4 Giugno 2023

Superbike Misano: Bautista vs Toprak che duello, ma vince sempre lui

L'incidente fra Petrucci e Lecuona interrompe sul più bello il furioso confronto fra Alvarito e lo sfidante turco.

Alvaro Bautista, Superbike

Nella gara Sprint Superbike Toprak ci ha provato con ogni mezzo, stavolta Alvaro Bautista ha trovato pane per i suoi denti. Ma la bandiera rossa uscita a due giri e mezzo dalla fine per il rovinoso contatto fra Petrucci e Lecuona alla Quercia ci ha impedito di gustare il gran finale. Al momento dello stop era davanti la Ducati, che quindi si aggiudica anche questo match, con un pizzico di fortuna, piazzando sul podio anche Michael Rinaldi terzo. I protagonisti dell’incidente sono stati portati al centro medico per controlli, ecco come stanno. In precedenza Petrucci aveva subito una penalità “long lap” per un’entrata troppo decisa ai danni di Dominique Aegerter poi finito addosso al compagno Yamaha GRT Remy Gardner. La gara sprint ha provocato parecchi danni.

Il lusso di Alvarito

La supremazia del binomio Bautista-Ducati è tale che lo spagnolo si è preso il lusso di montare la posteriore SCX (medio-soffice), mentre tutti gli altri sono partiti con la nuova SCQ, la gomma da qualifica “estesa”. Probabilmente Alvarito ha valutato che la temperatura dell’asfalto (37 °C) non fosse così alta da rischiare la super morbida. La partenza è stata da missile, ma Toprak ha puntato subito l’interno, scatenando la battaglia. Il giro dopo la Ducati è tornata davanti al Curvone, dove Bautista è una furia, ma Toprak ha replicato. Nuovo cambio di posizioni al giro sette, nello stesso punto: la manovra di Alvaro è stata provvidenziale, perchè pochi secondi dopo è uscita la bandiera rossa che ha mandato in fumo il gran finale e ha consegnato al ducatista la 45° affermazione in carriera.

Rinaldi-Bassani, nuove scintille

Nel volgere di questa sfida durata appena dieci minuti, c’è stato anche il tempo per rivedere le ormai abituali scintille fra i due galli nel pollaio Ducati. Bassani ha messo la testa avanti, ma al Carro Rinaldi è entrato dentro deciso, riprendendosi la posizione. Stavolta non c’è stato contatto, ma quando i due sono ai ferri corti c’è sempre l’impressione che possa succedere qualcosa. Jonathan Rea si è gustato lo spettacolo da un palmo, ma qui la Kawasaki non è in grado di impensierire la Ducati.

Gara 2, rischio pioggia?

Adesso resta soltanto la sfida finale Superbike, sulla distanza di 21 giri. Occhio al meteo: l’ultimo bollettino parla di cielo nuvoloso, ma senza pioggia, che su Misano è prevista a partire dal tardo pomeriggio, a gare finite. Però, sempre se le previsioni sono esatte, sarà da tenere in considerazione il fattore temperature. Toprak Razgtalioglu è convinto che le alte temperature giochino molto a favore delle Ducati, quindi di potersela giocare se l’asfalto sarà meno caldo rispetto a gara 1.

Foto: Marco Lanfranchi

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