21 Aprile 2023

Superbike Assen Prove 2: Bautista svetta ma occhio al lucertolone!

Pazza Superbike ad Assen: prove sospese per intrusione di un rettile... gonfiabile. Bautista ha rimesso le cose a posto

Superbike, Alvaro Bautista

Nella storia delle corse sono uscite bandiere rosse per i motivi più strani, ma quanto si è visto ad Assen in coda alla FP2 è davvero il top. A meno di 13 minuti dalla fine è entrato un pista un…lucertolone di plastica, uno di quei gonfiabili da bimbi, evidentemente sfuggito di mano ad uno spettatore e trasportato dal vento. Toprak lo ha schivato, ci immaginiamo cosa possa aver pensato quando lo ha intravisto mentre stava impostando una curva. Ovviamente ci sono voluti pochi attimi per “catturare” l’intruso e dare di nuovo via libera ai piloti Superbike. Alla ripresa delle ostilità Alvaro Bautista ha rimesso le cose a posto: 1’34″316, un decimo meglio del turno mattutino di una giornata dominata con la stessa superiorità messa in mostra nelle due precedenti tappe Superbike.

Bautista fa tutta la differenza

Come la giri, è sempre con Bautista che bisogna fare i conti. Non è affato questione di supremazia tecnica, perchè dietro allo spagnolo la prima Panigale V4 R è quella privata di Axel Bassani, settimo, mentre Michael Rinaldi, il secondo ufficiale, ancora qui in Olanda non si è fatto vedere. Non ci fosse Alvarito, magari saremmo qui a parlare di “Ducati in crisi”, invece la Rossa capeggia largamente il campionato con cinque vittorie nelle precedenti sei corse. Tanto di cappello a questo talento che pare destinato a non essere mai considerato come dovrebbe: in MotoGP non ha mai avuto il mezzo giusto, qui sbaraglia, ma tirano in ballo il vantaggio Ducati e perfino il peso piuma del pilota!

Le Kawasaki inseguono

Jonathan Rea ripone grandi speranze su Assen, non può essere altrimenti perchè qui ha vinto molto spesso, ai tempi d’oro. Ma forse non si aspettava un Bautista così incisivo, capace di infliggergli quasi tre decimi nella combinata di giornata, che vedete qui sotto. L’ex Cannibale, per altro, nella FP2 si è visto precedere anche dalla Kawasaki gemella di Alex Lowes, seppure di soli 26 millesimi. Che il compagno di squadra sia davanti non è un bel segnale, perchè Rea finora Lowes non lo aveva mai considerato, se non in sporadiche occasioni. Quindi: o il britannico si è messo ad andare veramente forte, oppure Jonathan non ha cominciato questo Mondiale al top della condizione. La cosa positiva è che Kawasaki sembra essersi rimessa in riga, dal lato tecnico, dopo due round da incubo.

Ribaltone anche in Yamaha

In questo venerdi olandese ha tirato un’aria strana anche sul fronte Yamaha. I piloti satellite, cioè Dominique Aegerter e Remy Gardner, sono quarto e quinto, a precedere sia Andrea Locatelli, ottavo, che la stella di Iwata, cioè Toprak Razgatlioglu. Il pilota turco, reduce dal provino MotoGP a Jerez, ha chiuso il venerdi in coda alla top ten, beccandosi quasi 8 decimi dallo scatenato Bautista. Sabato c’è gara 1, che sarà la cartina di tornasole anche per il turco, oltre che per Rea. Il meteo molto incerto rischia di complicare ulteriormente i piani delle squadre.

Danilo Petrucci accorcia le distanze

La BMW che in FP1 era andata forte con Scott Redding, nelle prove finali di giornata spera con il sesto posto “combinato” di Michael van der Mark, che in questa occasione può giocare il jolly pista di casa. L’olandese è stato di tre decimi più rapido di Redding, con l’americano Garrett Gerloff in sandwich fra i due compagni di marca. Danilo Petrucci, quindicesimo al mattino, ha guadagnato quattro posizioni ma soprattutto ha ridotto lo svantaggio dalla vetta, adesso di 790 millesimi. Pioggia o non pioggia, nella Superbike ad Assen potrà succedere di tutto.

Lascia un commento