31 Maggio 2023

Peter Hickman al TT 2023: velocità folle, intelligenza rara

Detentore del record sul giro, Peter Hickman è il road racer da battere anche al TT 2023: diverse le ragioni che gli consentono di fare, da anni, la differenza al Mountain.

Peter Hickman al TT 2023: velocità folle, intelligenza rara

Ci ha messo poco Peter Hickman per riaffermare che al TT 2023 sarà ancora una volta lui il road racer da battere tra le big-bikes. Lunedì Michael Dunlop, primatista in tutte le classi Solo, aveva mostrato a chiare lettere i suoi propositi ambiziosi, respinti l’indomani con una lampante dichiarazione d’intenti. Al primo giro nella serata di martedì, “Hicky” ha viaggiato a 132 mph di media. Nello specifico 132,079, tradotto 212,56 km/h. Già, dettaglio tutt’altro che trascurabile: con partenza da fermo! Un gran bel viaggiare, ribadito con la tornata seguente a 131,712 mph, il tutto prima di salire in sella alla BMW M 1000 RR Superstock e fermarsi, complice un problema tecnico, in prossimità di Ballacraine. Poco male per Hickman: anche quest’anno sarà lui il riferimento lungo le 37 miglia più celebri del pianeta.

LA SCALATA AL VERTICE DI HICKMAN

La storia di Peter Hickman non è propriamente usuale. Scopertosi road racer nel corso della sua carriera, in pochi anni è passato dall’affermarsi come il miglior newcomer di sempre al pilota più veloce di tutti i tempi al TT. Dal debutto con una privatissima BMW del team Ice Valley di Paul Shoesmith al TT 2014, al correre con l’investitura ufficiale BMW Motorrad Motorsport, per quanto schierato dal team FHO Racing di Faye Ho. Il 36enne di Burton upon Trent in questi 7 anni di corse su strada ha vinto tutto quello che c’era da vincere. TT, North West 200, Ulster Grand Prix, Macau, realizzando persino il “Grand Chelem” del Road Racing nel 2018, quando riuscì a vincere almeno una gara delle quattro grandi classiche internazionali. Senza essere un effettivo “specialista” delle road races, visto che fa della pista e della velocità il suo pane quotidiano, militando nel BSB con occasionali comparsate nei palcoscenici iridati. Eppure, a detta di appassionati e addetti ai lavori, al TT 2023 resta lui per distacco il preannunciato favorito.

MANETTA SMISURATA

Hicky ha semplicemente una manetta smisurata. Già questo, di per sé, rappresenta un buon biglietto da visita, ma non basta per far la differenza al Mountain. Di certo, aiuta eccome. Non debutteresti altresì al TT nel 2014 con un miglior giro a 129,104 mph, arrivando in sole 5 edizioni a siglare il primo ed unico 135 mph nella storia.

I RECORD DA BATTERE AL TT 2023

Un record spaventoso, con quel fenomenale 16’42″778 conseguito nell’edizione 2018 a 135,452 mph, nello specifico 217,98 km/h di media in 60 chilometri di percorso. Già che c’era, mettendo insieme 6 giri sopra le 134 mph di media, 12 complessivi a più di 133. In tutto fanno 40 tornate del Mountain Course superando le 130 miglia orarie di media, nel frattempo conquistando 9 vittorie dal 2017 a questa parte ed ulteriori 11 podi.

INTELLIGENZA SOPRAFFINA

Velocità e manetta, ma non basta. Per vincere e stabilire nuovi record al TT, devi avere un’intelligenza sopraffina. Sapere quando sei nelle condizioni di tirare fuori qualcosa in più o, in alternativa, gestirti e gestire moto e gli pneumatici. Un’intelligenza in sella a nella vita di tutti i giorni che per il buon Peter rappresenta, verrebbe da dire 24/7, le moto ed il motociclismo.

UNA VITA DEDICATA ALLE MOTO

Quando non è in sella, Peter Hickman è in officina. Il team FHO Racing di Faye Ho, ereditato dallo Smiths Racing, praticamente è stato costruito attorno a lui. Spettano a lui le scelte tecniche, con Hicky stesso che spesso e volentieri mette le mani sulle BMW M 1000 RR. Ne capisce eccome ed è coadiuvato da una sensibilità sfruttata nel corso degli anni da, per fare due nomi, BMW Motorrad e Dunlop, aziende che lo hanno voluto come pilota, testimonial e collaudatore.

PILOTA POLIVALENTE ALL’ASSALTO DEL TT 2023

Giunti al 2023, Peter Hickman è uno dei pochi motociclisti polivalenti, come si suol dire “a tuttotondo“, rimasti. Nelle corse su strada è il riferimento, nella velocità su pista si difende egregiamente. Podi e vittorie nel BSB se le porta a casa e, quando viene chiamato a correre nel Mondiale Superbike o Endurance, non sfigura affatto (checché se ne dica). Grazie ad una manetta fuori discussione, ma anche e soprattutto in virtù di un’intelligenza che non gli pone limiti per il suo futuro. Al Tourist Trophy dell’Isola di Man e non solo.

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