18 Aprile 2023

Supersport, Andrea Mantovani: “La devo prendere con più calma”

Andrea Mantovani guarda al round Supersport ad Assen. Tanta voglia di fare bene dopo un inizio complesso. L'intervista.

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Il debutto nel Mondiale Supersport non è stato dei migliori. Per Andrea Mantovani è chiaramente un punto di partenza per ricominciare a costruire la sua stagione. Archiviati gli ultimi test MotoE, il pilota Evan Bros si lancia di nuovo nelle derivate di serie con rinnovata determinazione e voglia di fare bene. Alle spalle i due round extra europei di apertura di stagione, con qualche episodio sfortunato ed alcuni inattesi problemi di salute, ora superati. Adesso, dopo una lunga pausa, tocca al mitico TT Circuit Assen: come se la caveranno Andrea Mantovani e la squadra di Fabio Evangelista? Il commento del 28enne pilota di Ferrara in vista del terzo appuntamento del 2023.

Primo round Supersport in Europa per ‘dimenticare’ i primi due appuntamenti.

Sicuramente non sono andati nei migliori dei modi. Anche se non sono stati così drammatici: nella prima gara in particolare, con un po’ di fortuna in più, potevamo fare subito podio. Secondo me avrebbe cambiato completamente l’umore ed anche la sorte delle altre gare! Ma va bene, io sono felice di aver fatto un’esperienza così perché comunque nella carriera di un pilota ci sono momenti di gloria, ma sono molto importanti anche i momenti in cui uno soffre. È il modo per crearsi una corazza ancora più forte e per crescere sempre di più, oltre a capire meglio le persone che hai intorno.

Anche questo quindi serve a far crescere il feeling con la squadra?

Il team Evan Bros mi ha dimostrato di volermi bene e di supportarmi anche nei momenti più critici. Mi stanno vicino e cercano sempre di darmi il massimo per poter migliorare. Sicuramente non è stato l’inizio che si sperava, ma è stato un bel banco di prova. Leghi ancora di più quando c’è questo affiatamento tra le persone, ci si rimbocca le maniche e si va avanti per cercare di crescere, di fare sempre meglio.

Andrea Mantovani, non dimentichiamo appunto che sei un esordiente.

Tirare una riga dopo due weekend di gara sarebbe una cosa un po’ stupida. Soprattutto se mi guardo intorno e vedo gente che faceva Moto3 fino a ieri ed era vincente, fa il cambio di categoria, va in Moto2 e sono là a chiudere il gruppo. Se lo fanno persone che hanno grande esperienza nel Mondiale posso farlo anche io che arrivo dall’Italiano. Io ci metto tutto me stesso e sicuramente si cerca di crescere, di fare il massimo e di migliorare tutte le volte che si scende in pista.

Per è una sorta di “ripartenza” dopo due round complessi.

Io ero ‘a posto’, nel senso che non avevo niente di febbre o altro per la gara, ma continuavo ad avere questo malessere addosso. Aver avuto un’intossicazione o un virus, non so di preciso cosa sia stato, mi ha lasciato senza forza, impedendomi quindi di essere lucido. Non è facile, bisogna essere al 100% delle energie con livelli così esasperati. Col senno di poi era meglio fare come certi piloti che sono rimasti fermi al box a vedere la gara, ma alla fine è tutta esperienza. In ogni caso la Clinica Mobile aveva fatto un lavoro strepitoso, mi avevano messo comunque in condizione di partecipare ai round in sicurezza. Questo dal lato mentale, ma quando hai male dappertutto e ti senti stanco non hai neanche quella grinta, quella forza che serve quando devi fare delle gare di alto livello.

Andrea Mantovani, quale sarà l’ approccio verso Assen?

Partirò senza aspettative, cercando solo di fare un weekend in crescita e di capire nel miglior modo possibile la 600. L’obiettivo sarà ottimizzare man mano il pacchetto che ho. Sia io che il team siamo carichi e motivati, abbiamo molta voglia di fare bene e ad Assen cercheremo di fare il massimo. Senza aspettative ma con molta leggerezza, nel senso di impegno ma preso più con calma e non di petto come invece ho fatto ad inizio anno. Sono convinto che si possa fare bene, ci possiamo divertire.

Foto: Evan Bros WorldSSP Team

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