30 Gennaio 2024

Superbike Test Portimao: Toprak chiude in bellezza, BMW sogna

Nuovo primato ufficioso ma anche un gran passo gara: il turco sta mettendo le ali alle BMW. Può vincere subito?

Toprak Razgatlioglu, Superbike

Il progetto è biennale, ma Toprak Razgatlioglu potrebbe bruciare i tempi e giocarsi il Mondiale Superbike con la BMW in netto anticipo. I risultati dei test invernali, lo ripetiamo sempre, non sono scritti sulla pietra, ma tutto lascia pensare che il turco abbia già in mano la M1000RR. Il potenziale sul giro secco non si discute, era già emerso a Jerez, quando anche Scott Redding era stato velocissimo.A Portimao Toprak prima della pausa pranzo ha disintegrato il primato Superpole, abbassandolo di quattro decimi. Proprio allo scadere ha dato un’altra limatina, fermando il cronometro in 1’39″189. Nicolò Bulega al mattino era arrivato a soli 50 millesimi, ma nel pomeriggio non è riuscito a replicare.

Toprak fa paura anche sul passo gara

Il potenziale sul giro secco è formidabile, ma anche sul passo gara Toprak fa paura. Nella simulazione di gara compiuta nel primo pomeriggio, l’orario delle gare lunghe, El Turco ha mantenuto un passo costante sul 1’40” con giro più veloce, il secondo, in 1’39” alto. In gara 2, lo scorso ottobre, Alvaro Bautista aveva firmato la miglior tornata in 1’40″475. Dunque la BMW può già sognare, eccome. Ricordiamo che la marca tedesca è in regime di superconcessioni, cioè può cambiare parecchi particolari della ciclistica rispetto al modello stradale, anche le quote telaio. Inoltre, grazie alle norme ’24, i tedeschi hanno potuto lavorare pure sui pesi di albero motore e volano, con un delta +/- 20% rispetto al valore di omologazione. In pratica la BMW correrà in Superbike con una simil MotoGP.

Bautista e Rea si sono nascosti

I tempi di Portimao sono comunque una fotografia molto parziale dei valori che vedremo in pista fra un mese a Phillip Island nell’apertura Mondiale. Jonathan Rea, settimo tempo, e Alvaro Bautista, ancora più indietro, hanno lavorato tutto il tempo in ottica gara. Il primo per conoscere meglio la Yamaha, il secondo per capire come sterilizzare al massimo l’handicap dei sei chili di zavorra che il regolamento sul peso combinato moto-pilota impone praticamente solo a lui. In Australia, volete scommettere?, saranno nel vivo della lotta. Intanto però hanno lasciato le luci della ribalta a Nicolò Bulega, che sul giro secco si è rivelato un portento: è stato il più rapido in tre giornate su quattro in questa doppia uscita fra Jerez e Portimao. Sarà un debuttante terribile.

Iannone resta indietro

Jerez ci aveva lasciato l’impressione di un Andrea Iannone già pronto per le posizioni di rango, risultando velocissimo in configurazione gara (qui l’analisi). Invece Portimao è stato un brusco ritorno alla realtà. L’ex MotoGP ha chiuso con 1’40″654, attaccato a Bautista. Sarà un debutto irto di incognite per il pilota abruzzese: Phillip Island gli evoca ricordi dolcissimi, ma dovrà sperare che i problemi di set up elettronico sperimentati sul saliscendi portoghese trovino soluzione.

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