29 Luglio 2022

Superbike Most, Prove 2: Toprak fa il fenomeno, Redding scalda la BMW

Toprak Razgatlioglu monta la gomma soffice e chiude al comando le prove Superbike del venerdi. Impressiona la BMW con Scott Redding, veloce anche sul passo.

Toprak Razgatlioglu, Superbike

Toprak Razgatlioglu monta la gomma soffice e chiude al comando le prove Superbike del venerdi. Il turco ha girato in 1’31″506, ampiamente sotto il primato 2021 che ormai vale poco, visto che la pista è stata riasfaltata nei punti più critici. La classifica che vedete qui sotto è difficilmente decrifrabile in ottica gara. Perchè qui i distacchi sono risicatissimi e il ricorso finale alla gomma SCX ha scombussolato un pò tutto. Ricordiamo che la soffice sarà utlizzabile solo per la qualifica e la corsa sprint di domenica mattina, ecco perchè. Il turco precede uno scatenato Scott Redding, con una BMW finalmente all’altezza. Inseguono Michael Rinaldi, miglior ducatista davanti al caposquadra Alvaro Bautista. Invece Jonathan Rea è solo sesto, preceduto anche da Loris Baz con la BMW satellite di nome, ma in realtà ufficiale come dotazione tecnica.

Toprak ha qualcosa in più?

Su questo tracciato (due vittorie in tre gare un anno fa) Razgtalioglu è impressionante. Non tanto per l’ingresso in chicane a ruota posteriore alzata, ma per la consistenza della prestazione. Nei primi tre settori vola, forse più attaccabile nel quarto. Ma stargli davanti, se non piove, sarà un grandissimo problema per tutti. Alvaro Bautista, leader del Mondiale, ha centellinato i giri, ma qui la Ducati è molto a posto, come conferma l’ottima giornata di un Michael Rinaldi in attesa di rinnovo. Il riminese ha fatto da riferimento per Loris Baz, che fra i sei di testa è un pò l’intruso di lusso, anche se il 1’32” basso sembra alla portata anche per lui.

Jonathan Rea com’è messo?

La Kawasaki ha lavorato alla ricerca costante del passo gara, con la posteriore media, che sulla carta dovrebbe essere un jolly per il Cannibale. E’ stato l’unico fra i big a non limare la prestazione del mattino, 1’31″893, restando a due decimi. Il mezzo secondo da Toprak sicuramente è bugiardo, facile ipotizzare che Jonathan Rea non abbia girato con la SCX. Ma scoprireremo le carte durante la gara, sempre che la pioggia non mandi tutti i piani gambe all’aria. In questo caso Scott Redding, grandissimo anfibio, diventerebbe ancora più insidio.

Sabato con l’incognita bagnato

Il sesto round del Mondiale Superbike adesso diventa davvero incandescente. Sabato 30 luglio è in programma gara 1, a forte rischio pioggia, stando alle previsioni. I giri da percorrere sono 22. Ricordiamo che nella Repubblica Ceca il tempo è mutevole e che in caso di cambiamento repentino delle condizioni dell’asfalto i piloti sono autorizzati a tornare al box per il cambio gomme. L’operazione dev’essere compiuta in un tempo minimo di 30 secondi: in caso di eccessiva velocità nella sostituzione, vengono comminate penalità. Fa fede il dato di “intervention pit” fissato in 58 secondi, fra ingresso e uscita dalla corsia box, alla velocità di 60 km/h indicati. A differenza della F1, qui più che velocissimi bisogna essere precisi a fare i conti, uscendo dalla pit lane dopo 58 secondi esatti.

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Foto: Silvio Tosseghini

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