24 Marzo 2023

SBK, Sandro Carusi: “Ray professionista vero. Ecco l’obiettivo del 2023”

Problemi al motore della R1 di Ray nel test ad Aragon. Carusi, team manager Motoxracing, ci ha fatto il punto della situazione.

Bradley Ray Sandro Carusi Superbike test Aragon

Il test ad Aragon non è andato come il team Yamaha Motoxracing si aspettava. Infatti, Bradley Ray ha potuto girare solamente nel pomeriggio del secondo e ultimo giorno. Un problema alla sua Yamaha R1 lo ha frenato.

Anche se la moto di Iwata non è qualcosa di completamente sconosciuto, visto che ci ha vinto il titolo BSB nel 2022, la configurazione nel Mondiale Superbike è differente e deve adattarsi. In particolare, deve abituarsi all’elettronica. Disputare due giornate di lavoro pulite sarebbe stato l’ideale. Comunque, prima del debutto ad Assen, ci sarà un altro test a Barcellona (30-31 marzo) e sarà importante sfruttarlo al meglio.

Superbike, il punto di Sandro Carusi dopo il test ad Aragon

Abbiamo interpellato Sandro Carusi, team manager di Yamaha Motoxracing, per parlarci di questo test ad Aragon e del futuro.

Cosa è successo alla moto di Ray il primo giorno?

Dopo un giro si è verificato un problema tecnico che siamo riusciti a risolvere solo giovedì mattina. Si è trattato di un problema al motore. Avevamo un motore vecchio e che aveva subito la caduta di Portimao. Lo avevamo rimesso sul banco e usato, non aveva dato problemi. Il caso ha voluto che ci sia stato un ritardo nel ritiro del motore nuovo, quindi quando ne avevamo bisogno è mancato. Siamo stati sfortunati, non si sono incastrare delle cose di tipo logistico“.

Quali sono state le sensazioni di Bradley dopo i giri fatti?

Innanzitutto voglio dire che lui è un vero professionista, non ha creato nessun tipo di pressione nonostante si sia verificato un problema alla moto in un test che aspettavamo tanto. All’inizio accusava ancora delle vibrazioni strane sull’avantreno, poi analizzando i dati abbiamo capito che il problema era l’utilizzo che faceva del freno posteriore in percorrenza di curva. Era questo a innescare quelle vibrazioni che lo infastidivano. Tutto ciò è dovuto al fatto che lui non è abituato a guidare con l’elettronica. Ci siamo confrontati, ha capito e poi è riuscito a fare anche un buon tempo“.

Che programma di lavoro vi eravate fissati per Aragon?

Dopo Portimao avevamo analizzato bene tutti i dati e avevamo fatto una relazione dettagliata anche assieme a Yamaha. Era emersa una differenza di guida da parte sua. Ci siamo concentrati su questo aspetto, deve adattare un po’ il suo stile e anche noi dobbiamo crescere come squadra adattandoci alla nuova moto“.

Quello a Barcellona sarà un test importantissimo.

A Barcellona avremo tutti i componenti nuovi, quindi avremo la moto in configurazione 2023. Finora non all’abbiamo avuta. Motore, telaio, ciclistica ed elettronica saranno tutti in versione 2023. Abbiamo capito qual è la strada da percorrere e continueremo in questa direzione. A Portimao eravamo andati solo per far provare a Bradley una moto con elettronica“.

Quale obiettivo vi siete prefissati per questa stagione Superbike?

Vedendo l’esperienza fatta lo scorso anno e il livello della griglia cresciuto nel 2023, riuscire a fare dei piazzamenti in top 10 sarebbe molto soddisfacente per noi. L’obiettivo è quello, ma sappiamo che nessuno regalerà niente“.

Quale è il supporto di Yamaha nei confronti del team Motoxracing?

Io sono legato a Yamaha anche per altre attività, abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Con S97 Racing sono rivenditore di ricambi originali Yamaha, sono distributore loro dei motori nel CIV per quanto riguarda le categorie Moto3 e PreMoto3, sono organizzatore del campionato R7 in Italia. Il supporto che ci stanno dando nel Mondiale Superbike ci permette di avere lo stesso materiale degli altri. Sulla carta, i team GRT e GMT94 hanno la nostra stessa moto. Al secondo anno avere accesso a certe informazioni e a un certo programma è già una grossa soddisfazione. Inoltre, Ray è un pilota di grande interesse Yamaha e questo ci aiuta“.

Dopo i primi due round del campionato, che idea ti sei fatto della lotta per il titolo SBK 2023?

Da quello che ho visto, Ducati è cresciuta e le altre no, anzi sono andate indietro. Io vedo Ducati super favorita e poi Yamaha subito dietro“.

In MotoGP debutta la gara sprint, già introdotta in Superbike da anni. Cosa pensi di questo format?

A me la gara sprint non dice nulla, è solo un rischio in più. Magari sarà utile a livello televisivo, però io preferirei avere Gara 1 sabato e Gara 2 domenica senza la Superpole Race. Non critico nessuno, ma non è un format che mi esalta“.

Foto: Motoxracing

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