9 Novembre 2021

Superbike, Razgatlioglu-Yamaha: i segreti che portano al Mondiale

Yamaha e Toprak Razgatlioglu vicini alla conquista del titolo Mondiale Superbike. Una pagina storica per la Casa di Iwata dopo l'impresa di Ben Spies.

Superbike, Toprak Razgatlioglu

Dopo il gran finale della MotoGP sarà la volta del Mondiale Superbike. Il titolo non è ancora stato assegnato a Yamaha e Toprak Razgatlioglu, si attende la certezza aritmetica. Ma solo un colpo di scena potrebbe togliere lo scettro iridato dalle mani della Casa di Iwata. L’alfiere turco arriva con 30 punti di vantaggio su Jonathan Rea, 62 quelli ancora da assegnare. L’unico punto interrogativo è il nuovo circuito del Mandalika, ma sarà un rebus per tutti.

Un anno da incorniciare per Yamaha che ha già vinto il titolo piloti MotoGP e si appresta a vincere il secondo nella sua storia in Superbike, dopo quello incassato nel 2009 con Ben Spies. Al 2007, invece, risale l’unico titolo costruttori. Il costruttore giapponese è ritornato nel WorldSBK nel 2016 dopo un’assenza di quattro anni. Da allora i tecnici hanno lavorato costantemente all’evoluzione della R1, ma il vero exploit c’è stato quest’anno, anche per merito di Toprak Razgatlioglu, capace di convivere con le gomme Pirelli meglio di ogni altro avversario.

Toprak-R1 pacchetto vincente

Un successo che però abbraccia l’intero progetto e tutti gli uomini coinvolti. Il project manager Yamaha Andrea Dosoli prova a spiegare i motivi di questo exploit, dopo un 2020 in sordina anche a causa delle restrizioni Covid. “Abbiamo sviluppato alcune innovazioni – racconta a ‘Motorsport-Total.com -. Il team conosce meglio la moto e questo vale anche per il pilota. Capiamo meglio come possiamo ottenere il massimo dalla moto e dalle gomme. Il progresso è il risultato di un lungo sviluppo“.

Le aree in cui hanno compiuto maggiori progressi sono motore ed elettronica. Adesso la Yamaha R1 ha sicuramente più potenza per tenere testa a Ducati e Kawasaki, un freno motore ottimizzato che si sta rivelando un cavallo di battaglia per Razgatlioglu. E un’elettronica che consente più stabilità e maggior grip in curva. Ma forse il valore aggiunto si chiama Toprak. Loris Baz ha guidato una R1 nel 2020 per Ten Kate. Quest’anno si è seduto sulla Panigale V4R e ha potuto osservare la sua vecchia moto a breve distanza con i suoi miglioramenti. Ma ammette: “E’ Toprak che fa la differenza. Non vince perché guida una Yamaha. Vince perché è così forte“.

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