10 Settembre 2023

Superbike: Michael Rinaldi che battaglia, il destino legato a Marc Marquez

Da separato in casa Ducati il riminese lotta aspramente con Toprak e torna sul podio. Ora occhio al risico per arrivare alla Honda '24

Michael Rinaldi, Superbike

I piloti sono strana gente, quelli della Superbike anche di più. Prendete Michael Rinaldi: in settimana Aruba Ducati gli ha dato il benservito, l’anno prossimo al suo posto ci sarà Nicolò Bulega. Si è chiuso un rapporto di lunga durata, durato anni: da qui a fine campionato il 27enne riminese correrà da separato in casa. Una situazione demotivante? No, esattamente il contrario: in gara 1 a Magny Cours Michael Rinaldi ha sfoderato gli artigli, sfiorando il successo con una delle migliori prestazioni di sempre nel Mondiale. Chiedete a Toprak quanto sia stato difficile toglierselo di dosso. Con Alvaro Bautista in difficoltà, l’asso Yamaha voleva e doveva vincere a tutti i costi. Ma ha penato 13 dei 20 giri per mettere la testa avanti. Per superare lo scudiero Ducati ha dovuto usare le maniere forti.

Lo scontro con Toprak

Da fuori può esser sembrato pericoloso, ma la battaglia con Toprak è sempre leale” spiega Michael Rinaldi. “Quando mi ha fatto finire fuori linea il mio rientro in pista è stato un pò a rischio, ma ero in pieno controllo della situazione: volevo rientrare in pista prima possibile, ma farlo passare per non incappare in una penalità. Purtroppo quando è andato davanti non avevo più aderenza. Per tenergli testa, all’inizio, ho chiesto tanto alla posteriore, che alla fine non ne poteva più.” E’ stato il podio numero 20 per Rinaldi nel Mondiale. Un risultato (ma soprattutto una prestazione…) che arriva proprio nel pieno delle trattative di mercato. Comunque vada, Michael avrà una sistemazione di rilievo. Che potrebbe anche essere ufficiale…

Il risico Honda

Già, uscito da Ducati Aruba, Michael Rinaldi ha l’opportunità di poter scegliere fra due ottime soluzioni. La più suggestiva porta alla Honda HRC: aldilà dei problemi tecnici che stanno affliggendo la Fireblade, sarebbe una sistemazione di grande prestigio, anche sotto il profilo dell’ingaggio. Tutto è legato a Marc Marquez. Se il campionissimo lasciasse Honda per andare in Gresini Ducati, scatenerebbe un risico mica da ridere. Johann Zarco verrebbe dirottato da LCR al team HRC, liberando il posto per Iker Lecuona, che al momento è confermato in Superbike. Di conseguenza, si libererebbe il posto per Michael Rinaldi. L’altro ufficiale, Xavi Vierge, è confermato.

L’alternativa Ducati Motocorsa

Se questo complicato incastro non si verificasse, c’è sempre l’opzione Ducati Motocorsa, una formazione satellite che con Axel Bassani (che nel ’24 sarà ufficiale Kawasaki) ha dimostrato di poter ambire al top. A livello tecnico non c’è paragone: Rinaldi guiderebbe la stessa Panigale V4 R che ormai conosce come le sue tasche. L’orizzonte economico è ben diverso però. Motocorsa è un team privato che ha fatto correre Bassani anche grazie al decisivo contributo del pilota. Con Rinaldi sarebbe più o meno lo stesso. Ma qui interverrebbe Aruba.it con una sponsorizzazione personale a favore di Michael che metterebbe a posto tutte le cose.

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Foto: Silvio Tosseghini

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