20 Settembre 2023

Elia Bartolini vince nel flat ma “Nel 2024 sarò nel paddock Superbike”

Elia Bartolini, ex Mondiale Moto3, ha vinto la gara italiana della Coppa del Mondo flat track. L'intervista

Elia Bartolini flat

Dalla vittoria alla “100 km dei campioni” assieme a Baldassarri al gradino più alto del podio nella tappa italiana del Campionato del Mondo di flat track. Elia Bartolini è sempre stato un habitué del Ranch di Tavullia, fin da quando era tra i ragazzini più promettenti della VR46 Riders Academy. Per essere all’altezza dei suoi compagni nel 2013 aveva deciso di frequentare un corso alla “Di Traverso School” di Marco Belli a Varese. Proprio con i colori del team lombardo qualche giorno fa ha vinto la gara iridata a Boves, in provincia di Cuneo. Elia Bartolini è e rimane un pilota del settore velocità. Ha all’attivo 27 gare nel Motomondiale ed è tutt’ora tra i protagonisti del Mondiale Junior e del CIV. Nel flat track però si trova veramente a suo agio e dimostra grande talento.

“Mi sono avvicinato a questa specialità per riuscire ad esprimermi al meglio negli allenamenti al Ranch – racconta Elia Bartolini a Corsedimoto – ho conosciuto Marco Belli che è il mio allenatore ed è nata una bellissima amicizia. Tra l’altro assieme a noi c’è anche suo fratello che poi è diventato mio sponsor. Ci alleniamo e ci divertiamo. Tre anni fa avevo già partecipato ad una gara mondiale ed ero salito sul terzo gradino del podio, quest’anno ho vinto ed è bellissimo: una grande soddisfazione sia per me che per il team”.

Il flat track resta un divertimento o stai pensando di dedicarti a tempo pieno a questa specialità?

“No, no lo pratico solo per allenarmi e per divertirmi, continuo nella velocità. Tra l’altro dopo tante stagioni in Moto3 l’anno prossimo cambierò radicalmente categoria”.

La tua carriera è ad una svolta?

“Quest’anno ho avuto dei contatti per tornare nel Mondiale Moto3 ma nulla d’interessante. Tra l’altro sono alto 1,73 metri e non è l’ ideale soprattutto se si corre sulle Honda. Ancora non c’è nulla di ufficiale però posso già dire che nel 2024 frequenterò il paddock del Mondiale Superbike”.

Correrai nel WorldSSP?

“Lo so che viene logico pensare alla Supersport ma preferisco fare un passettino alla volta, ripartire dal basso. Io arrivo dalla Moto3 e non dalla Moto2 com’è stato per Bulega, Manzi ed altri. Per me sarà tutto nuovo, molte piste non le conosco quindi preferisco avvicinarmi a quel mondo partendo dalla classe 300 per poi iniziare la scalata verso il Mondiale Superbike. Credo sia la scelta giusta per riuscire a rilanciarmi senza bruciare le tappe. Ho 20 anni il tempo non mi manca, step by step cercherò di arrivare in alto”.

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