9 Dicembre 2023

Alvaro Bautista si confessa: dal passaggio in Superbike al ritorno in MotoGP

Bautista è tornato a parlare del suo trasferimento dalla top class alle derivate di serie. E non esclude di correre ancora in MotoGP.

Alvaro Bautista dalla MotoGP alla Superbike: il retroscena

Due titoli mondiali Superbike per Alvaro Bautista, che nel 2024 proverà a fare tris e a raggiungere una leggenda ducatista come Troy Bayliss. Forse sarà anche il suo ultimo anno, visto che a novembre ha spento 39 candeline e la sensazione che è potrebbe ritirarsi alla fine della prossima stagione. Vincere con la nuova regola del peso combinato moto-pilota è uno stimolo grande, sicuramente vuole dimostrare di essere il migliore anche dopo il cambiamento varato.

Bautista e l’approdo in Superbike

Intervistato da EFEN Formacion, il pilota Ducati ha ripercorso il suo trasferimento dalla MotoGP alla Superbike avvenuto nel 2019: “Ho dovuto farlo, perché non c’era più posto in griglia. Fortunatamente ho scoperto un campionato molto bello, diverso dalla MotoGP. Mi ha dato una seconda gioventù. Nel 2019 sono stato vice-campione del mondo, poi ho passato due anni difficili in Honda che mi sono serviti per vincere il titolo nel 2022 e nel 2023“.

Bautista ha confermato che quando correva in MotoGP non pianificava un possibile futuro in Superbike: “No. In Spagna era un campionato poco seguito, perché ci correvano pochi piloti spagnoli rispetto alla MotoGP. C’era stato un solo campione del mondo, Carlos Checa nel 2011. Quando mi parlavano della SBK pensavo fosse un campionato di seconda divisione. Alla fine non ho avuto alternativa, mi piaceva ancora correre e avrei avuto una Ducati ufficiale. Ho deciso di provarci e ho scoperto che non è un campionato di seconda divisione. È differente. Ora in Spagna è più seguito e penso che questo dipenda in buona parte da me. Adesso diversi piloti MotoGP sono venuti a correre in Superbike, questa cosa mi motiva perché non mi permette di rilassarmi. Ci sono rivali forti“.

Alvaro non esclude di correre ancora in MotoGP

Lo spagnolo ha ancora grande voglia di correre e di mettersi in gioco contro dei rivali forti: “Il prossimo sarà il mio ventiduesimo anno in un campionato mondiale. Quello che mi sorprende di me stesso è il fatto di avere la stessa motivazione o persino di più. Sto correndo perché mi sto divertendo, non perché ho necessità di farlo o altro. Mi alleno perché mi piace farlo, non è un sacrificio. E il lavoro mentale è anche più duro di quello fisico. Sento che ci sono ancora molte cose che posso migliorare. Prendo tutto come una sfida con me stesso, vedere fino a dove posso arrivare“.

Si è parlato anche del tema della paura e il tre volte iridato è molto chiaro: “Non ho paura, se ce l’avessi rimarrei a casa. Le cadute fanno perde del gioco, come le vittorie. La cosa peggiore sono gli infortuni, che a loro volta fanno parte del gioco. Se hai paura, non puoi correre.”.

Alvaro nel 2023 ha corso in MotoGP come wild card in Malesia, esperienza non andata benissimo a causa di un infortunio. Gli è stato chiesto se tornerà a gareggiare in top class e un po’ sorprendentemente ha risposto: “Probabilmente“. Difficile, considerando che Ducati è senza wild card in virtù del nuovo regolamento sulle concessioni.

Foto: Ducati

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