25 Aprile 2023

JuniorGP, Alessio Mattei “Mi ispiro ad Acosta, MTA una famiglia”

Alessio Mattei è uno degli esordienti JuniorGP, terzo pilota del team MTA. Il suo profilo e tanto altro nella nostra intervista.

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Sarà il suo primo anno completo in JuniorGP. Alessio Mattei è la terza punta schierata dal team MTA per questa nuova stagione in Moto3 Junior, accanto ai confermati Xabi Zurutuza e Kotaro Uchiumi. Il giovane pilota marchigiano ha già dato una prima occhiata l’anno scorso con la wild card nell’appuntamento conclusivo a Valencia, ora affronterà la sfida a tempo pieno. Parallelamente Mattei, 17 anni il prossimo ottobre, frequenta l’ITIS “Enrico Mattei” Meccanica, un indirizzo che gli piace molto, anche se quest’anno diventa un po’ più complesso appunto per l’impegno nel Mondialino. Ma chi è questo volto nuovo del campionato? Sapete poi chi è il suo modello di riferimento? Questo e molto altro nella nostra intervista.

Alessio Mattei, da dove comincia la tua storia in moto?

I motori li ho sempre amati, la passione me l’ha passata un pochino il mio babbo. Non correva, ma ha sempre avuto una moto ed andavamo sempre a fare un giro quand’ero piccolo, mi rilassava. A sei anni mi hanno regalato una minimoto cinese: noleggiavamo poi le tute, i caschi e tutto, è così che ho fatto i miei primi passi. Quando ho deciso che mi piaceva, che volevo farlo diventare il mio sport, il mio divertimento, allora hanno iniziato a comprarmi tutte le cose ed una minimoto un po’ più seria, una Polini.

Da lì hai cominciato con le prime gare.

Ho fatto il campionato interregionale UISP per qualche anno, poi sono passato al Ohvale 110 automatica nel CNV nel biennio 2017-2018. In quel periodo ha cominciato a seguirmi il mio attuale coach Tiziano Tamagnini nella preparazione fisica e tecnica. Abbiamo poi deciso di passare ad una moto più potente, ma sempre in Ohvale, quindi abbiamo preso la 160, con le marce. In quello stesso anno ho corso anche nel CIV. In seguito volevo andare in PreMoto3, ma non sono riuscito a farlo subito perché non abbiamo trovato il budget. Mi sono quindi buttato sulla Moto4 al MES e ho fatto 2°, con una brutta partenza nell’ultima gara che non mi ha permesso di riprendere il gruppo. Non sono riuscito quindi a giocarmi il campionato fino alla fine.

Ecco poi l’approdo nel CIV.

Sono passato in Phantom, ho fatto una stagione PreMoto3 con loro dopo la wild card nell’ultima gara del CIV 2020, finito il campionato Moto4. Siccome era andata bene abbiamo fatto insieme la stagione 2021. Non è stata facile, abbiamo avuto molti problemi tecnici, ma comunque mi sono trovato bene e nel 2022 abbiamo deciso di fare insieme il salto in Moto3, con il nuovo motore 450 per tutti. Ho fatto la stagione con M&M Technical Team e ho sfiorato il podio a Vallelunga, solo per un mio errore a due giri dalla fine sono arrivato 6°. A parte quello è stato un anno difficile, anche se con il team mi sono trovato molto bene. Nel 2022 poi c’è stata anche la selezione per la Red Bull Rookies Cup a Modena, per me un’occasione importante.

Ma soprattutto tocca alla tua prima wild card in JuniorGP.

Dopo l’11° posto nel CIV a Imola, weekend in cui mi sono un po’ ripreso, abbiamo corso a Valencia con il team MTA di Alessandro Tonucci. Ci stavamo già guardando attorno per decidere cosa fare nel 2023, ci siamo messi poi in contatto con Alessandro e parlando è venuto fuori che c’era un posto libero per una wild card, senza obiettivi ma solo per fare esperienza. Ci siamo buttati a capofitto.

Alessio Mattei, che impressione ti ha fatto?

È davvero un bell’ambiente, ce l’avevano detto in tanti, ma è veramente un altro livello! C’è bisogno di un sacco di esperienza per andare forte, ma mi sono divertito tanto, che è la prima cosa. Un peccato per la caduta in qualifica, dopo in Gara 1 mi si è spenta la moto in partenza e poi all’ultimo giro mi si è chiusa l’anteriore. Mi sono rotto la mano sinistra, ma qualche ora dopo ho fatto lo stesso Gara 2, anche se non sono riuscito ad andare forte perché mi faceva veramente male. Ma l’importante è che l’ho fatta!

Quel weekend è stato il primo passo verso l’accordo per questo 2023.

Dopo la wild card ci siamo tenuti in contatto ed abbiamo poi raggiunto un accordo. Quest’anno finalmente posso dire che farò il JuniorGP con loro. Sarà una stagione molto emozionante, perché il livello è veramente, veramente alto! Il primo obiettivo sarà fare tanta esperienza ed imparare dai più bravi: quelli che arrivano davanti sono i ragazzi che poi andranno nel Mondiale, essere lì sarebbe tanta roba! Non vedo l’ora di cominciare.

Alessio Mattei, come sei trovato con il team MTA?

È veramente un top team, ci ho lavorato insieme a Valencia e ci siamo trovati davvero bene insieme. Anche Frigno [Federico Fergnani], il capotecnico che ho avuto l’anno scorso, ha detto che sono un bravo pilota. La cosa più importante è che non è solo un team, ma anche una grande famiglia. Quest’anno poi arriveranno nuovi membri in squadra perché alcuni sono molto impegnati nel Mondiale. Ma ho avuto la possibilità di conoscerli l’anno scorso, quando facevano tutt’e due i campionati, e sono davvero persone simpatiche, alla mano.

E con i tuoi nuovi compagni di squadra?

Xabi [Zurutuza] mi ha fatto uno scherzo appena sono arrivato, un gavettone già il primo giorno! Ma sono piloti molto bravi e simpatici, siamo diventati amici anche fuori dalla pista, ogni tanto ci sentiamo, ci scriviamo. A Valencia poi conoscevano già la pista e ho avuto la fortuna di ricevere qualche consiglio anche da loro.

Qual è stata la maggiore differenza/difficoltà tra campionato italiano e JuniorGP?

Ci sono piloti JuniorGP che ogni tanto fanno qualche wild card nell’Italiano e avevo già notato una cosa: sono piloti che vanno subito forte! Hanno un sacco di esperienza, alcuni di loro corrono in quella categoria da 3-4 anni e ormai conoscono la moto al 100%. Insomma si adattano molto velocemente, quindi bisogna stare al passo.

Ed a livello tecnico?

L’anno scorso con il team M&M avevo una Mahindra col motore 450, unico per la categoria, e rispetto alla KTM 250 del JuniorGP cambia tantissimo. Il motore 250 bisogna tenerlo alto di giri, ma serve anche uno stile di guida diverso. Ovviamente i due telai sono differenti, la KTM poi l’ho trovata una moto difficile da capire: ci vuole un po’ per impararla, ma quando ci sei riuscito ha delle cose che le altre moto non hanno. È una moto scorbutica, ma molto divertente.

Fisicamente adesso come stai, soprattutto la mano?

La mano sta molto bene. Sono tornato in moto a febbraio perché mi avevano detto di non fare troppi allenamenti o cose varie fino a fine gennaio, era da fine ottobre che ero fermo. Ma quando sono tornato in sella mi sono trovato molto bene, non ho sentito nessun tipo di dolore, quindi è guarita al 100%. Il problema più che altro è stato recuperare gli allenamenti alle braccia, avendo la mano rotta non potevo fare troppe cose e ho perso un po’ di tono muscolare. L’ho sentito nella prima uscita in moto, però dopo mi sono allenato duramente e ho recuperato quello che avevo perso, adesso sono a posto.

Alessio Mattei, parallelamente alle moto c’è anche l’impegno scolastico da gestire. Come te la cavi?

Dalla prossima settimana andrò a scuola pochissimo, per questo mi sono preso avanti con cinque verifiche e due interrogazioni in quest’ultimo periodo. Sono andate tutte bene tranne matematica, un mio punto debole dalle scuole medie. Più avanti riuscirò a fare al massimo due verifiche, sarà un po’ più difficile. Ma faccio comunque parte di un progetto scuola-sport come atleta di alto livello, che mi aiuta ad organizzarmi con lo studio.

I professori poi ti aiutano in questo senso?

Qualcuno sì, perché capisce o magari è anche appassionato di motori, mentre ad altri non interessa molto, anzi dà fastidio perché si devono “adattare” loro a me, diciamo così. Per ora comunque nessun inghippo, tutto a posto.

Tornando alle moto, come ti stai preparando per la nuova stagione?

Fino alla scorsa settimana mi sono allenato con la mia moto, poi il 26-27 avremo i test a Estoril, la pista della prima gara dell’anno. Uno dei circuiti che dovrò imparare, tranne Valencia su cui ho già corso. Ma mi piace molto scoprire nuove piste su cui non ho mai girato, poi Estoril vista da fuori mi sembra molto bella e non vedo l’ora di correrci. La moto bisognerà sistemarla, però l’ho conosciuta l’anno scorso per quattro giorni a Valencia e diciamo che “il grosso” è già stato fatto.

Hai già avuto modo di “studiarti” un po’ tutti i circuiti o lo farai più avanti?

Posso dire che un po’ le “conosco”, nel senso che ci ho giocato fin da piccolo sui videogiochi! Magari non serve tanto, ma almeno hai una prima impressione. Imparerò bene una pista alla volta, per adesso mi sto studiando Estoril, un po’ le traiettorie e le marce che potrei usare, ma certo il vero lavoro sarà quando ci andrò a girare. Mi ricordo ad esempio quando ho conosciuto Imola, una delle piste più difficili del mondo: giocandoci alla play mi ero fatto una piccolissima idea, mi sono poi in parte ritrovato quando ci ho girato.

Correrai con il #37, c’è un motivo in particolare?

Un motivo preciso non ce l’ho… Meglio, c’è un piccolo motivo. Il mio pilota favorito è Valentino Rossi, ma mi piace molto anche Pedro Acosta, mi ispiro a lui. Non ho preso il #37 perché ce l’aveva lui, però diciamo che in parte è una piccola motivazione.

Hai un obiettivo stagionale o ancora no?

Un obiettivo fisso non voglio darmelo, vedrò dopo la prima gara. Mi piacerebbe già fare qualche punto in questa prima stagione, sarebbe molto bello.

Alessio Mattei, in chiusura: da pilota MTA, com’è stata la gara mondiale ad Austin?

Tanta emozione quando ho visto Ortola lì! Negli altri GP era sempre stato davanti in qualifica, poi in gara non riusciva mai a concretizzare. Sono stato molto contento sia per la squadra che per Ortola, la prima vittoria! Anche se c’è stata anche una sensazione un po’ brutta per Stefano, che è caduto e si è fatto male. Ma ho visto che si è già operato e sarà a Jerez, quindi sono contento. Sono felice poi per tutti i ragazzi della squadra, ad Austin è successa davvero una bella cosa.

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