8 Novembre 2023

Moto3, Cesare Tiezzi “Un anno di esperienza, ora conosco i miei punti deboli”

Cesare Tiezzi commenta la stagione d'esordio in JuniorGP: sa su cosa deve lavorare ed evidenzia gli aspetti positivi. L'intervista.

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Era l’anno di debutto dopo il titolo CIV Moto3 (vinto all’esordio), per Cesare Tiezzi chiaramente non era un’impresa facile. Il 18enne piemontese ha chiuso la stagione con un ultimo weekend complesso a Valencia, i due giorni annullati per forte vento non gli hanno dato una mano. Il pilota AC Racing però fa tesoro della prima stagione nella Moto3 Junior: ora conosce meglio i suoi punti deboli e ci lavorerà durante l’inverno, con l’obiettivo di fare meglio nel 2024. Adesso, in “pausa” per quanto riguarda le gare in moto, Tiezzi deve concentrarsi anche sugli studi, visto che è iscritto alla facoltà di Economia presso l’Università Cattolica di Milano. Dopo l’appuntamento al Ricardo Tormo abbiamo avuto modo di sentirlo per fare un bilancio stagionale: la nostra intervista.

Cesare Tiezzi, parliamo dell’ultimo round a Valencia.

Diciamo che il weekend non è stato dei migliori, principalmente per le condizioni meteo. Valencia è una pista che mi piace molto, quindi puntavo a fare bene, solo che i primi due giorni non abbiamo avuto la possibilità di girare… Con il vento ero particolarmente in difficoltà, quindi sabato e domenica non è stato facile. Ho cercato di fare il meglio possibile, anche se mi sarei aspettato qualcosa di più.

I due giorni cancellati per il vento quindi ti hanno penalizzato tanto?

Oltre al vento in sé, abbiamo avuto meno turni per girare in pista, prendere il giusto feeling, fare magari qualche modifica sulla moto. Mi ha limitato abbastanza. Con un weekend normale penso che avrei potuto fare meglio.

Cesare Tiezzi, una differenza era anche il nuovo asfalto. Come ti sei trovato, è stato un problema in più?

Le condizioni erano talmente diverse che l’asfalto non è stato un problema. Anzi aveva molto grip, era nella norma.

Un peccato perché sicuramente puntavi al riscatto dopo Aragon, giusto?

Esatto. Ad Aragon mi ero trovato abbastanza bene con la moto, anche lì puntavo a fare una bella gara, ma sfortunatamente non ho avuto la possibilità di prendervi parte [problema tecnico alla moto prima del via, ndr]. Pensavo di rifarmi a Valencia, ma è andata così.

Cesare Tiezzi, si chiude l’anno d’esordio. Come lo valuti? Che voto ti dai?

Mi darei un 6… Nel voto considero anche un po’ di sfortuna che mi ha fatto girare meno di quanto avrei sperato, erano chilometri importanti che mi avrebbero aiutato a crescere. Della stagione in generale però non sono molto soddisfatto. All’inizio è sempre difficile, però è così per tutti quando si arriva per la prima volta in un nuovo campionato. Sicuramente se continueremo a correre qui avrò già visto le piste, avrò già conosciuto l’ambiente… Partirò avvantaggiato.

In cosa ti sei piaciuto di più? Su cosa invece dovrai lavorare?

I punti critici, soprattutto all’inizio della stagione, sono stati nel corpo a corpo. Quest’ultima gara è andata meglio, penso di aver fatto progressi da questo punto di vista, ma c’è ancora tanto da lavorarci. Sono contento invece del feeling con la moto, penso che sia una cosa importante da portare all’anno prossimo, senza ripartire da zero come quest’anno. Mi è piaciuto però anche il lavoro nel box: seguendo le indicazioni del mio telemetrista e del mio capotecnico, sono riuscito a lavorare nel modo giusto ed a migliorare nei miei punti deboli durante il weekend. Un metodo di lavoro che sicuramente devo portare avanti.

Quale consideri il weekend migliore dell’anno?

Ne direi due: il primo a Valencia e Aragon. Nel primo a Valencia mi sono trovato molto bene fino al sabato, sono riuscito ad essere veloce ed a girare particolarmente bene, finché non mi sono fatto male al polso. Domenica quindi è stato complicato. Anche ad Aragon mi sono trovato bene con la moto, riuscivo a girare abbastanza bene anche da solo, senza il riferimento di altri piloti, ma anche quello è stato un weekend a metà, visto che non ho potuto prendere parte alla gara… Sono state però le due situazioni in cui mi sono trovato meglio.

Il fine settimana peggiore dell’anno per te?

Quello a Jerez. Arrivavamo poco dopo il weekend a Valencia, in cui mi ero fatto male, quindi non ero ancora al 100% fisicamente e ho perso un po’ di fiducia con la moto. È stato tutto particolarmente complicato, ho sofferto un po’ in quella gara lì.

Parallelamente al JuniorGP hai disputato anche alcune wild card nel CIV. Ti hanno dato una mano?

L’approccio nel Campionato Italiano è diverso, non era il mio principale, quindi l’obiettivo di quelle gare era mantenere l’allenamento nel periodo di pausa per non stare fermi. L’abbiamo raggiunto, ha funzionato. La moto certamente è diversa, ma una gara è sempre una gara, quindi è sicuramente un allenamento migliore piuttosto che andare a girare con altre moto o da soli.

Cesare Tiezzi, adesso cosa farai durante l’inverno? E quali sono i programmi 2024?

Mi piacerebbe lavorare in modo abbastanza specifico sui punti in cui sono stato più carente quest’anno, per arrivare pronti al 100% per la prossima stagione. Un lavoro più metodico rispetto al solito. L’anno scorso, essendo tutto nuovo, era più difficile, mentre adesso che ho fatto esperienza ho capito dove devo lavorare di più e bisogna concentrarsi su quello. Per il 2024 l’obiettivo è rimanere in JuniorGP. Mi piacerebbe, ma ancora non ho niente di sicuro. Al momento stiamo solo parlando, spero però di esserci quasi.

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