4 Novembre 2021

Superbike, Ducati stizzita: “Usiamo molte parti di serie, gli altri no”

Ducati rincorre da tempo il titolo mondiale Superbike nonostante una Panigale V4R di alto livello. Il direttore tecnico Marco Zambenedetti stizzito dal regolamento.

Superbike, Axel Bassani

Ducati ha introdotto la Panigale V4R nel Mondiale Superbike 2019. Sin dall’inizio sembrava un progetto rivoluzionario e vincente, ma nelle ultime tre stagioni il marchio emiliano non ha centrato il titolo iridato. Kawasaki ha monopolizzato il campionato delle derivate di serie per sei anni con la Ninja ZX10-RR. Nel 2021 la moto vincente potrebbe essere la Yamaha R1, merito anche del grande talento di Toprak Razgatlioglu soprattutto in frenata.

Secondo il Responsabile Tecnico Ducati Superbike Marco Zambenedetti gli avversari sembrano concedersi qualche “lusso” di troppo. Nel senso che le moto impiegate nel Mondiale Superbike sarebbero a suo dire troppo distanti dal modello di serie. La V4R è stata realizzata facendo affidamento sull’esperienza in MotoGP. Un bolide da 230 CV che raggiunge oltre 16.000 giri al minuto. Ad oggi non è bastato per avere la meglio sulle rivali nipponiche. “Utilizziamo il telaio di serie. Usiamo molte più parti di serie rispetto agli altri produttori“, ha detto Zambenedetti in un’intervista a ‘Motorsport-Total.com’.

Moto di serie e da corsa

Il vero obiettivo del WorldSBK è quello di competere per migliorare i prodotti destinati al mercato. “Vogliamo fornire ai nostri clienti una moto che sia il più vicino possibile a quella che usiamo nelle corse“. Viceversa, Kawasaki e Yamaha avrebbero fatto leva su alcune zone grigie del regolamento per realizzare una moto da corsa assai diversa da quella che troviamo nelle concessionarie. “Non mi piace l’approccio di alcuni produttori che utilizzano parti speciali come telai modificati e altre cose. Usano parti molto diverse dalla produzione di serie. Possono farlo, le regole lo consentono. Ma non è questo il nostro obiettivo“.

Una concessione inevitabile da parte di Dorna, secondo Marco Zambenedetti, per consentire ai team satelliti di tenere il passo delle squadre ufficiali. Da parte sua Ducati può ritenersi soddisfatta dei risultati raggiunti dai suoi team clienti. “L’anno scorso abbiamo visto con GoEleven e quest’anno con Motocorsa. Queste squadre hanno un pacchetto con cui possono lottare al top. Le altre case non ce l’hanno, ad eccezione della Yamaha. Honda e Kawasaki hanno preso direzioni diverse“.

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2 commenti

  1. voiedegarag_15199617 ha detto:

    p.110 regolamento tecnico:

    “2.4.10.1 Frame body and sub-frames
    a) The main frame must be the originally manufactured, fitted and homologated part.
    (…)
    Only the following modifications allowed (…)

    b) The main frame may be altered by the addition of gussets, tubes or plates. The additions may be welded or bonded and their material is free. No gussets or tubes may be removed (…)”

    [seguono altre modifiche possibili ma solo di dettaglio come fori per installare accessori o supporti per carenatura]

    …quindi di cosa sta parlando Zambenedetti?
    Un telaio rinforzato con una fazzolettatura resta un telaio di serie rinforzato, sopratutto perché né le quote tipiche né i punti di attacco delle sospensioni sono modificabili.

    Il regolamento mi sembra chiarissimo, quel che dice questo signore invece neanche un po’.