25 Luglio 2023

Superbike Most: la Pirelli vira sul duro, Bautista senza le solite gomme

Most, altra pista molto veloce e old style, richiede gomme più dure del solito. Bautista non avrà le soluzioni che preferisce...

Superbike, Pirelli

Pirelli è fornitore unico Superbike dall’ormai lontano 2004 e di recente ha rinnovato l’accordo per ulteriori due anni, scadenza fine 2026. Ma non si accontenta di esserci, e continua a sfornare novità a getto continuo. Non è uno sviluppo fine a se stesso, ma serve anche ad alimentare di novità il catalogo delle soluzioni destinate ai motociclisti sportivi, per l’attività amatoriale in pista. A differenza di quanto avviene in MotoGP, dove Michelin porta pneumatici prototipo senza alcun legale con la produzione, la piattaforma Superbike nel caso Pirelli è funzionale a specifiche motivazioni di carattere commerciale. “Corri la domenica, vendi il lunedi” era il “claim” delle derivate dalla serie prima maniera. Il colosso italiano ne ha fatto un mantra.

Most banco severo

Il tracciato della Repubblica Ceca, a metà strada fra Praga e la città tedesca di Dresda, è uno dei più impegnativi del calendario per gli pneumatici. Per questo motivo in vista dell’ottavo round Mondiale la Pirelli ha scelto un’allocazione decisamente orientata su soluzioni dure. Per il posteriore ci saranno solo due soluzioni, entrambe del range SC1, una delle quali è una novità assoluta. E’ siglata C0567 e rispetto alla SC1 C1126, che i piloti hanno utilizzato nel precedente round di Phillip Island, presenza una costruzione ancora più rigida. Questo per aumentarne il “working range”, cioè l’adattabilità a condizioni d’asfalto e temperature particolari, come quelle che potrebbero verificarsi a Most. Nell’allocazione del week end la novità è siglata SC1-A mentre la C1126 sarà la SC-B. Dunque Alvaro Bautista, che di norma si orienta su soluzioni molto soffici, in particolare sulla SC0-B800, dovrà adattarsi a nuove soluzioni di differente “carattere”. E’ una variabile in più.

Anteriore sul sicuro

Anche per l’anteriore saranno disponibili solo due soluzioni: la SC1 (media) e la SC2 (dura) entrambe di gamma. La SC1 è la soluzione più usata, ma i piloti che desiderano tanto appoggio sull’anteriore, come Jonathan Rea, potrebbero trarre giovamento dalla soluzione più stabile. In questo round Pirelli non ha portato la SC0, l’evoluzione introdotta in maggio a Barcellona, che finora non ha incontrato tanto favore. Per sfruttarne le qualità, cioè un extra grip anche nelle gare lunghe, i team dovranno utilizzare specifici set up, un lavoro di adattamento più da test invernali, impossibile da compiere nel concitato programma dei round mondiali.

“Most è come Phillip Island”

Sempre in considerazione della particolarità del tracciato, a Most non sarà disponibile la SCQ per qualifica e Superpole Race. E’ sostituita dalla SC0, la soffice da gara lunga. “A prima vista Phillip Island e Most hanno poco in comune, ma sono entrambe assai impegnative per le gomme, per cui sono l’una il banco di prova dell’altra” spiega Giorgio Barbier, direttore racing moto di Pirelli. “Most, ammordernato di recente, è una pista vecchio stile, molto veloce, che regala sempre gare molto spettacolari. E’ molto particolare, per cui è meglio puntare su soluzioni posteriori di sviluppo appositamente progettate per offrire una struttura più robusta e maggiore costanza di rendimento. La nuova SC1 di sviluppo C0567 è stata invece progettata per offrire prestazioni ancora migliori rispetto alla A1126 e, se dovesse essere confermato, potrebbe diventare senz’altro un’opzione valida anche per il round australiano del prossimo anno.

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