Superbike “Nessuna Yamaha al Mondiale quest’anno è privata”
Esordio difficile per la stellina Bradley Ray in SBK: il Team Principal di MotoXRacing Sandro Carusi spiega cosa manca
Ad Assen è iniziata l’avventura di Bradley Ray nel Mondiale Superbike con MotoXRacing ma non è andata come sperato. Il pilota inglese è ancora a quota zero e spera di rifarsi già in Catalunya. La squadra di Sandro Carusi è cresciuta tanto rispetto allo scorso anno, soprattutto a livello tecnico. Ora deve solo raccogliere i frutti.
“Siamo fiduciosi per il il prossimo week-end considerando i buoni crono fatti ad Assen – afferma il Team Principal Sandro Carusi – Speriamo in un pizzico di fortuna in più e che riusciamo a fare stare tranquillo il pilota in modo che si possa esprimere al meglio: il potenziale ce l’ha tutto”.
Cosa non ha funzionato nel round di esordio?
“Ad Assen c’è stata un po’ la tensione dell’esordio e qualche problemino. Siamo soddisfatti per quanto riguarda il distacco dai primi perché all’esordio un secondo e mezzo dalla vetta non è male. Il livello del campionato è però è veramente alto e con questo distacco ci si ritrova comunque in diciottesima posizione. Se Bradley matura ancora un po’ a livello agonistico nella seconda metà del campionato può fare molto bene”.
Dove vi potete collocare nella classifica del Mondiale Superbike con Bradley Ray?
“Considerando tutto, la sua esperienza e la nostra, il posto che ci compete è attorno alla decima posizione. Sulla carta abbiamo un pacchetto molto simile agli altri quindi dobbiamo mettere insieme ogni tassello con il pilota che è esordiente e metterlo a proprio agio“.
Nelle prime gare abbiamo visto le Yamaha in grande evidenza, anche quelle non ufficiali.
“Nessuna Yamaha presente al Mondiale è privata quest’anno, tutte sono supportate dalla casa. La nostra moto, rispetto all’anno scorso, è migliorata ed il distacco che abbiamo adesso non è legato alle prestazioni della moto ma solo una questione di maturità di tutto il pacchetto”.
Foto MotoXRacing
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