21 Aprile 2024

Superbike Assen: Bautista si scatena, che Sprint! Doppietta Ducati

Il Re è tornato: Bautista compie una strepitosa rimonta e beffa nel finale il compagno Bulega in crisi di gomma

Alvaro Bautista, Superbike

Il Re della Superbike è tornato: Alvaro Bautista corona una strepitosa rimonta e vince di forza la Superpole Race di Assen. Lo spagnolo sale in vetta al Mondiale e si prende la migliore posizione sullo schieramento di gara 2. Nicolò Bulega ha comandato i giochi fino a un giro e mezzo dalla fine, poi è andato in crisi d’aderenza e non è stato in grado di arginare l’assalto del campione del Mondo. Che gara!

Ritorno alla normalità

Finalmente Assen ci ha regalato una gara normale, con sole e pista asciutta, anche se l’asfalto è rimasto freddissimo, appena 13 °C (7 °C aria). E’ un dato importante, perchè tutto lo schieramento ha adottato la copertura posteriore SCQ, la supermorbida, che con temperature così rigide va gestita con il bilancino. Bautista è stato il più aggressivo, preciso, spietato, ma senza pregiudicare l’aderenza. Ha sbagliato una traietoria al primo giro, spronfondando in nona posizione. Ma non si è perso d’animo, anzi si è gettato all’assalto con la ferocia di una tigre. Uno a uno li ha piegati tutti, facendo un sol boccone del compagno Nicolò Bulega ad un giro e mezzo dalla fine. Il debuttante Ducati era in netta crisi, dopo una corsa condotta largamente al comando. Non c’è stata partita.

Bautista 60

E’ il trionfo numero 60 per un Alvaro Bautista in forma smagliante. I cinque chili abbondanti di zavorra sono già digeriti, il binomio con la Ducati è tornato a sfiorare la perfezione. L’ideale podio della Sprint è stato completato da un Alex Lowes diventato solido con la Kawasaki che ha di nuovo fatto piangere il tansfuga Jonathan Rea. Con la Yamaha è partito forte, guidando il gruppetto degli inseguitori di Bulega, per poi concludere quinto, piegato anche dal compagno di marca Remy Gardner. Qui il sei volte iridato ha vinto 17 volte, ma oggi è ben lontano da quei livelli. Lasciare la Kawasaki è stato un errore? Il dubbio monta sempre più, probabilmente anche nella sua testa.

Iannone quanto è difficile l’alchimia

Le particolari condizioni ambientali hanno giocato un brutto scherzo ad Andrea Iannone, che è andato in crisi fin da subito terminando la corsa in una sconsolante quindicesima posizione. Questo week end olandese, pieno di insidie e trabocchetti, sta mostrando all’ex MotoGP quanto sia difficile il contesto Superbike. Bilanciare l’utilizzo della gomma più soffice con le condizioni di asfalto, temperature e l’assetto è un’alchimia complicatissima. Gli attuali giganti ci hanno messo anni ad imparare come si fa, Andrea è soltanto alla terza uscita. Ha pagato dazio anche Toprak Razgatlioglu, molto aggressivo all’inizio salvo poi arretrare fino al nono posto. In gara 2 scatterà dalla terza fila.

Iker Lecuona fuori dai giochi

Non ha preso il via Iker Lecuona, giudicato non abile al rientro dopo il gran botto nella terza sessione di prove sabato mattina. Qui la fotosequenza dell’incidente. Il pilota spagnolo della Honda HRC ha rimediato la distorsione del ginocchio destro. Quindi un altro pesante “zero” nel bilancio di pilota e squadra. Lecuona adesso avrà tutto il tempo per recuperare, visto che la Superbike starà ferma quasi due mesi: il prossimo round si corre il 15-16 giugno a Misano. In precedenza ci sarà una sessione di test sul tracciato di Cremona, il 23-24 maggio, cui prenderanno parte tutti i team.

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