “normale” agli occhi di molte persone. Se mi fossi ucciso, sarebbe stato “normale”. Sono una persona profondamente religiosa e so che ci sono molte prove in attesa nella vita di una persona. Ognuno deve portare la sua croce. La mia è particolarmente difficile”.

Tim Gajser si sente investito di una missione familiare: “Zan ed io guidiamo sempre insieme, se vinciamo vinceremo entrambi, indossare il numero 243 mi rende orgoglioso“. Dopo le prime due gare si vede costretto ad in seguire Jeffrey Herlins a breve distanza, ma resta il grande favorito anche in questa stagione MXGP. L’epidemia di Coronavirus lo ha costretto a cambiare i programmi. “È un pò strano, ci sono state due gare, ma ora c’è una lunga pausa. Ciò cambia tutti i piani, e ovviamente l’allenamento e le competizioni. Spero che la situazione migliorerà presto e che saremo in grado di tornare a competere“.

Lascia un commento