Caso Stoner, niente test in Qatar
La Ducati non è riuscita a trovare una soluzione praticabile. Casey sempre più ingombrante, dentro e fuori dal box...
Casey Stoner è atterrato in Qatar per niente. Il test con la Desmosedici inizialmente programmato per il 6-7 marzo non si può fare per motivi regolamentari e nella riunione svoltasi questa mattina, alla presenza dello Special Tester australiano, non è stata trovata una soluzione tecnica e organizzativa praticabile.
O forse non si è voluto, per lo stesso motivo per cui il lavoro di Stoner era stato programmato due giorni dopo la fine dei test Irta e non, come sarebbe stato più “normale”, insieme a tutti gli altri. Dopo tutto la Suzuki fa girare il collaudatore Takuya Tsuda insieme a Vinales e Aleix Espargaro, senza problemi. Perchè la Ducati non ha fatto la stessa scelta?
Evidentemente per non creare turbative all’interno del team, cioè problemi ai titolari Andrea Iannone e Andrea Dovizioso. A questo punto cade anche l’ipotesi, alquanto suggestiva, che Stoner potesse tornare a correre in MotoGP nell’apertura del 20 marzo, sempre a Losail.
Adesso la confusione è ancora più grande perchè, aldilà del clamoroso errore di programmazione, CS27 continuerà comunque ad aleggiare su tutto l’ambiente ducatista. Immaginate che diranno i tifosi se il risultato del GP del Qatar non sarà pari alle attese. Fortuna che su quella pista la Desmosedici vola.
Ma forse è proprio questo che i dirigenti Ducati desiderano: creare l’alibi per mettere Stoner al centro di tutto il progetto…
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