15 Marzo 2024

Superbike, test team all’impazzata: ma non dovevate limitare i costi?

Tutti i costruttori impegnati nel Mondiale Superbike si attrezzano con Test Team da MotoGP, in barba ai costi.

In Superbike festival dei Test Team da MotoGP

Nel Mondiale Superbike ci si ingegna con normative regolamentari volte a contenere i costi salvo constatare, in occasione dei Test di Montmelò, come su di un aspetto nello specifico la strada intrapresa è la medesima della MotoGP. Mai come in Catalunya si è visto un dispiegamento di forze delle case costruttrici impegnate nel campionato con veri e propri Test Team. Da MotoGP, per l’appunto. Nessun costruttore escluso. Un’area finora poco esplorata da alcune realtà e persino trascurata dal regolamento vigente: oggi in Superbike si gira parecchio (ben più rispetto ad altri campionati) e, di fatto, con ben poche restrizioni in materia.

COSA DICE IL REGOLAMENTO SUPERBIKE

Per farla breve, il regolamento 2024 del Mondiale Superbike concede a ciascuno dei piloti iscritti in forma permanente al campionato un carnet di 10 giornate di Test da usufruire nel corso della stagione. Se vi sembrano poche, bisogna considerare che non vengono conteggiati i numerosi Test organizzati ufficialmente da DWO (Dorna WorldSBK Organization) o “supportati” (“Supported Testing Session“) dallo stesso promoter. Un buon numero, tanto che non si sono viste squadre sforare questo limite nel corso degli anni.

ARRIVANO I TEST TEAM DELLA MOTOGP

Il fatto che a Barcellona siano state organizzate due giornate di test collettive in prossimità del weekend di gara (il regolamento li permette entro e non oltre gli 11 giorni precedenti l’evento) chiarisce come, in materia di test, in Superbike non si badi a spese. Le prove private costano parecchio, con tutto il circus del WSBK che si sposta in lungo ed in largo ogni volta nel Vecchio Continente. Se in MotoGP (nuove concessioni a parte, contemplate anche in Superbike) vi sono limitazioni per i piloti titolari e per numero degli pneumatici utilizzati, tra le derivate dalla serie vi è quasi un “liberi tutti“. Oltretutto, nella più stretta attualità, con la creazione di Test Team con tutte le stimmate del caso.

IL DISPIEGAMENTO DI FORZE

I Test Team in Superbike ci sono sempre stati, ma verrebbe da dire mai in questa forma e sostanza. BMW Motorrad si è inventata praticamente una “squadra” a supporto dei team (SMR e MGM) impegnati nel campionato. O meglio, uno squadrone, un’armata: Sylvain Guintoli e Bradley Smith piloti con uno staff dedicato di 16 elementi (!) al seguito coordinati da Christian Gonschor. Yamaha da anni si affida ai collaudi al nostro Niccolò Canepa (assente a Barcellona per il botto nelle prove della 200 miglia di Daytona), idem Kawasaki con Florian Marino. Non manca ovviamente Ducati, spesso e volentieri in pista per lo sviluppo della Panigale V4 R avvalendosi di collaudatori quali Lorenzo Zanetti, Matteo Ferrari e, in Catalogna, di Michele Pirro.

HONDA SUPERBIKE CON IL SUO TEST TEAM

C’è poi Honda che in quel di Montmelò si è presentata con il suo HRC Test Team (nella foto d’apertura), un paio di ingegneri visti nell’ultimo biennio ai box alla 8 ore di Suzuka e Tetsuta Nagashima pilota. Quest’ultimo, già tester del progetto RC213V MotoGP, si è presentato in Catalogna arrivando direttamente da Suzuka dove, lo scorso weekend, ha corso nella prima prova dell’All Japan Superbike con una CBR privata gommata Dunlop del team YAHAGI/7C. Tanto per: il buon Tetsu alla 8 ore corre con Bridgestone, nella JSB1000 con Dunlop, mentre nel Mondiale Superbike chiaramente deve far sviluppo su Pirelli. Tutto questo con delle Fireblade di differenti regolamentazioni e specifiche.

ANOMALIA REGOLAMENTARE

Insomma, in Superbike sono arrivati (costosissimi) Test Team “da MotoGP” senza alcuna restrizione in materia. Un regolamento che, in prospettiva, andrebbe rivisto per perseguire il contenimento dei costi, magari rivedendo svariate normative insensate. Basti pensare che, in materia di test, sono concessi ai piloti titolari del Mondiale Superbike due giornate di prove a Suzuka in vista della loro eventuale partecipazione alla 8 ore. Peccato che quest’anno sia concomitante con il round di Most, pertanto cosa andrebbero a fare due giorni di Test a Suzuka. Eppure, il regolamento 2024, contempla persino il dono dell’ubiquità ai suddetti piloti.

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