1 Dicembre 2023

Axel Bassani “Io in Ducati? Una porta che non si è mai aperta”

Axel Bassani si racconta in esclusiva a Corsedimoto "Ducati non mi ha chiuso nessuna porta perché non me l'ha mai aperta"

Axel Bassani Superbike

Il sogno è diventato realtà. Axel Bassani con il suo talento, i risultati ed il carattere ha guadagnato la promozione nel team ufficiale Kawasaki. Il pilota di Feltre però non si è montato la testa, anzi, è rimasto il ragazzo umile e disponibile di sempre. Axel Bassani è un montanaro ma nell’eccezione più nobile del termine, è un ragazzo cresciuto ai piedi delle Alpi con un carattere forte come le pietre, forgiato da una vita lontana dalla movida. Nello stesso tempo però è solare, simpatico, amatissimo dalla gente (leggi l’articolo sulla sua festa).

Alex Bassani si racconta in una lunga intervista esclusiva a Corsedimoto. La prima parte è dedicata al 2023, vi invitiamo a leggere poi la seconda sul 2024 che pubblicheremo a breve.

Tempo di bilanci: soddisfatto dell’ultima stagione?

“Credo sia stato un anno più che positivo. Da pilota privato e con un team Indipendent puntavo a stare tra i primi cinque e ci sono stato quasi sempre. Ho concluso tante gare il top 5 e sono salito delle volte sul podio. Nel complesso non posso che essere soddisfatto. Peccato solo per il finale di stagione. Mi sarebbe piaciuto terminare l’anno com’era iniziato, con dei buoni piazzamenti ma non è stato possibile”.

Perchè questo finale problematico?

“Non mi va di entrare nei dettagli, non vorrei mai dare adito a possibili polemiche. Posso solo dire che nel team le cose non andavano più come prima, questione di dinamiche interne. L’unica cosa che ci tengo ad evidenziare è che non è mai venuto a meno il massimo impegno da parte mia. Ho sentito qualche voce un po’ brutta sul mio conto tipo che io dopo aver firmato con Kawasaki non spingessi più come prima. No, non è vero. Ho sempre dato tutto quello che avevo fino all’ultima gara. Non ho tirato certo i remi in barca, anzi. Ci tenevo veramente tanto al titolo Indipedent ed avrei voluto terminare il Mondiale al quinto posto in classifica assoluta. Il mio rammarico più grande è proprio aver perso quella posizione, il sesto posto è un ottimo risultato ma finire un Mondiale tra i 5 sarebbe stato qualcosa di speciale e c’ero stato per quasi tutto il campionato. Non mi è stato permesso: nell’ultimo round sono stato centrato due volte. Il titolo Indipedent però l’ho vinto e sono contento”.

Axel Bassani, che voto dai al tuo 2023?

“Per tre quarti di campionato mi darei un bel nove perché eravamo andati forte ed avevamo ottenuto dei bei risultati poi un sei o un sei e mezzo perché nelle ultime gare è andata come si è visto”.

Il ricordo più bello?

“Certamente il podio di Imola. Le condizione erano difficilissime, con un caldo allucinante, però sono riuscito a stare davanti, a giocarmela per la vittoria ed a terminare poi la gara al secondo posto. Per me è stata una grandissima soddisfazione. Sì, senza dubbio il ricordo più bello dell’anno”.

Perché Ducati ti ha chiuso le porte?

“No, no. Ducati non mi ha chiuso alcuna porta, non si possono chiudere porte che non sono mai state aperte. Con Ducati non c’è mai stato neppure un inizio di dialogo ma non è un problema, anzi. Va bene così, io ora sono in Kawasaki e sono felicissimo. Motocorsa è stata la mia famiglia e ringrazio di cuore tutta la squadra. Ora però guardo avanti”.

(segue)

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