22 Ottobre 2022

Superbike Argentina: Toprak patatrac in gara 1, Ducati di un altro mondo

Alvaro Bautista con la 13° vittoria ipoteca il Mondiale. Toprak cade e alza bandiera bianca. Axel Bassani impegna allo spasimo Jonathan Rea

Alvaro Bautista, Superbike

La scivolata di Toprak Razgtalioglu all’alba di gara 1 consegna virtualmente il Mondiale Superbike ad Alvaro Bautista e alla Ducati. Sul tracciato di San Juan, sotto le Ande argentine, il turco puntava alla tripletta per riaprire i giochi. Invece è uscito subito di scena, perdendo il controllo (letteralmente) nella curva dopo il rettilineo principale. Bautista, scattato dalla terza posizione, ha sverniciato sul dritto la Kawasaki di Jonathan Rea e la stessa Yamaha di Toprak, scattato dalla pole. Alla fine del dritto il mago della frenata si è infilato dentro troppo più veloce di Bautista, perdendo l’anteriore. Per un soffio la Yamaha non ha travolto il leader del Mondiale, costretto ad allargare la traiettoria. Razgtalioglu ha commesso un errore di misura e precipitazione, in coda a giorni di polemiche sulla superiorità Ducati in velocità massima. Chissà adesso…

Bautista fa tredici

Posatasi la polvere dell’episodio che ha deciso la corsa, e forse la Superbike ’22, Alvaro Bautista dalla quarta posizione ha ripreso a macinare tempi record. Si è sbarazzato di Iker Lecuona e una volta raggiunti Jonathan Rea e Axel Bassani li ha superati, sempre sul dritto, come fossero fermi. Non è solo top speed Ducati, ovviamente. Alvarito è un portento, sta facendo suonare la Panigale come un violino e fra potenziale tecnico e talento del pilota, non c’è speranza per gli avversari. Neanche se si chiamano Razgatlioglu e Rea. Con la tredicesima vittoria 2022, la ventinovesia in carriera, Bautista sale a +80 punti sul turco, che rialzatosi è riuscito a concludere quindicesimo. Il ducatista potrebbe stare ai box per tre gare lunghe e conservare il primato. Ne mancano otto alla fine, di cui tre sono sprint da metà punteggio.

Axel sta crescendo

Da tempo Bassani non è più una meteora, neanche il privato che ogni tanto si mette in luce. Con la Ducati del team Motocorsa ormai è sempre lì, sempre più vicino ai big. “Volevo stare con Bautista ma oggi era impossibile” ha detto in parco chiuso. Belle parole: il 22enne veneto sta puntando sempre più alto. Jonathan Rea, dall’alto dei suoi sei Mondiali, ha dovuto sudare sette camice per avere ragione di questo strepitoso Bassani. “Era molto forte in alcuni punti della pista” ha riconosciuto il nordirlandese, che alla fine, con le buone e le cattive, è riuscito ad avere la meglio. Rea ha fatto i complimenti al vincitore, riconoscendo che qui dentro aveva una marcia in più.

Ancora adrenalina

Domenica 23 ottobre si conclude il programma del decimo atto del Mondiale Superbike: alle 17:00 (italiane) la Superpole Race, sulla distanza di dieci giri. Tre ore dopo scatta gara 2, i giri da percorrere sono 21. L’orario è identico a quello della sfida iniziale, il meteo di San Juan sembra molto stabile, per cui è facile immaginare condizioni di pista speculari.

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