30 Gennaio 2024

Superbike, Alvaro Bautista: “Bulega? Ora ho un’altra preoccupazione”

Dopo un day 1 incoraggiante, Bautista oggi ha faticato un po' sia fisicamente sia col setup della moto. Cercherà di riscattarsi a Phillip Island.

Superbike, test Portimao: Alvaro Bautista non è felice

Alvaro Bautista ha concluso il test a Portimao con il quindicesimo tempo, che sicuramente non rispecchia il suo reale valore. Oggi il due volte campione del mondo Superbike ha continuato a lavorare sulla configurazione migliore per correre con una Ducati zavorrata. Già nel day 1 aveva avuto delle conferme rispetto a Jerez e assieme al team ha insistito, andando a intervenire sul setup per migliorare il suo feeling. Non è andata benissimo, anche perché non aiutato da un fisico che soffre ancora dell’incidente del novembre scorso a Jerez.

Superbike, test Portimao: le considerazioni di Bautista

Lo spagnolo al termine della due giorni all’Autodromo Internacional do Algarve ha fatto il suo bilancio: “È andata meglio rispetto a Jerez, ma nel primo giorno avevo sentito un grande miglioramento delle mie condizioni fisiche e oggi mi sono sentito un po’ peggio rispetto a ieri. Forse questa pista è più esigente. Non ho avvertito tanto dolore, però non è stato facile. Abbiamo lavorato con la moto e non abbiamo raggiunto il migliore setup. Non sono al 100% e non posso spingere al massimo, ma penso che ci manchi qualcosa sul setup. Due giorni difficili, ora abbiamo del tempo per pensarci e cercare di recuperare al meglio per l’Australia“.

Bautista fiducioso di essere al 100% a Phillip Island (prossimo test 19-20 febbraio)? Questa la sua risposta: “Non ho né fiducia né sfiducia. Cercherò di lavorare al meglio a casa, è l’unico modo. Cercherò di arrivare nella migliore condizione possibile, lavorerò giorno per giorno e poi vedremo in Australia come starò fisicamente. Faremo del nostro meglio“.

Alvaro non pensa a Bulega e ai rivali

Il pilota del team Aruba Racing Ducati ha espresso alcune considerazioni generali sulla sua preseason, confessando di essere un po’ in difficoltà: “Sicuramente non semplice, perché non sono riuscito a girare senza pensare di avere un po’ di dolore. Quando sei in questa situazione e devi lavorare con la moto, è davvero complicato capire il setup. Andremo in Australia senza un setup di base, è difficile per noi. L’unica cosa da fare è continuare a lavorare e fare del nostro meglio“.

Infine, gli è stato domandato se un Nicolò Bulega così veloce gli faccia paura e la sua replica è stata netto: “Sono spaventato da me stesso ora, per me è importante essere al 100% fisicamente e avere un buon feeling con la moto. Dopo possiamo guardare gli altri, adesso non lo faccio perché sono focalizzato su me stesso. Avevo già detto che Nicolò, Toprak, Jonathan e altri piloti sarebbero stati veloci. Prima di pensare di lottare con loro, devo guarire al 100% e questa è la mia prima preoccupazione“.

Foto: Aruba Racing Ducati

Lascia un commento