6 Aprile 2023

Lorenzo Zanetti “Quest’anno punto tutto sul CIV. Mondiale? Sono realista”

Lorenzo Zanetti ambisce alla vittoria del Campionato Italiano Superbike con la Ducati del team Broncos

Lorenzo Zanetti Ducati CIV Superbike

174 Gare del Mondiale senza considerare l’Endurance. Numeri alla mano, Lorenzo Zanetti è il pilota con più presenze tra Motomondiale, Mondiale Superbike e Supersport tra i presenti al CIV SBK. Il trantacinquenne bresciano quest’anno ha deciso di punte forte sulla serie tricolore con il team Broncos.

Con Luca abbiamo una relazione molto duratura – scherza Lorenzo Zanetti – è il quinto anno e non ho mai corso per così tanto tempo con una squadra. Mi piace definirla una famiglia perchè andiamo tutti molto d’accordo ed abbiamo lo stesso obbiettivo. Chiaramente non è mai facile competere ad alti livelli nel CIV Superbike perché anche se non siamo in tantissimi piloti, il livello è altissimo. Tutti gli anni è sempre più complicato rimanere al vertice. Dall’infortunio mi sono ripreso bene vincendo anche l’ultima gara stagionale ad Imola quindi le basi ci sono”.

La stagione 2022 è stata compromessa dall’infortunio.

“L’anno avevo anche il programma dell’Endurance abbinato e sarebbe stato comunque impossibile lottare per il titolo perché avrei dovuto saltare due gare”.

Ora la priorità è il CIV.

“Luca Conforti ha lavorato fortemente per tenermi quindi ho messo al primo posto il Campionato Italiano e metterò il massimo impegno. Voglio dare filo da torcere ai vari avversari. Pirro ha rimostrato di essere uno specialista di questo campionato, lo interpreta molto bene e principalmente le gare che si fanno a Misano ed al Mugello. Credo però che saremo in tanti a lottare”.

Ducati domina ovunque. Parte come favorita anche al CIV?

“Il regolamento CIV secondo me è più equilibrato di quanto possa sembrare perché le giapponesi recuperano il gap, Aprilia può correre con il 1100 e secondo me sarà più livellato il CIV di altri campionati. Credo che saremo tutti abbastanza allineati”.

Cosa manca al CIV per fare un ulteriore salto di qualità?

“Difficile dirlo perché ognuno ha le proprie idee. Chiaramente un campionato nazionale Superbike è costoso e la situazione economica attuale non aiuta. Forse il mio pensiero va controcorrente ma ame piacerebbe un regolamento molto simile al Mondiale perché permetterebbe ai team privati del WorldSuperbike di vendere le loro moto usate a quelli dell’ italiano, avere un volano di ricambi usati per il CIV e potrebbe essere appetibile per i piloti che potrebbero fare le wild-card. Per il resto il campionato è equilibrato, la centralina unica permette a tanti team di esprimersi ad alti livelli. Poi è chiaro che piloti come me, Pirro e Delbianco che dovrebbero fare il Mondiale alzano talmente tanto il livello che diventa poco appetibile per piloti che non hanno la possibilità di correre in team come i nostri”.

Pensi ancora al Mondiale Superbike?

“Il pensiero c’è sempre ma sono realista. Sono italiano, ho 35 anni e non sono appetibile per i team però sono sempre collaudatore Ducati ed ho già testato al moto 2023. Giro ancora su tempi da Mondiale e la velocità non mi manca. Ovviamente mi piacerebbe fare qualche wild-card ma il regolamento CIV e WorldSBK è troppo diverso quindi sto concentrato e faccio l’Italiano, poi vediamo”.

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