22 Aprile 2022

Superbike Assen, Prove 2: Alvaro Bautista fa sognare i ducatisti

Alvaro Bautista proietta la Ducati al vertice dei tempi del venerdi, distruggendo il primato ufficiale. Ma occhio a Toprak Razgatlioglu, gran simulazione

Alvaro Bautista, Superbike

Comunque la giri, sono ancora i soliti tre a giocarsela in famiglia. Nella sessione finale del venerdi Alvaro Bautista la spinto la Ducati Panigale al vertice della classifica, frantumando il primato ufficiale di Assen. Ma Toprak Razgtalioglu e Jonathan Rea sono in agguato: i tempi della vigilia contano relativamente, la differenza la faranno assetti e gestione della gomma nei 21 giri di una gara 1 che promette scintille. Appuntamento alle 14 di sabato!

Toprak non si migliora

Con 29 °C d’asfalfto, contro 20 °C del mattino, la seconda sessione è stata più veloce della precedente. Fra i magnifici tre l’unico a non essersi migliorato è stato Toprak Razgalioglu, che prima aveva segnato 1’34″466 mentre in FP2 si è fermato (si fa per dire…) a 1’34″785. Il turco della Yamaha però ha impiegato gran parte della sessione per simulare la gara lunga. Le indicazioni cronometriche dunque sono da prendere parecchio con le molle. Con la pista più calda Jonathan Rea ha decisamente alzato il ritmo rispetto al mattino. Ma l’impressione è che qui Alvaro Bautista possa avere qualche millesimo di margine. Vedremo.

Chi è andato più forte dei tre?

Toprak ha compiuto diciassette giri in sequenza, il migliore in 1’34″7 al settimo passaggio. Ricordiamo che qui le corse lunghe ne prevedono ventuno. Alvaro Bautista ha compiuto due mini simulazioni, la seconda su nove giri, il migliore al secondo in 1’34″3, miglior riferimento di tutto il venerdi. Significa che con la gomma (SCX?) fresca lo spagnolo è un grado di tenere un ritmo super. Jonathan Rea, che al mattino si era arenato in quinta posizione, ha inanellato dieci tornate: la migliore è stata la settima, con 1’34″6. Il Cannibale qui dentro ha trionfato quindici volte, nel 2021 mise a segno un perentorio tris.

Il venerdi degli altri

Bautista, Rea e Razgatlioglu hanno un passo diverso dagli altri, si era già visto ad Aragon. Nel finale si è avvicinato Alex Lowes, scudiero Kawasaki, probabilmente con gomma SCQ, cioè la super soffice da “qualifica estesa”. Lecuona ha chiuso quinto nella combinata grazie al tempone del mattino, mentre in casa Yamaha e Ducati Garrett Gerloff e Michael Rinaldi sono alla rincorsa, vana, delle prestazioni dei capo squadra. Spiraglio di luce in casa di BMW il solito Loris Baz ottavo a meno di un secondo da Bautista. Invece Scott Redding (undicesimo) è incappato in una scivolata: piove sul bagnato, anche se sull’Olanda splende il sole. A proposito: il meteo è stabile finoa domenica.

Che botto Iker Lecuona!

In FP lo spagnolo della Honda aveva firmato un eccellente secondo tempo, dietro l’imprendibile Toprak Razgatlioglu. Al primo giro lanciato però Iker Lecuona è incappato in un violento highside alla curva tre, restando immobile a terra. La direzione gara ha esposto bandiera rossa, ma il pilota Fireblade si è rimesso abbastanza velocemente in piedi, per poi raggiungere il centro medico a bordo dello scooter guidato dal team manager HRC, Leon Camier. Dopo il controllo di ruotine, Iker è rientrato regolarmente in pista.

Foto: Silvio Tosseghini

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