24 Luglio 2023

SBK, Honda chiede un intervento: “Bautista e Ducati avvantaggiati”

Camier, team manager Honda WorldSBK, auspica un intervento di FIM e Dorna per limitare i vantaggi di Bautista e Ducati.

Superbike, Honda "contro" Ducati e Bautista: FIM e Dorna interverranno?

Probabilmente, se potesse tornare indietro, Alvaro Bautista non lascerebbe Ducati a fine 2019 e non si trasferirebbe in Honda. I due anni con il team HRC sono stati al di sotto delle sue aspettative, con solo tre podi conquistati. Forse pensava di poter fare la differenza con la CBR1000RR-R Fireblade come aveva fatto con la Panigale V4 R, ma non è andata così. Per fortuna, ha avuto l’opportunità di tornare nel team italiano e si è riscattato alla grandissima.

Honda, difficoltà in MotoGP e in Superbike

Se Bautista ha fatto un passo indietro per farne tre avanti, invece la Honda continua a faticare. Sia in MotoGP sia nel Mondiale Superbike non sta riuscendo a ottenere i risultati prefissati. Nel campionato delle derivate di serie sta godendo delle Super Concessioni, però non riesce a rendere sufficientemente competitiva una CBR1000RR-R Fireblade che, evidentemente, ha bisogno di interventi più radicali.

Non si può dire che HRC non si stia impegnando. Più volte sono stati visti ingegneri giapponesi nel box, segnale del grande interesse della casa di Tokio per il progetto SBK. Inoltre, nei test sono state spesso portate novità tecniche da provare. Nonostante questo impegno, però, non è ancora arrivata l’attesa svolta. Per il futuro bisogna pensare a qualcosa di diverso.

Camier sul dominio di Ducati e Bautista

Leon Camier, interpellato da Motorsport-Total.com, è tra coloro che vedrebbe di buon occhio un cambiamento del regolamento per contrastare Ducati e Bautista: “La nostra base sono le moto di serie, Ducati ne costruisce una da 44.000 euro e ciò le permette di essere competitiva. La loro costa quasi il doppio delle altre. La FIM ha cambiato le regole e l’ha favorita. Potrebbe essere un errore. Una moto da 44.000 euro compete con altre che costano poco più di 20.000. Fino a che punto sarà ancora corretto?“.

Il team manager HRC ricorda che la FIM ha alzato il price cap delle moto in Superbike per il 2023, sfondando il precedente limite di 40.000 euro e consentendo così a Ducati schierare la nuova Panigale V4 R, il cui prezzo è di 43.990 euro. Una decisione motivata dall’inflazione.

L’ex pilota spera che la Federazione intervenga, magari dando anche maggiore margine di intervento per migliorare le moto: “Qual è lo scopo di un produttore che costruisce una moto stradale economica e che gareggia con regole rigide senza essere competitivo? Dorna ha riconosciuto il problema, però non è semplice trovare un equilibrio“.

Camier a favore del peso minimo

Bautista ha indubbiamente dei meriti nei suoi successi, essendo l’unico pilota Ducati sempre davanti. Tuttavia, Camier ritiene che sarebbe corretto introdurre un limite minimo di peso nel Mondiale Superbike: “Il peso combinato esiste in quasi tutte le classi. Perché non applicarlo anche con le moto più grosse? Qual è la differenza? I piloti leggeri hanno un vantaggio, se non la vedi così non capisci di motociclismo“.

Il dirigente sportivo HRC ha corso nel WorldSBK per tanti anni ed è sicuro che FIM e Dorna dovrebbero fare qualcosa per limitare Alvaro: “I piloti leggeri non ammetteranno mai di essere avvantaggiati. Pensano che quelli più pesanti abbiano altri vantaggi, ma quali sono? Dai dati non si vede nulla“. L’idea di Leon è chiara, vedremo se in futuro verranno fatte modifiche al regolamento.

Foto: Ducati

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