Superbike, Bassani: “Toprak è il migliore. Mi aspettavo di più da Rinaldi”
Bassani ha ripercorso l'ultima stagione in SBK e indicato le sue aspettative per il futuro con Kawasaki.
Axel Bassani ha voluto fortemente l’approdo in una squadra ufficiale e nel 2024 ha la grande occasione di correre per il Kawasaki Racing Team. Anche se la Ninja ZX-10RR non è stata la migliore moto delle ultime stagioni e c’è la pressione di ritrovarsi ad ereditare il posto di un campionissimo come Jonathan Rea, il pilota veneto ha voluto affrontare questa sfida. Il primo test non è stato semplice, la differenza tra Verdona e la Ducati Panigale V4 R è grande, però macinando chilometri prenderà maggiore confidenza e riuscirà a esprimersi su buoni livelli.
Superbike, Bassani e il Mondiale 2023
Intervistato dal sito ufficiale WorldSBK, l’ex rider del team Motocorsa Racing parlato di alcuni momenti specifici della scorsa stagione: “I migliori sono stati podi a Misano e a Imola, salire sul podio in casa è davvero speciale. Il sorpasso migliore è stato alla Tosa su Razgatlioglu per la prima posizione in Gara 2 a Imola. Il momento peggiore è stato il weekend a Portimao, una merda…“.
Quando gli è stato chiesto di indicare il migliore pilota del 2023, Bassani non ha citato il campione Alvaro Bautista: “Sicuramente Toprak Razgatlioglu, il pilota migliore“. Mentre il più deludente è stato uno con il quale ha avuto qualche tensione durante lo scorso Mondiale Superbike: “Mi aspetto di più da Michael Rinaldi. A fine stagione ha iniziato ad andare bene, però la prima parte non è stata buona“.
Axel ha indicato Bautista come il più pulito nelle battaglie assieme a Scott Redding. È il più sporco? Il 25enne di Feltre risponde così: “Jonathan Rea non è facile… È una vecchia volpe, ma sempre dentro il limite“.
In Kawasaki per sognare in grande
I desideri per il suo 2024 in Kawasaki sono ovvi: “Spero di divertirmi, di battagliare tanto con i top rider, di vincere alcune gare e di lottare per il Mondiale“. Finora El Bocia non ha mai vinto una manche in SBK e con la Ninja proverà a togliersi questa grande soddisfazione. A volte, vincerne una può sbloccare definitivamente un pilota. Vedremo se sarà il suo caso.
Certamente ha mostrato talento e alto potenziale nei tre anni nel campionato. Passare in un team ufficiale è un grande cambiamento e dovrà essere bravo ad adattarsi. In Kawasaki si aspettano tanto da lui anche come “collaudatore”, con indicazioni precise e utili per lo sviluppo della moto. È un aspetto fondamentale del lavoro che lo attende.
Foto: Kawasaki Racing Team
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