11 Ottobre 2022

Superbike, la Honda non decolla: ma Lecuona e Vierge non mollano

Lecuona e Vierge puntavano a risultati migliori a Portimao, ma restano ottimisti sul progetto Honda Superbike. Ora focus sull'Argentina.

Iker Lecuona Xavi Vierge Superbike Honda

Anche quello a Portimao non è stato un weekend Superbike da incorniciare per il team HRC. La distanza dalle prime posizioni rimane ancora tanta, servono miglioramenti importanti per sognare in grande. La CBR1000RR-R Fireblade è una moto ancora da affinare e i dati raccolti quest’anno saranno molto utili in ottica 2023.

Inoltre, non bisogna dimenticare che Iker Lecuona e Xavi Vierge sono al debutto nel Mondiale SBK e ciò comporta un inevitabile lavoro di adattamento a moto, gomme e piste. Qualcosa in più che lo si aspettava nel 2022, però dovrebbe essere la prossima stagione quella della verità sul progetto Honda. Non rimane che attendere.

Vierge fiducioso sul futuro della Honda

Vierge è il pilota HRC che ha ottenuto i migliori risultati a Portimao. Ottavo in Gara 1 e in Gara 2, decimo nella Superpole Race. Non festeggia, però cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “Questo weekend è stato positivo per diversi aspetti, anche se i risultati non rispecchiano totalmente il nostro potenziale. Siamo riusciti a migliorare sensibilmente il feeling rispetto a sabato. Partire in terza fila invece che in quinta mi avrebbe facilitato Gara 2. Comunque ho avuto un ritmo costante e ho ottenuto un risultato solido“.

Non aver centrato la top 9 nella gara sprint gli ha complicato le cose al via dell’ultima manche, però l’ex rider Moto2 non si abbatte e mantiene grande fiducia per il futuro: “Nel complesso abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo raccolto tante informazioni e stiamo lavorando nella giusta direzione per il futuro. Serve migliorare in qualifica per avere più carte da giocare in gara“.

Lecuona vuole riscattarsi in Argentina

I piazzamenti di Lecuona non sono stati certamente positivi in Portogallo. Solo undicesimo in Gara 1, poi dodicesimo in Superpole Race e infine ventiduesimo dopo una caduta in Gara 2. Pur consapevole di non poter lottare coi primi, si aspettava ben altro: “È stato un weekend difficile. Però apprezzo in modo in cui HRC e il team hanno reagito, trovando soluzioni ai problemi. Sabato avevamo faticato col caldo, quindi abbiamo cambiato assetto e mi sono sentito davvero bene dal warmup. Avevo un buon ritmo, però nella gara sprint sono partito male e mi sono ritrovato molto indietro al primo giro, perdendo ogni possibilità“.

Uno start pessimo in Superpole Race lo ha condizionato, però l’ex pilota MotoGP è contento di come la Honda ha saputo supportarlo: “Hanno fatto un ottimo lavoro fornendo una mappatura differente per il launch control. Ha funzionato molto bene in Gara 2, ho recuperato quattro posizioni nel primo giro e mi sono trovato bene con la moto per tutta la corsa. Stavo inseguendo Redding e aspettavo il momento migliore per attaccarlo, ma in curva 14 sono caduto. Sono risalito in moto e ho concluso la gara per rispetto della squadra e per ringraziarla per il suo impegno e per il fatto che non smette mai di dare il massimo e di affrontare positivamente ogni difficoltà. Ora ci concentreremo sull’Argentina“.

Foto: Honda Racing Corporation

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