15 Maggio 2023

Guido Pini guizzo da podio a Le Mans “Me la sono rischiata di più”

Non conosceva Le Mans, ma è proprio lì che Guido Pini ha festeggiato il primo podio Rookies Cup. Il racconto del fine settimana.

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È un debuttante Rookies Cup e non aveva mai corso prima sul Circuito Bugatti. Guido Pini però è riuscito a realizzare davvero un ottimo fine settimana, cogliendo anche il primo podio in campionato! Mica male per il 15enne mugellese, agguerrito protagonista dell’appuntamento appena concluso a Le Mans. Dopo qualche errore di troppo nei primi due round, ecco la zampata in Gara 2, con un pizzico di rammarico per il risultato che poteva arrivare anche in Gara 1. Il prossimo weekend Pini cerca il “riscatto” in ETC dopo lo zero a Estoril, prima però ci siamo fatti raccontare la prima soddisfazione in Francia.

Guido Pini, com’è stato il weekend a Le Mans?

Direi che è stato un fine settimana molto buono! Nelle prime due prove libere abbiamo chiuso davanti, la pista era nuova per me ma mi sono trovato subito molto bene. In qualifica poi ho fatto 3°, decisamente meglio rispetto alle altre volte. Dalla prima fila parti molto più tranquillo, sei già davanti.

Seguono poi le gare, come sono andate?

In Gara 1 ho chiuso 5°, ma perché ho sbagliato la prima chicane e ho perso un po’ di posizioni. Peccato perché ero secondo… Ma ci siamo poi rifatti in Gara 2, secondo!

Guido Pini, debuttante già sul podio in appena tre round. Non male, no?

Sì, direi davvero bello!

Come te la sei cavata col tempo così così a Le Mans?

Per fortuna quando toccava a noi non ha mai piovuto. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo rischiato, come in qualifica: prima di noi toccava alla MotoE ed aveva iniziato a gocciolare. Per fortuna però ha smesso. Venerdì invece non era molto buono, sabato abbiamo fatto una gara alla sera. Ma al mattino aveva piovuto e la Moto3 infatti aveva girato sul bagnato. Il giorno dopo avevamo la gara sempre alla stessa ora e si pensava piovesse, invece non è successo.

Due gare in orari molto diversi, s’è sentita tanto la differenza?

Sì, soprattutto nei primi giri. Siamo partiti per la Gara 1 con più caldo e quindi con l’asfalto molto meno scivoloso, il giorno dopo invece faceva freddo. Gara 2 era alle 8:50 del mattino, quindi per scaldare la gomma ci abbiamo messo un po’ di giri.

Guido Pini, oltre all’errore alla chicane hai qualcosa da rimproverarti?

In Gara 1 dico proprio quello, ma forse rispetto a Gara 2 sono stato meno aggressivo. Nella seconda gara se qualcuno mi passava rispondevo subito, ma la prima diciamo che volevo portarla alla fine dopo le cadute precedenti. Sempre stando nel gruppo davanti, giocandomi il podio, ma un po’ più tranquillo, cercando di arrivare. Ma tutte le cadute comunque non erano mai per errori di velocità: a Portimao ero fuori linea, a Jerez ero nervoso perché uno mi aveva passato ed ero andato un po’ largo, volevo ripassarlo ma sono caduto. Gara 2 invece, oltre all’analisi di Gara 1, me la sono rischiata di più ed è andata bene.

Non conoscevi il circuito di Le Mans, cosa ne pensi?

È una bella pista, con tutte chicane e staccate forti, quindi mi ritrovo abbastanza bene. È anche un tracciato in cui non è facile passare, o lo fai nella prima parte o diventa difficile. Ci sono tante S e punti abbastanza veloci in cui è difficile entrare, e poi magari si fanno gli incroci. Non è una pista semplicissima, è diversa da tutte quelle che ho fatto finora.

Una nuova scoperta per te.

Dopo due weekend di fila su piste conosciute, un Le Mans su cui non ero mai andato ci stava! Era bello fare una gara alla fine nuova un po’ per tutti.

Un podio del “riscatto” dopo le precedenti cadute in Rookies Cup?

Sì, diciamo che mi sono riscattato. Non si era mai visto il lavoro buono che avevamo fatto nelle prime gare, partendo dietro era difficile recuperare. Che poi sia a Portimao che a Jerez il primo gruppo era andato via, invece a Le Mans sono partito davanti e siamo rimasti in circa 20 piloti assieme! È stato ancora più difficile.

Guido Pini, possiamo definirlo anche un riscatto per lo zero in ETC a Estoril?

Diciamo che quello è stato un errore che veniva dalla curva prima. Non avendo chiuso mi avevano passato uno o due piloti, non ricordo bene, e nella curva dopo mi ha passato anche Ferrandez. Per resistere ho frenato un po’ di più e sono caduto.

Un finale decisamente amaro.

Sì, anche perché mi sentivo molto meglio con la moto rispetto a Gara 1. Eravamo partiti male, poi il trio Estrella Galicia è andato via e non potevo nemmeno lottare per il podio. In Gara 2 invece è andata bene, anche se poi sono caduto.

Il prossimo weekend però tocca il secondo round a Valencia.

Ci siamo già andati per un test con la squadra, cosa che per Estoril invece non avevamo fatto. Sicuramente dal giovedì saremo molto competitivi rispetto al Portogallo, lì avevamo fatto un po’ più di fatica. Punto a stare sempre là davanti ed a giocarmela per il podio o per la vittoria.

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