23 Febbraio 2023

Petronas e MIE: dall’ultima fila Superbike pensando al futuro

Il team MIE Racing di Midori Moriwaki si è assicurata la munifica sponsorizzazione Petronas: cosa bolle in pentola nel Mondiale Superbike?

Petronas e MIE: dall'ultima fila Superbike pensando al futuro

Un colosso petrolifero come Petronas, tra le molteplici attività pur sempre title sponsor Mercedes F1 dal 2010 a questa parte, vestirà nel Mondiale Superbike il team attualmente in ultima fila. La domanda sorge spontanea: perché? Cosa c’è dietro? Quali sono le ragioni che hanno portato un’azienda del genere a legare il proprio nome al team MIE Racing? Ai più questa partnership lascia interdetti, ma alla base c’è un progetto di prospettiva, da sempre alla base delle sponsorizzazioni della munifica azienda malese. Con un pizzico di patriottismo che non guasta mai.

I TRASCORSI DI PETRONAS IN SUPERBIKE

Doverosa innanzitutto una premessa per i “nostalgici” della Superbike che fu. Rivedere Petronas in questo paddock fa venire i brividi, un sussulto emozionale ripensando alla quadriennale (2003-2006) militanza dell’originalissima FP1 tricilindrica 900cc tra le derivate dalla serie. La Foggy Petronas, tuttavia, lasciò il segno più fuori che dentro la pista. Il prolungato (e discusso) processo di omologazione della moto, le distintive “fiammate” sprigionate dall’impianto di scarico Micron della FP1, tanti soldi per ottenere ben poco nonostante Carl Fogarty abbia potuto contare su piloti di alto profilo. Ultimi, ma non ultimi, Chris Walker e, soprattutto, Troy Corser, da “Mister Superpole” autore di due pole position nel corso del 2004.

SI RIVEDE PETRONAS

Trascorsi 20 anni, Petronas si riaffaccia al Mondiale Superbike, legando il proprio nome al team MIE Racing di Midori Moriwaki. Cambiati i responsabili dell’ufficio marketing negli ultimi anni, i quali hanno deciso per l’abbandono dalla partnership con il team di Razlan Razali a fine 2021, si è tornati un po’ alle origini come filosofia in termini di sponsorizzazioni. Sposare progetti di prospettiva, dove il senso di appartenenza malese può esser veicolato a livello globale.

IL TEAM MIE RACING DI MIDORI MORIWAKI

Una tesi suffragata dalla presenza di due piloti come Hafizh Syahrin (Superbike) e Adam Norrodin (Supersport), ma questo non risponde al quesito iniziale. Perché proprio con il team MIE Racing? D’altronde parliamo pur sempre di una realtà che non ha propriamente ottenuto granché nell’ultimo triennio di Superbike. Va detto che Midori Moriwaki, in contrapposizione ai chiacchiericci del paddock, su questo campo ci sa fare. La sua squadra fatica in pista, ma sembra aver trovato la quadra dopo un approdo mondiale dimenticabile, con annesse problematiche organizzative. Midori ha buoni “agganci” e sa mantenere buoni i rapporti. Non è un caso che la sua figura sia presente in due distinte Commissioni (Road Racing e Femminile) della FIM. Con Petronas l’intesa è stata trovata sul finire del 2022, presentando un progetto a tuttotondo: Superbike e Supersport con il coinvolgimento Honda, ma anche qualche wild card Moto2 ed un programma giovani per far crescere i migliori prospetti del motociclismo malese.

LE CORSE UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA

A questo si combina il fatto che le moto sono nel DNA di Midori Moriwaki. Suo padre Mamoru è il fondatore dell’omonima Engineering che celebra quest’anno il 50° anniversario dalla sua fondazione. Non da meno è nipote di Hideo Yoshimura, in quanto Mamoru sposò Namiko, primogenita di ‘Pop‘. Le corse sono una questione di famiglia, anche se Midori si è messa in proprio. La sua MIE Racing, trasferitasi da Praga al Sachsenring nel corso del 2022, non ha alcun legame societario con la Moriwaki Engineering di papà Mamoru. L’unico collegamento è la denominazione: MIE indica l’acronimo “Midori International Engineering“, ma anche la prefettura di Suzuka dove ha la base operativa l’azienda di famiglia, giusto a 1.300 metri dal celebre circuito dell’ottovolante.

MIDORI MORIWAKI INDIPENDENTE

Nel corso degli anni Midori Moriwaki si è occupata nel gestire le attività racing e le pubbliche relazioni dell’azienda. A lei si deve lo sbarco in Moto2, il team tutto al femminile al via della 4 ore di Suzuka Supersport del 2014-2015, anche il ritorno di Moriwaki Racing alla 8 ore del 2017. Oggi, grazie al pluriennale siglato con Petronas, ha garantito alla sua realtà indipendente budget e garanzie di prospettiva. In Superbike, con le CBR 1000RR-R ex-HRC 2022 (o presunte tali), correranno Eric Granado e Hafizh Syahrin. Quest’ultimo era stato lanciato proprio da Petronas nel Mondiale Moto2, prima di problemi contrattuali (pendenze economiche con una delle sue ex-squadre…) che lo allontanarono da questi colori. In Supersport, con una CBR 600RR acerbissima che ha già lasciato a piedi i piloti nei Test di Phillip Island, presenti il Campione British Superbike 2021 Tarran Mackenzie (opzionato da Honda stessa) e Adam Norrodin.

GIOVANI MALESI VERSO LA SUPERBIKE

Proprio quest’ultimo è stato preferito ad altri piloti malesi, in quanto vanta una esperienza internazionale (Moto2, Moto3, CEV) di altro profilo rispetto ai connazionali. Tuttavia, per il futuro, il target sarà quello di far correre giovani malesi che si sono messi in evidenza nell’ARRC, come già accaduto lo scorso mese di ottobre nel Mondiale Moto2 a Sepang. Passato un po’ sottotraccia, ma il team Petronas al via in qualità di wild card con Kasma Daniel Kasmayudin e Azroy Hakeem Anuar, era già sotto l’ombrello MIE Racing…

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