1 Marzo 2024

Superbike, il team in estasi “Andrea Iannone è stato forte, forte, forte!”

Denis Sacchetti, manager del team Go Eleven di Andrea Iannone racconta le straordinarie emozioni vissute a Phillip Island

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Andrea Iannone sul podio nella gara di esordio, in lotta per la vittoria la domenica e terzo posto campionato: un sogno, per lui e il Go Eleven. La squadra è piemontese ma il team manager è romagnolo: Denis Sacchetti, per anni pilota di buon livello e super appassionato. Cosa ha provato, quali sono state le sue emozioni più intime nel week-end di Phillip Island? Il team manager di Andrea Iannone si confida a Corsedimoto.

“Sono felice, come farei a non esserlo? Anche se sono pure un po’ arrabbiato, sono sincero. Alla fine non è andato tutto come doveva andare. Potevamo anche ottenere di più da questo primo week-end quindi diciamo che c’è un po’ di rammarico per non aver fatto di più a causa di alcune vicissitudini che nelle corse purtroppo succedono. Alla prima gara ci tenevamo tutti, io in particolare, che fosse tutto perfetto ma non è mai facile. Io guardo sempre il lato negativo, cosa c’è ancora da fare, sistemare, cosa si può fare meglio: sono sempre concentrato su questo e magari mi godo poco le gioie. Spero che potremo gioire anche nella prossima gara. Si sicuro ci stiamo divertendo. È figo essere già lì, abbiamo sorpreso già tutti”.

Andrea Iannone: una scommessa già vinta?

“Quando abbiamo fatto questa scommessa, l’estate scorsa, penso che nessuno si aspettava che Andrea Iannone dopo 4 anni tornasse in moto e facesse subito quello che è stato capace di fare. Ovviamente c’è tanta gente che poteva avere dei dubbi, era per certi aspetti normale ricevere tante critiche. Eravamo consapevoli che fosse una scommessa difficile ed importante. Ora non voglio dire che l’abbiamo già vinta ma la partenza è stata sicuramente buona. Certo, l’Australia è una gara a sé, il circuito è particolare e c’è stato il format con il flag to flag, Pirelli ha portato poi delle gomme dure che difficilmente avremo di nuovo, se non forse a Portimao quindi ora è essenziale confermarsi, già a Barcellona. Dovremo cercare di fare bene anche lì e nelle gare successive. Siamo sulla strada giusta per dire che potevamo avere ragione ma si tirano le righe a fine anno“.

Se ti avessero detto che sareste saliti sul podio ci avresti creduto?

“Il podio alla prima gara era una cosa che in pochi ci avrebbero scommesso. Io stesso ci avrei messo la firma mesi fa se mi avessero detto che avremmo fatto un week-end del genere e saremmo tornati a casa terzi in campionato. Bisogna però stare con i piedi per terra. C’è tanto da lavorare, da migliorare, su noi stessi come team in primis. Andrea Iannone deve ancora capire bene come funziona questo campionato, il format, gli avversari, deve interpretare meglio le gomme e conoscere di più la moto. Dobbiamo impegnarci tutti, lavorare a testa bassa e cercare di rimanere su un livello così alto”.

Cosa hai letto negli occhi di Andrea Iannone?

“Andrea di suo è molto comunicativo e leggi negli occhi le emozioni che prova. Chi è stato pilota capisce certe cose: quanto è difficile dopo tanto tempo e con quello che gli è successo, il fatto di rimettersi in gioco, scommettere su se stesso poi arrivare alla prima gara e salire subito sul podio. Ha sfatato il mito del pilota che sta fermo e non va più forte. Questo risultato è arrivato grazie alla sua motivazione, alla determinazione, alla voglia di correre, di dimostrare che Iannone è ancora Iannone. In lui c’è voglia di riscatto, anzi, bisogno di un riscatto personale per la sua vita. In questi anni non ha mai smesso di essere, sentirsi, un pilota e per un pilota non c’è altra ragione di vita se non quella di correre in moto”.

Denis Sacchetti ci racconti invece i tuoi sentimenti?

“Io sono diviso in due durante il week-end di gara e soprattutto a fine gara. C’è l’emozione del team manager da una parte e quella del Denis Sacchetti pilota dall’altra. Come Denis alla fine di gara1 ma anche dopo la superpole in cui ha fatto un giro con un tempo veramente pauroso, mi sono commosso veramente. Come faccio a descrivere certe emozioni? Quello che ha fatto Andrea Iannone ha dell’incredibile, impossibile da immaginare. È stato forte, forte, forte! Lo ha dimostrato tanto al mondo intero. Inutile dirlo: ha un talento sopra le righe, veramente esagerato, ce ne sono rimasti pochi con il talento che ha lui e se non lo hai non fai queste cose.

Io mi sono emozionato perché capivo quello che lui provava. So quanto lui ha sofferto e ho capito quello che ha provato in tutti quei momenti, da quando è salito in moto il primo giorno fino ad arrivare al podio in Australia”.

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