13 Luglio 2023

Superbike: Jonathan Rea un altro aiutino, Kawasaki +250 giri

Nel valzer delle norme di bilanciamento la Ninja potrà spingersi fino a 15.100, mentre la Ducati è stata sforbiciata: cambierà qualcosa?

Jonathan Rea, Superbike

In Superbike tiene banco il valzer dei limitatori. In base al complicatissimo sistema di bilanciamento delle prestazioni e dell’analisi delle prestazioni, via algoritmo, allo scoccare del settimo round di stagione la Kawasaki di Jonathan Rea (e ovviamente quelle dei compagni di marca) guadagna altri 250 giri. La comunicazione arriva dalla Federmoto Internazionale, insieme alla conferma ufficiale della sforbiciata di altrettanti 250 giri alla Ducati V4 R di Alvaro Bautista (e ovviamente quelle dei compagni di marca) che era già trapelata ieri. Qui la nostra anticipazione e l’analisi dei riflessi tecnici.

Ritorno al…passato

Dunque, ricapitolando, da Imola in avanti la Ducati non potrà spingersi oltre i 15.600 giri/motore, contro 16.100 d’inizio Mondiale, mentre il limitatore della Kawasaki si alza a 15.100 (valore di inizio stagione: 14.600). La Ninja dalle prime prove del round di Imola potrà girare quanto avrebbe potuto già nel Mondiale 2021, in base alla prestazione del modello di serie, se i responsabili di Kawasaki non avessero sbagliato la procedura di omologazione, inducendo la Federmoto ad imporre lo stesso limite di giri del precedente modello.

Colmato il gap?

I più attenti ricorderanno quel pasticcio: Jonathan Rea e Alex Lowes avevano fatto tutti i test invernali con il motore settato a 15.100, impostando su questo valore rapporti interni del cambio, che in Superbike, per regolamento, non possono essere modificati durante l’intera stagione, e l’intero set up. Tre giorni prima del round iniziale ad Aragon la FIM aveva detto “niet”, per cui i piloti Kawasaki si erano trovati a correre con la messa a punto sbagliata per tutto l’anno. Jonathan Rea veniva da sei Mondiali di fila, da quel momento la serie si è interrotta. Non è stato certo un caso.

L’aiutino al momento opportuno

Per il gioco dei calendari il cambio di regolamento avviene proprio alla vigilia dell’appuntamento che Jonathan Rea attendeva con più speranza. A Imola infatti ha vinto già nove volte, trionfando anche ai tempi della Honda CBR-RR, che non era certo un fulmine di guerra. Su questo saliscendi che Enzo Ferrari definiva il “piccolo Nurburgring” (quello old style di 22 chilometri, s’intende…) il nordirlandese ha sempre fatto la differenza. Basteranno altri 250 giri per colmare il gap che Kawasaki sta accusando da inizio stagione nei confronti non solo della Ducati ma anche di Yamaha? Domenica pomeriggio avremo la sentenza.

Foto: Instagram

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