20 Dicembre 2016

Fantastica Superbike 2017, che lo spettacolo sia con voi!

Ecco lo schieramento (quasi) definitivo: 7 Costruttori, 16 team e 25 piloti. Jonathan Rea resta il pilota da battere, ma stavolta non sarà così facile...

Con l’annuncio di Alex De Angelis in Kawasaki Pedercini si completa (o quasi) lo schieramento del Mondiale Superbike 2017. Che sarà stellare: sette costruttori, sedici team e 25 piloti di 14 nazionalità diverse.

Kawasaki Racing Team      Jonathan Rea (GB)   Tom Sykes (GB)

Kawasaki GoEleven             Roman Ramos (Spa)

Kawasaki Puccetti Racing Randy Krummenacher (CH)

Grillini Racing Team           Ayrton Badovini (Ita)    Ondrey Jezek (Cec)

Team Pedercini                     Alex De Angelis (RSM)

Ducati Aruba.it Racing     Chaz Davies (GB)   Marco Melandri (Ita)

Barni Racing Team            Xavi Fores (Spa)

VFT Racing                            Fabio Menghi (Ita)   Saeed Al Sulaiti (Qat)

Honda World Superbike Nicky Hayden (Usa)   Stefan Bradl (Ger)

Pata Yamaha Official       Alex Lowes (GB)    Michael van der Mark (Ola)

Guandalini Racing           Riccardo Russo (Ita)

Team Toth                           Irme Toth (Ung)  Lukas Pesek (Cec)?

Milwaukee Aprilia          Eugene Laverty (Irl)   Lorenzo Savadori (Ita)

IodaRacing Aprilia        Leandro Mercado (Arg)

Althea BMW Racing     Jordi Torres (Spa)    Markus Reiterberger (Ger)

MV Agusta RC                 Leon Camier (GB)

La Kawasaki, l’unico dei grandi costruttori non impegnato in MotoGP, è la marca da battere e farà la parte del leone anche numericamente, con ben sette piloti gestiti da cinque formazioni. La ZX-10R edizione 2017, pur con qualche limitazione imposta dal regolamento tecnico, è andata fortissimo nei primi test invernali. E con un Jonathan Rea da due anni ininterrottamente leader Mondiale la marca di Akashi dorme tra due guanciali.

La Ducati risponde con cinque piloti e tre team, con quache punto interrogativo ancora legato alla composizione del tem VTF di Fabio Menghi. Il ritorno di Marco Melandri è la ciliegina sulla torta: con Chaz Davies la Rossa avrà una coppia formidabile. Honda avrà la nuova, attesissima CBR e due ex MotoGP del calibro di  Nicky Hayden e Stefan Bradl:  potrebbe essere la sorpresa, anche in ottica Mondiale.

Dal punto di vista tecnico la novità più interessante è il ritorno in grande stile di Aprilia Racing che schiera un tris ben assortito e fortissimo: Eugene Laverty ha già sfiorato il successo nel 2013 (nove vittorie!), Lorenzo Savadori è il futuro che avanza e Leandro Mercado un talento sudamericano ancora in gran parte da scoprire.

Yamaha potrà contare (finalmente) sul pieno supporto del reparto corse interno, per risolvere i problemi di gestione tecnica emersi nel 2016. Michael van der Mark, con la YZF-R1 “giusta”, può diventare mina vagante. La battaglia per la top ten sarà bollente e vedrà coinvolte anche BMW e MV Agusta, rivelazione con il fantastico Leon Camier delle prove finali del 2016.

Non resta che aspettare il 25 febbraio, quando a Phillip Island si aprirà la battaglia. I test invernali ricominceranno il 16-17 gennaio ad Aragon (con la sola Kawasaki presente), per continuare le due settimane successive a Jerez e Portimao con tutti i top team presenti. Poi via di corsa in Australia: che lo spettacolo sia con voi.

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1 commento

  1. Mau ha detto:

    Finalmente il livello è tornato alto! Peccato solo per la regola della griglia di partenza in gara 2, veramente ridicola… Se proprio si volevano mischiare le carte magari si potevano accorpare la superbike e la stk1000 (ma con regolamento unico per tutti, così come hanno fatto con le 600) differenziando solo tra piloti che fanno il mondiale e quelli che fanno l’europeo. Ci sarebbero stati sicuramente più di 40/45 piloti iscirtti e, proprio per mischiare le carte, il sabato si sarebbero potute fare delle batterie di qualificazione di pochi giri per accedere alle due gare della domenica. Un po’ come si fa nel supercross americano, dove capita spesso che alcuni big non riescono a qualificarsi per le finali