24 Aprile 2024

Alessandro Morosi, primo podio Moto3 “Dopo le scoppole impari la lezione!”

Alessandro Morosi festeggia il primo podio Moto3 JuniorGP. La vittoria è sfuggita di un soffio, ma è un punto di partenza. L'intervista.

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Ha un po’ faticato tra prove libere e qualifiche, per poi emergere domenica. Alessandro Morosi è riuscito ad ottenere a Misano quel risultato rincorso da tempo, che anzi poteva essere ancora più bello. Solo 22 millesimi hanno separato l’alfiere Aspar Team dalla prima vittoria, persa sulla linea del traguardo a vantaggio dell’esordiente Jesus Rios, ma il primo podio nella Moto3 del JuniorGP è certo un sospiro di sollievo. Non è riuscito poi a replicarlo in Gara 2, chiusa in 7^ posizione, ma è sicuramente un punto di partenza per questa stagione 2024.

Alessandro Morosi, finalmente il podio in JuniorGP Moto3!

Diciamo che ad inizio gara ero un po’ nervoso: era la prima gara del campionato, bisognava usare la testa, fare punti… Ma quando ho visto che continuavo ad andare indietro perché guidavo sempre più rigido, mi sono detto di darmi una sciolta, non potevo finire la gara così. Mi sono rilassato e ho iniziato a recuperare, tenevo un ritmo di 1:42 basso e sono arrivato sul gruppo davanti. Appena ho avuto la possibilità mi sono infilato dentro e ho provato a chiudere la gara davanti, il problema è che ho sbagliato il cambio di marcia sul rettilineo… Ma è il primo podio, bisogna essere felici! Ringrazio tutto l’Aspar Team, CFMOTO, gli sponsor, tutte le persone che mi supportano da tanti anni.

Morosi e Uriarte, complimenti tra compagni di squadra. Foto: Dani Guazzetti

Lo vedevi possibile? Il tuo weekend Moto3 a Misano non era partito benissimo.

Sabato in particolare è stata una situazione veramente brutta, non riuscivo a trovare la quadra con la moto. I miei meccanici si sono spremuti al massimo, siamo rimasti ore a guardare le telemetrie e alla fine abbiamo trovato il problema. Non dipendeva da me né dalla moto, diciamo che un po’ la posizione in sella non mi permetteva di scalare le marce. Sono stati fatti dei piccoli cambi dai test di Barcellona a Misano ma non ci siamo capiti, l’importante però è che alla fine abbiamo trovato la soluzione e mi hanno dato una moto per vincere.

In qualifica però c’è stata anche una bandiera rossa, ti ha condizionato?

Non sarebbe cambiato niente, il weekend doveva andare così. Si prende quello che arriva!

Senti già un click, un cambio rispetto all’anno scorso?

Sì, mi sono già accorto di avere maggiore aggressività alla fine, non avevo tanta pietà [risata]. L’anno scorso invece ci pensavo un po’. Ma è normale: quando sei lì a giocartela e prendi continuamente scoppole sul collo, dopo un po’ impari la lezione! Io purtroppo finché non tocco il fondo non ci arrivo, anche nelle cose a cui tengo e per cui mi sacrifico tanto. L’ho imparata adesso, meglio tardi che mai.

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