8 Novembre 2023

Formula 1: show Alonso vs Perez, dovrebbe essere sempre così

La battaglia in Brasile tra Fernando Alonso e Sergio Perez rimette lo sport al centro della discussione sul futuro della Formula 1

Il fine settimana appena trascorso non verrà ricordato dalle luci, non verrà ricordato dagli eventi fuori dalla pista, ma verrà ricordato essenzialmente per ciò che è successo tra Fernando Alonso e Sergio Perez. Una battaglia dura e vera, di quelle che piacciono agli amanti della Formula 1 e dello sport in generale. Il vero volto della passione e il motivo per il quale questo sport è così seguito. I nuovi regolamenti servivano proprio a rianimare le battaglie, ma dopo un buon trend nella passata stagione, quest’anno le gare sono state anonime.

La battaglia che ha acceso gli spettatori

Quando tu hai un pilota come Fernando Alonso è logico che lo spettacolo diventa protagonista, lui rappresenta ancora la tenacia del guerriero. Lo stesso sì può dire di Sergio Perez, che anche sé non si trova nel suo momento migliore, è pur sempre uno di quei piloti che ci prova sempre, anche se le cose si possono mettere male. Tutto ciò, porta poi al duello che è venuto fuori tra i due, che nelle ultime due tornate del GP del Brasile non si sono certo risparmiati. Il fotofinish per un podio di Formula 1 è qualcosa che ci eravamo dimenticati e vederli arrivare separati per mezzo secondo, ci ha fatto alzare dalla sedia e vivere un vero momento di euforia.

Tutti e due volevano quel podio: Alonso lo cercava per ritrovare quella fiducia che era venuta meno nelle ultime uscite con l’Aston Martin, mentre a Perez serviva per riscattare il Messico. Insomma, tutti lo cercavano e il batti e ribatti che né venuto fuori, ha oscurato l’arrivo trionfale di Max Verstappen e il secondo posto di Lando Norris. Ecco, forse Liberty Media dovrebbe muoversi per rendere le gare più vive, ma nel verso giusto. Tutte le gare non possono essere adrenaliniche ci mancherebbe, stiamo parlando sempre di motorsport. Forse però, sì potrebbero avere su un calendario di 24 gare almeno 12 che ci ricordiamo per lo spettacolo offerto dalla pista.

Liberty Media ci sta puntando realmente?

La società Liberty Media che gestisce la Formula 1 vorrebbe forse gare adrenaliniche fino alla fine, promuovendo come ha fatto il cambio di regolamento. Il punto, è che poi sembra più interessata al contorno che alla sostanza. I circuiti che sono stati scelti negli ultimi anni, non portano a gare movimentate, perché sono quasi tutti cittadini e i sorpassi sono rischiosissimi. Una volta c’era solo il Principato di Montecarlo, che era la gara clou della stagione, dove ci si andava per mettersi il vestito buono. Le altre gare però, si correvano in piste dove il sorpasso si poteva fare e le vetture non erano così enormi come adesso.    

Ora sembra che si cerchi il contrario, si preferiscono i posti clou o comunque dove gli spettatori si trovano in condizioni di lusso, vedasi il GP di Miami. Dove la pista poi è un fatto di secondaria importanza, dato che si assiste al trenino. Lo spettacolo è il contorno e non l’attrazione principale. La società che ha i diritti della Formula 1 sicuramente vorrebbe che le due cose si unissero, cioè, avere il dentro e il fuori dalla pista, ma ad oggi è così? Sembrerebbe proprio di no. Il fatto che faccia così tanto scalpore la battaglia di domenica deve far capire che forse, qualcosa non sta andando come ci si aspettava. La spettacolarizzazione nei giorni moderni è essenziale. Noi viviamo in una società che vive più di apparenza che di realtà, ma serva ritrovare lo spirito sportivo in maniera decisa.    

La Formula 1 deve saper prendere il meglio da ogni cosa che le accade

La speranza è che anche nei prossimi due GP si possa assistere a battaglie del genere. Il punto è che vedendo i circuiti in questione ci sorgono parecchi dubbi. Liberty Media sta comunque tentando con le nuove vetture per il 2026 di cambiare qualcosa, soprattutto riducendo la grandezza delle monoposto. Quella sarebbe già una piccola vittoria, perché potrebbe portare i piloti a rischiare un po’ di più.  Lo sviluppo delle automobili non può rimanere indietro e la Formula 1 è un cantiere di sperimentazione da sempre. Quello che si chiede, è che si possa arrivare ad un compromesso. La soglia di attenzione è calata. Questo lo hanno detto tutti; quindi, perché seguire uno sport dove in un ora e mezza non accade praticamente nulla? Per vedere il pregara e il dopo che è una festa? Bisogna lavorare per arrivare al giusto compromesso e che lo sport sia però, l’elemento principale.  

FOTO: social Formula 1

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