13 Maggio 2023

Glenn Irwin con Ducati trionfa alla North West 200

Glenn Irwin con la Panigale V4 R di BeerMonster Ducati vince le due gare Superbike della North West 200, anche Alastair Seeley (Superstock), Davey Todd (Supersport) e Richard Cooper (Supertwin) in trionfo.

Glenn Irwin con Ducati trionfa alla North West 200

Gare dall’elevato tasso di spettacolarità, pubblico come sempre presente in gran numero, qualche polemica e, per fortuna, tutti gli incidenti registratisi non hanno comportato gravi conseguenze ai piloti coinvolti. Questi gli elementi caratterizzanti dell’edizione 2023 della North West 200, la grande classica del Triangle tra Portstewart, Coleraine e Portrush che ha prodotto un sabato di road races di altissimo profilo. Tra le Superbike si è nuovamente imposto Glenn Irwin, vincitore di entrambe le gare in programma (main race, inframezzata da una doppia bandiera rossa, compresa), domando la Panigale V4 R del team BeerMonster Ducati di Paul Bird. Per GI2 sono 8 le affermazioni di fila tra le Superbike alla NW200, il tutto mentre Alastair Seeley ha raggiunto quota 29 successi, Richard Cooper ha dominato tra le Supertwin e Davey Todd ha regalato spettacolo in Supersport.

UN INCIDENTE APRE IL RACE DAY DELLA NORTH WEST 200

La prima gara della classe Supertwin, originariamente prevista per giovedì sera, ha aperto il Race Day di sabato 13 maggio, non serva riservare un prolungato periodo di tensione. Quando i leader di gara Jeremy McWilliams, Richard Cooper e Adam McLean avevano iniziato il penultimo giro, la corsa è stata sospesa con l’esposizione della bandiera rossa. Un’interruzione causata dall’incidente, registratosi nel tratto di Dhu Varren, con lo specialista delle road races Michael Sweeney coinvolto. Trasportato al Royal Victoria Hospital, per fortuna il suo stato di salute non ha destato preoccupazione, tanto che si è ripartiti dopo una mezz’ora di attesa, mantenendo la distanza originaria completa di 4 giri del Triangle.

RICHARD COOPER DOMINATORE DELLA PRIMA GARA SUPERTWIN

Rispetto al primo via, in questa seconda circostanza Richard Cooper ha fatto letteralmente il vuoto. Una vittoria d’autorità suggellata dal giro record per la categoria in 4’47″677, portando in trionfo il team KMR Kawasaki di Ryan Farquhar, a sua volta salito sul podio. Secondo e terzo posto rispettivamente per Paul Jordan (con annesso rischio a Metropole al primo giro) e Adam McLean, quarto Jeremy McWilliams che ha corso con il motore di riserva della Paton S1-R JMW Bayview Racing. Da rimarcare il sensazionale nono posto di uno scatenato Francesco Curinga mentre Stefano Bonetti, a sua volta schierato dal Team ILR/Frog Racing di Ian Lougher su Paton, è stato costretto alla resa con la top-5 nel mirino.

BIS DI DAVEY TODD TRA LE SUPERSPORT

Bene, bravi, bis! Spettacolare la gara di giovedì, altrettanto la rivincita della Supersport del sabato, risoltasi nuovamente con il successo di Davey Todd. Il Campione britannico Superstock 1000 in carica mette a segno una splendida doppietta con Padgett’s Honda, avendo ragione di Richard Cooper in un elettrizzante ultimo giro. I due si sono sorpassati a più riprese, almeno fino alla controffensiva del buon DT alla Juniper Chicane. Un successo da incorniciare per la nuova stella delle road races, al culmine di 6 giri tiratissimi con, a tratti, con ben 6 piloti racchiusi in meno di 1″. Tra questi Peter Hickman, terzo su Triumph. Sfuma il podio per la Ducati Panigale V2 condotta al sesto posto da Alastair Seeley mentre il nostro Stefano Bonetti, con la Yamaha R6 Gomma Racing, ha concluso quattordicesimo.

GLENN IRWIN VINCE LA PRIMA GARA SUPERBIKE DELLA NORTH WEST 200

Dalle Supersport si è passati alla prima gara delle Superbike, sfortunatamente anche in questa circostanza conclusasi anzitempo al quarto dei 6 giri previsti con l’esposizione della bandiera rossa. Ritrovatosi in testa in quel momento, Glenn Irwin ha potuto celebrare la settima affermazione in carriera alla North West 200 tra le Superbike, tornando per l’occasione a vestire i colori del team BeerMonster Ducati di Paul Bird. Con la Panigale V4 R #1 ha tuttavia avuto il suo bel daffare per contenere Davey Todd (Padgett’s Honda, 2°) e Dean Harrison (DAO Racing Kawasaki, 3°), vivendo persino un attimo di panico nei primi giri.

Un contatto con Alastair Seeley (successivamente ritiratosi al 3° giro) a Ballysally ha comportato le conseguenti scuse del 28 volte vincitore alla NW200. Fuori dai giochi per un problema anche Michael Dunlop, mentre due veterani del calibro di Michael Rutter (con la propria Honda RC213V-S!) e John McGuinness (Honda Racing UK) a braccetto hanno concluso rispettivamente in quarta e quinta posizione.

COOPER BIS TRA LE SUPERTWIN

Come in Gara 1, più che in Gara 1. Richard Cooper, con la Kawasaki 650 del team KMR di Ryan Farquhar, si è confermato imprendibile anche nella seconda corsa della classe Supertwin. Conquistato quanto prima il comando delle operazioni, l’ex pilota ufficiale BMW Motorrad (con persino un gettone di presenza nel Mondiale Superbike) è letteralmente scappato via, centrando la seconda vittoria in due gare previste per questa categoria. Coops ha preceduto di 4″8 l’eterno Jeremy McWilliams, a 59 anni compiuti secondo con la Paton JMW Bayview Racing, con Adam McLean (Kawasaki JMcC Roofing Racing) terzo a completare il podio. Dopo l’amaro epilogo di Gara 1, Stefano Bonetti si è rifatto con gli interessi con un buon quinto posto su Paton Team ILR/Frog Racing, nuovamente nella top-10 Francesco Curinga: 9° e 10° nelle due gare.

CAOS DUNLOP ALLA NORTH WEST 200

Dopo il cosiddetto “carbon wheels-gate” di giovedì con l’estromissione dalla classifica Superstock (e la successiva decisione del team di dar forfait al meeting) delle FHO Racing BMW per l’adozione di cerchi-ruota in fibra di carbonio, al Triangle si è acceso un nuovo caso. Dai risvolti tragicomici, verrebbe da dire. In prossimità delle conclusive due gare (Superstock Gara 2 e la Superbike Main Race), il Clerk of The Course ha comunicato che la distanza di entrambe le competizione sarà ridotta da 6 a 5 giri. La ragione? Una richiesta, per ragioni di sicurezza, pervenuta da Dunlop, insieme a Metzeler tra i più gettonati fornitori degli pneumatici.

Ci risiamo!“, l’esclamazione comune, generata ripensando alle problematiche delle gomme anglo-giapponesi riscontrate nella passata edizione. In realtà, a quanto pare, si è trattato di un (clamoroso) fraintendimento. Dunlop ha fatto presente che la richiesta sarebbe stata formulata da Dunlop sì, ma nel senso di.. Michael, ovvero il pilota! In risposta il CotC ha fatto presente che erano stati diversi piloti “gommati” Dunlop (e non il solo Michael), dopo un consulto con i tecnici della casa madre, ad aver espressamente chiesto di accorciare le gare per ragioni di sicurezza. Una diatriba che, presumibilmente, si protrarrà a suon di comunicati e contro-comunicati anche nei prossimi giorni.

SUPERSTOCK NEL SEGNO DI SEELEY

Dopo questo (allucinante) episodio, ha preso il via la seconda gara del meeting riservata alla classe Superstock, anche in questa circostanza con svariati colpi di scena. Non nel nome del vincitore, ovvero il solito Alastair Seeley, giunto al personale 29esimo hurrà al Triangle e, contestualmente, consegnando la 30esima vittoria all’evento del TAS Racing di Hector e Philip Neill. Con la M 1000 RR #34 vestita sotto le insegne SYNETIQ BMW si è trovato in testa al momento dell’ennesima esposizione della bandiera rossa, causata in questa circostanza dalla rottura della Padgett’s Honda di Davey Todd nei pressi di Metropole. Vittoria dunque per Seeley con Michael Dunlop (Hawk Honda) e Dean Harrison (DAO Kawasaki) a completare il podio, con entrambi i nostri portabandiera classificati. Stefano Bonetti ha infatti concluso diciannovesimo con Honda Consonni, ventiduesimo Andrea Majola, in evidenza in questa sua partecipazione alla NW200.

FEATURE RACE CON JAMES HILLIER KO

Inaspettatamente senza ulteriori rinvii, al Triangle si è potuta disputare anche la gara più attesa, la Superbike Main Race, per quanto funestata da una duplice esposizione della bandiera rossa. La prima, alla conclusione del primo giro, complice la caduta di James Hillier alla Juniper Chicane. Il portacolori OMG Racing Yamaha è stato trasportato al Royal Victoria Hospital, ma le sue condizioni non destano preoccupazione alcuna.

IRWIN VINCE LA MAIN RACE DELLA NORTH WEST 200

Superata questa prima interruzione, il main event della NW200 è andato in scena, registrando un acceso confronto-a-quattro. Nello specifico Glenn Irwin (BeerMonster Ducati), Alastair Seeley (TAS BMW), Dean Harrison (DAO Kawasaki) e Michael Dunlop (Hawk Honda) si sono dati battaglia, almeno fino all’ennesima bandiera rossa. In questa occasione è stata sventolata al terzo dei cinque giri previsti per l’incidente senza gravi conseguenze del giovane Mike Browne, consegnando all’originario di Carrickfergus l’ottava affermazione tra le Superbike alla NW200. Un bel ritorno per lui con PBM Ducati, portando in trionfo la Panigale V4 R dopo esserci riuscito con la Panigale R bicilindrica oltre che con Kawasaki e BMW.

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