17 Maggio 2022

Supersport: Lorenzo Baldassarri rinato punta in alto “Questione di serenità”

Lorenzo Baldassarri in Supersport ha trovato un top team e la serenità che in Moto2 mancava. "Aegerter è l'avversario più temibile ma bisogna tenere d'occhio anche le Ducati, con Bulega in particolare"

Lorenzo Baldassarri, Superbike

Lorenzo Baldassarri è tornato a sorridere. Dopo due stagioni avare di risultati nel Mondiale Moto2, è approdato nell’universo Superbike, in Supersport, e si è espresso subito ai massimi livelli. Ora è secondo in classifica generale, in piena corsa per il titolo in sella alla Yamaha del team Evan Bros di Fabio Evangelista.

“Abbiamo iniziato il campionato con la pole e la vittoria ad Aragon ed è stato veramente fantastico” commenta Lorenzo Baldassarri. “Poi in gara-2 mi era rimasto un pochino di amaro in bocca perché avrei potuto vincere ma forse avevo leggermente sottovalutato l’avversario. Aegerter, invece, è uno estremamente esperto e bisogna stare attentissimi a lui”.

In Olanda non partivate da favoriti.

Ad Assen sapevamo che Aegerter partiva avvantaggiato perché aveva già provato tanto lì, si correva sulla pista di casa del suo team e quindi era normale che ne avesse di più. In gara-1 purtroppo sono caduto su una chiazza d’olio e questo ha condizionato anche gara-2 perché non ero riuscito a girare e prendere i dati altrimenti avrei potuto giocarmela. In ogni caso ci ho provato. Purtroppo ho perso un po’ di tempo e non sono riuscito a ricucire lo strappo poi, quando ho visto che Aegerter era andato via, ho pensato di portare a casa un secondo posto importantissimo per il campionato”.

Pensi già alla classifica iridata?

“Al momento lo vivo gara per gara, rimango concentrato sul presente e cerco di andare più forte possibile nelle singole gare. Allo stesso tempo, però, guardo anche in prospettiva per cercare di non lasciare nulla per strada. Se non si può vincere bisogna conquistare il miglior risultato possibile”.

In tutta sincerità, ti aspettavi di andare subito così forte?

“Mi sono trovato benissimo con il team e nei test precampionato eravamo andati forte quindi pensavamo di fare bene ma proprio di conquistare subito pole position e vittoria, no, questo no. E’ stato veramente bellissimo”.

Sembri rinato. Ti ha fatto bene l’aria che si respira nel Mondiale Superbike con meno stress e più tranquillità?

“In realtà, con il fatto della pandemia, negli ultimi 2 anni anche il paddock del Motomondiale era tranquillo, non c’era troppa gente e non era tanto diverso da quello della Superbike. Era totalmente diversa, invece, la situazione in cui mi trovavo a livello di team”.

Cioè?

“Per un motivo o un altro negli ultimi due anni non riuscivo a gareggiare per un top team quindi a vincere ed essere competitivo. Se non arrivano i risultato non si riesce a vivere le corse serenamente come faccio adesso”.

Il livello è diverso?

“In realtà sono piloti forti anche in Supersport, soprattutto quest’anno, ma tra quelli che lottano per la vittoria e quelli attorno al ventesimo posto che c’è un certo dislivello. In Moto2 il campionato è estremamente equilibrato, sono tutti molto forti ed è molto più difficile perché basta un attimo per ritrovarsi dietro e non ci si può mai rilassare nemmeno un istante”.

Chi temi di più oltre Aegerter nella corsa al titolo?

“Le Next Generation si stanno avvinando e ci dobbiamo far trovare pronti. I vari piloti Ducati sono da tenere d’occhio, in particolare Bulega. Anche le Kawasaki sono in crescita e Oncu non va sottovalutato”.

Ora si corre all’ Estoril. Su questo circuito ti trovi bene?

“All’Estoril ho dei bellissimi ricordi, ero salito 2 volte sul podio da ragazzino nella Rookies Cup. Mi piace molto come circuito con la sua alternanza di curve veloci e lente. Sono fiducioso per il prossimo week-end”.

Foto: WorldSBK   

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