1 Luglio 2023

Superbike: BMW esagerata, per il ’24 ha cinque piloti per quattro moto

Se Redding e Baz eserciteranno l'opzione, BMW si troverà in esubero l'anno prossimo. Come la gestiranno?

Scott Redding, Superbike

Il mercato piloti Superbike è ai titoli di coda. Dopo l’annuncio del rinnovo per un anno di Alex Lowes in Kawasaki, restano due sole selle ufficiali libere. Una è la Yamaha orfana di Toprak Razgatlioglu che l’anno prossimo andrà in BMW, l’altra è una Ducati. A questo punto è proprio la marca tedesca al centro dei giochi, anche per un risvolto quasi grottesco. Se Scott Redding e Loris Baz eserciteranno l’opzione di rinnovo a loro favore, la BMW nel 2024 si troverà cinque piloti sotto contratto, visto che Garrett Gerloff, Michael Van der Mark hanno un biennale in vigore e il turco si è appena aggiunto alla compagnia. Più che una possibilità, è quasi una certezza perchè nè Redding tantomeno Baz hanno opzioni migliori. Poi toccherà ai manager del colosso di Monaco sbrogliare la matassa, cioè inventarsi una moto ufficiale aggiuntiva oppure dirottare uno dei cinque al ruolo di collaudatore.

Scott Redding alternative chiuse, o quasi

I nodi dovranno sciogliersi entro sabato 15 luglio. L’avventura del britannico non sta andando come tanti si aspettavano, pilota in primis. In un anno e mezzo sulla M 1000 RR è salito sul podio solo tre volte, arrivando dalla Ducati ufficiale dove in due stagioni aveva firmato dodici successi piazzandosi secondo e terzo nella classifica finale. Le attenzioni BMW per Toprak, che pare incasserà un assegno di 2,5 milioni l’anno per un accordo valido almeno fino a fine ’25, sono state un’altra mazzata per l’ex vice iridato della Moto2. Che proprio qui a Donington ha firmato il primo successo Mondiale, nell’ormai lontano 2008, in 125GP, quando aveva solo quindici anni.

Opportunità Yamaha poco probabile

Redding non ha ancora sciolto la riserva per sondare il terreno in Yamaha, dove intanto hanno confermato per due anni Andrea Locatelli. Il capo delle operazioni racing in Superbike, Andrea Dosoli, ha due strade: dare continuità al progetto di formazione lanciato da Yamaha Europa, promuovendo uno dei sei piloti attualmente sotto contratto, oppure puntare su un big che possa non far rimpiangere Toprak. I fari sono puntati su Franco Morbidelli o Johann Zarco, nell’ipotesi (anche questa poco probabile) non trovino valide sistemazioni in MotoGP. Redding dovrebbe vincere intanto il ballottaggio con Dominique Aegerter, che ha minori pretese economiche ed è già un pilota marchiato Yamaha. Quindi è molto difficile che Scott possa trovare terreno fertile.

Redding, perchè restare in BMW gli conviene

Il rinnovo a Scott fa gioco per diverse ragioni. Intanto c’è il fattore economico: parliamo di un biennale da oltre un milione a stagione. Inoltre Redding lascerebbe la BMW alla vigilia di una radicale riorganizzazione del progetto Superbike, con la promozione a direttore tecnico di Chris Gonschor (qui i dettagli) sotto le dipendenze di Marc Bongers che diventerà direttore generale competizioni. Potrebbe significare un maggior impegno e, si spera, una svolta tecnica capace di risolvere i problemi della M 1000 RR. Una Superbike dal potenziale altissimo, visto che vince dovunque ma non nel Mondiale. Rinunciare al rinnovo, oltre che un mare di soldi, allontanerebbe Redding dal progetto proprio quando, forse, sta cambiando marcia.

Foto: Instagram

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