13 Aprile 2020

Superbike: Scott Redding “Gli avversari sono forti, li dovrò studiare bene”

Il ducatista, secondo nel Mondiale, parla dei nuovi avversari: "Sono tutti molti forti. Jonathan Rea vince i Mondiali perchè è un pilota molto intelligente"

Superbike, Scott Redding

Scott Redding ha trovato pane per i suoi denti, gli è bastato un solo round per rendersi conto del livello della sfida Superbike. “Ho avversari molto forti, li avevo osservati alla TV prima di confrontarmi con loro in Australia, ma le cose in pista sono assai diverse che sullo schermo” spiega il pilota di Aruba.it Ducati. Con il triplice terzo posto di Phillip Island, Scott Redding occupa la seconda posizione in campionato con 39 punti, dodici in meno del capofila Alex Lowes, neo acquisto Kawasaki. Dietro incalzano Toprak Razgatlioglu, 34 punti, e il campione in carica Jonathan Rea, 32. Peccato che la Superbike sia ferma ai box causa pandemia, sarebbe stato un inizio di stagione folgorante. Il promoter Dorna spera che si possa ripartire il 2 agosto a Oschersleben, in Germania. Se tutto va bene…

BISOGNA STUDIARLI BENE 

Il livello è molto alto, dovrò continuare a studiare bene gli avversari” ha detto Scott Redding all’on line Speedweek. “Nel British Superbike avevo una chiara idea di cosa potessero fare gli altri. Sapevo quando attaccare, dove sorpassare e quando provare a scappare via. Avevo la situazione sempre sotto controllo, sfruttavo la mia maggiore esperienza, maturata in tanti anni di GP. Ma in Superbike mi confronto con piloti altrettanto smaliziati, hanno le stesse armi che ho io. Per giunta vantano una maggiore esperienza specifica, questa è la grande forza di Jonathan Rea. E’ un pilota molto intelligente.

“BAUTISTA NON E’ ALLO STESSO LIVELLO DEL 2019”

Quando Alvaro Bautista nel 2019 riusciva a partire davanti, vinceva per distacco, so che si tratta di un pilota molto forte. Ma la Honda? Con questa molto non mi sembra che il potenziale sia uguale a quello dell’anno scorso quando guidava la Ducati. Era la combinazione del meglio del meglio. Bautista potrà vincere qualche gara anche nel 2020, ma non lo vedo fra quelli che si giocheranno il Mondiale. Ma forse mi sbaglio. BMW mi ha sorpreso molto nel 2019, avevano una moto nuova ma sono andati forte fin dall’inizio. Da fuori sembra che a questo progetto manchi ancora la ciliegina sulla torta. Tom Sykes era molto veloce ai tempi della Kawasaki, ma quando gli è arrivato in squadra Jonathan Rea, l’asticella si è alzata. Tom non si è mai ripreso veramente.”

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