25 Marzo 2020

Coronavirus: In Cina si torna a correre! A piedi

Raggio di speranza: due mesi dopo l'inizio dell'emergenza, in Cina oggi si è tenuta una mini maratona con mille partecipanti. Ecco com'è stata organizzata

Coronavirus, Cina

In Cina stanno accelerando i tempi per uscire dall’incubo Coronavirus e ripristinare manifestazioni sportive, anche di massa, è un modo per ridare fiducia alle persone. Oggi, mercoledi 25 marzo, si è disputata la Mini Marathon di Chengdu. E’ stata la prima manifestazione sportiva al mondo a disputarsi nell’era Covid19. Ricordiamo che le autorità cinesi avevano preso drastiche misure il 23 gennaio, sigillando letteralmente la città di Wuhan, epicentro dell’epidemia, e poi l’intera regione dell’Hubei.  Chendgu è il capoluogo della regione di Sichuan e si trova a 1100 chilometri ad ovest di Wuhan, neanche tanto lontana considerando la vastità della Cina.

MISURE DI SICUREZZA

L’organizzazione di questa gara podistica, che in passato aveva richiamato anche 20 mila iscritti, non è stata una passeggiata. I circa mille partecipanti hanno avuto  piena assistenza dalle autorità sanitarie locali, dispiegate in gran numero, per evitare qualsiasi rischio di contagio. I podisti sono stati raccolti in gruppi di cento persone, e fatti partire distanziati di due minuti. Alla partenzaè stata misurata la temperatura corporea a tutti. La Mini Marathon è stata preceduta da parecchie polemiche, da parte di chi temeva potesse diventare un’occasione di ripresa del contagio. Ma le autorità cinesi l’hanno voluta fare a tutti i costi: in questo dopo crisi infondere fiducia e senso di sicurezza nelle persone è ritenuta la migliore soluzione.

BASTANO DUE MESI?

Questa gara podistica si è svolta appena due mesi dopo l’inizio dell’emergenza. Questo infonde un raggio di speranza anche a noi tutti che non vediamo ora che le curve di contagio italiane ed europee comincino a scendere, per tornare gradualmente alla vita normale. Lo sport sarà una delle prime cose a rimettersi in moto, e passateci il beneaugurante gioco di parole. In Italia il decreto che dispone il blocco totale delle persone  e delle attività produttive scade il 3 aprile.

ALLENTAMENTO DEL BLOCCO?

Se la situazione darà ulteriori segni di miglioramento, sarà la prima opportunità che le autorità nazionali avranno per allentare le misure di contenimento. Una delle ipotesi che circola è “liberare” le persone di età meno a rischio, cioè gli under 50, e far ripartire gradualmente le attività.  Questo anche per allentare il senso di claustrofobia ed angoscia che comincia a serpeggiare fra le persone costrette a vivere ormai da settimane fra le mura domestiche. Non c’è solo il virus, anche  controindicazioni del lockdown cominciano a farsi sentire.

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