13 Agosto 2020

Superbike, Jonathan Rea: “Capisco bene la moto, mi parla”

Jonathan Rea chiude al comando la prima giornata di Test Superbike ad Aragon. Il campione della Kawasaki soddisfatto della sua ZX-10 RR.

Superbike, Jonathan Rea

Ancora una volta Jonathan Rea piazza il miglior crono, anche se si tratta di un semplice test Superbike. Il pentecampione della Kawasaki, alla fine del primo dei due giorni di test ad Aragon, comanda la classifica rifilando 4 decimi alla Ducati di Scott Redding, su un tracciato che dovrebbe in teoria favorire la Panigale V4 R. Ma non lascia niente al caso il nordirlandese e per domani conta di abbassare ulteriormente il cronometro.

Firma 1’50″466 su un asfalto che bolliva ad oltre 50°C, centrando il suo best lap poco prima delle 17:00. “Abbiamo avuto condizioni stabili in pista tutto il giorno, con una temperatura dell’asfalto di 52 gradi”, ha detto Jonathan Rea. “Ho fatto molti run di 6,7 o 8 giri, sono stati molto produttivi. Abbiamo confrontato diverse parti del telaio per avere una migliore sensazione per la ruota anteriore. A Portimao ho avuto dei problemi con la gomma anteriore verso la fine della gara. Oltre a questo, la nostra configurazione di base per Portimao funziona abbastanza bene. Devo guidare meglio nell’ultimo settore, soprattutto all’uscita dell’ultima curva. Capisco bene la moto, mi parla“.

Jonathan Rea ha lavorato anche sul setting della sua Ninja ZX-10 RR in ottica gara. La Superbike tornerà ad Aragon nell’ultimo week-end di agosto per la prima delle due gare in programma su questo circuito. Resta abbastanza autocritico il campione, non ancora pienamente soddisfatto del feeling con la moto. “Nelle ultime gare non ho avuto il feeling con la ZX-10RR come avrei voluto. Ecco perché abbiamo provato molto con la moto e lavorato anche sul mio stile di guida. Spero che l’analisi dei dati mi indichi la strada per venerdì“.

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1 commento

  1. carlopericolin_14964598 ha detto:

    Sarà ancora molto difficile battere rea, ma presuppongo che se le temperature dell asfalto saranno quelle vedremo i tempi più alti e una Ducati molto più competitiva, dato che il problema più grande di adesso a quanto pare è quando la moto ha molto grip, vedremo sicuramente (o almeno spero) un chaz più su anche in qualifica