21 Maggio 2021

Superbike, Jonathan Rea contro la FIM: “Cos’è un nuovo motore?”

Jonathan Rea 5° al termine del venerdì di prove Superbike ad Aragon. In Kawasaki c'è frustrazione per la decisione FIM di limitare la Ninja a 14.600 giri.

SBK Aragon, Jonathan Rea

Il Mondiale Superbike del team KRT si apre all’insegna delle polemiche. Il fatto che la nuova Kawasaki ZX-10RR non possa oltrepassare a 14.600 giri al minuto pare sia dovuto ad un problema di omologazione. E sul rettilineo di Aragon la moto verde terreno  prezioso (uno-due decimi) rispetto alla Ducati. Nei test invernali, Jonathan Rea e Alex Lowes hanno utilizzato il limitatore fissato a 15.100 giri al minuto. Ma la FIM ha imposto alla Kawasaki 2021 un limite inferiore, 14.600 giri al minuto,  perché il motore non è nuovo e quindi, secondo i commissari, non può girare  più alti. “È frustrante perché è stata una decisione presa venerdì scorso“, ha detto il sei volte campione del mondo. “Questa notizia è stata annunciata tardi. Alla fine abbiamo la stessa velocità dell’anno scorso“.

Il direttore tecnico della FIM Scott Smart asserisce che il motore sia rimasto lo stesso di un anno fa. Non è della stessa opinione Jonathan Rea. “Non è lo stesso motore. È un motore diverso con componenti diverse. Abbiamo nuovi pistoni e anche altre parti sono nuove. Cos’è, un nuovo motore? Significa che un produttore deve investire milioni nel Campionato del Mondo Superbike per sviluppare una generazione di motori completamente nuova? Non è nello spirito della Superbike“, si lamenta il nordirlandese. “È molto difficile perché i produttori non possono apportare modifiche ogni due o tre anni. In passato, c’era un nuovo modello ogni quattro anni“.

Nella classifica combinata del venerdì Rea si piazza al 5° posto con il suo best lap in 1’50″690, a sette decimi dal best lap di Toprak. “Aragon è una pista molto normale per noi, perché qui facciamo molti test. È semplicemente bello iniziare. Oggi la pista era un po’ scivolosa, non era molto gommata e temperature alte“. Condizioni abbastanza diverse da quelle dei test Superbike pre-campionato. “Quindi ci stiamo lavorando. Cerchiamo di non lasciarci trasportare troppo perché sabato sembra che la temperatura scenda un pochino. Quella finestra di cinque o dieci gradi è enorme. Per il primo giorno mi sento OK, ma penso che ci sia molto da migliorare“.

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