20 Settembre 2023

Guido Pini, 15 anni, ha già un fan club da grande: ecco tutta la storia

Il talento toscano ha un seguito incredibile, tifosi organizzati e uno slogan fantasioso. Lorenzo Mecacci, perno del Fan Club, ci racconta tutta la storia.

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Guido Pini, 15enne pilota toscano, è appena all’inizio della sua carriera nelle moto, ma da anni ha il suo Fan Club personale. I quattro fondatori sono Lorenzo Mecacci, Alessandro De Luca, Daniele De Iasi e Mattia Calamassi: tutto è cominciato per gioco, con quattro amici che si guardavano le gare, portando poi ad una pagina social di supporto al pilota. Ad una settimana da questa prima idea (circa metà luglio 2020) tutto passa su un piano sempre più serio.

Si comincia anche a seguire Guido Pini in circuito, riuscendo a creare in pochi anni un vero gruppo di supporters. Mecacci, di Firenze, ha studiato da Ragioniere programmatore ed è un impiegato in una catena alberghiera, ma ogni giorno spende 4 ore per occuparsi del lavoro dietro le quinte del Fan Club del suo giovanissimo corregionale. Di seguito la storia di questo progetto.

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Il primo passo: la fan page di Guido Pini

“È iniziato tutto nel 2020, nel periodo Covid. Era il 4-5 luglio, toccava alla prima gara del CIV” ha raccontato Lorenzo Mecacci a Corsedimoto. “Mi è sempre piaciuto seguire le gare dei ragazzini, per me più avvincenti degli ultimi anni di MotoGP.” L’attenzione si concentra su un pilota in particolare: “Mi sembra che primo sia arrivato Boggio, secondo Guido, e tutt’e due erano partiti da dietro. Ma c’era Guido che tirava delle staccate paurose, specialmente alla Casanova-Savelli.” Il giorno dopo Mecacci riprende il pc per osservare la seconda gara del weekend. “Riparte bene, garona, al traguardo passa primo. Tutti dal box gli facevano segno di andare, lui invece pensava di avere vinto.”

Guido Pini, allora debuttante 12enne in arrivo dalle MiniGP, esulta, ma manca ancora un giro! “Se n’è accorto solo verso la Casanova-Savelli. Ha finito 11°, è tornato al box e s’è messo a piangere ricorda Mecacci. “Ma aveva fatto una lettura di gara incredibile, quindi ho pensato di seguirlo sui social per vedere cosa faceva.” Non esisteva però un profilo di questo giovane pilota: parlandone con l’amico Mattia Calamassi, Mecacci ha l’idea. “Tempo due giorni ed apro una fan page su Facebook ed in breve tempo iniziano a seguirci. Dopo una settimana mi arriva un messaggio dallo zio di Guido: “Scusa, ma chi sei?” Gli ho spiegato com’è andata e mi ha invitato a casa per conoscere la famiglia.”

Il battesimo del Fan Club

Lorenzo Mecacci accetta l’invito, incerto su cosa aspettarsi, e si presenta a casa Pini assieme all’amico. “Guido era davvero uno scricciolo e mi guardava con due occhi così” ricorda Mecacci. Si parla quindi della nascita di questa fan page, che aveva sorpreso la famiglia, e anche dei social non molto in voga in casa. Con l’approvazione dei Pini, la pagina diventa ufficialmente il riferimento per il pilota, ma non solo. “Prima di ogni gara, il giovedì mattina, andavamo su a Scarperia a mettere lo striscione fuori casa per Guido. Ci alzavamo prestissimo per sistemarlo, poi andavamo a lavoro.”

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    Al secondo round stagionale il piccolo toscano è di nuovo sul podio in Gara 1, in Gara 2 invece deve lottare con un problema al cambio. Nell’evento successivo si prende vittoria e 2° posto. “Così all’esordio, e nessuno ne parlava” ha aggiunto Mecacci, che si presenta poi a Vallelunga per vedere dal vivo l’ultimo round dell’anno. “Il vero battesimo del Fan Club” ha sottolineato. “Era il periodo Covid, ma all’ultimo si sono liberati due pass per domenica ed il papà di Guido ci ha chiesto se volevamo andare. Ci siamo svegliati alle 4 per andare giù a vedere questo ragazzino in lotta per il campionato.” Un titolo che alla fine non arriva per appena due punti, col pensiero all’episodio eclatante al Mugello. “Ancora oggi lo prendiamo in giro per quell’esultanza” ha scherzato Mecacci.

    Fan Club in crescita

    Dall’anno dopo Guido Pini inizia anche a correre in Spagna, con il suo neonato Fan Club che lo segue dappertutto. “Una cosa partita per gioco per seguire un ragazzino all’esordio nelle moto dei grandi. Ora ha vinto l’Europeo, si ritrova in Red Bull Rookies Cup e si sta giocando di nuovo l’ETC” ha rimarcato Lorenzo Mecacci. “Siamo partiti da zero, ora seguo tutta la parte social ed il sito internet, più la parte amministrativa, gestionale, organizzativa e le iscrizioni. Contiamo circa 100 tesserati effettivi come Fan Club qui in zona.” Numeri in crescita: “Al Mugello eravamo più di 150. Abbiamo preso la zona dei valentiniani alla Poggio Secco e ci siamo stabiliti lì.”

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    Un impegno che richiede tanto tempo, ma per Mecacci non è davvero un peso. “Mi piace e lo faccio con passione” ha sottolineato. “Quando poi ci sono i risultati che aiutano è tutto più semplice.” Dal 2021 segue Guido Pini in tutte le gare, quest’anno nello specifico si tratta di 14 trasferte tra ETC e Rookies Cup, più i due round disputati al CIV. “A maggio e giugno abbiamo avuto una trasferta per tutti i weekend, quindi voleva dire partire giovedì e tornare lunedì, in mezzo il lavoro e poi ripartivi. Arrivato alla pausa ero sfinito” ha ammesso Mecacci.

    Il rapporto con Guido Pini

    “Il primo anno il Fan Club era semplicemente quattro amici che si trovavano a guardare le gare” ricorda Mecacci. “Dall’anno dopo è aumentato il pubblico, ci scrivevano per capire come seguirlo… Anche perché nel primo anno di ETC non venivano trasmesse le gare in Italia, quindi condividevamo i risultati con chi ci seguiva. Avevamo anche scritto più volte a Sky per provare a chiedere di cambiare, di dare visibilità a tutti.” Nel 2023 la situazione cambia. “Hanno iniziato a trasmettere le gare su YouTube ed il pubblico è cresciuto.” Di conseguenza aumenta anche l’interesse attorno alla figura di questo giovane pilota. “Guido è ormai un personaggio di riferimento anche per i ragazzini del posto.”

    Ma non solo: “Ci sentiamo sempre, lo accompagno a qualche gara… Io sono figlio unico, Guido è diventato un fratellino. Da quando aveva 12 anni ha fatto un cambiamento enorme.” Anche a livello caratteriale? “Adesso era un gioco, ora è molto più professionale. Quando lo prendi però fuori dal contesto è sempre un ragazzino di 15 anni, umilissimo, tranquillo, a cui non piace stare troppo sotto i riflettori. E si sorprende quando gli chiedono una foto, è successo anche con persone straniere nel paddock della MotoGP.” Occhio pure alle esultanze: “Al Mugello abbiamo tirato non so quanti fumogeni, ci ha quasi rimproverato! Anche in Rookies Cup ci ha chiesto di non fare casino.”

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    Guido Pini, la festa 2022 e lo slogan

    Mancano due round alla fine della stagione ETC: Guido Pini, campione in carica, è in lizza anche per il titolo 2023. Scaramanzia d’obbligo, ma come ci si prepara per l’occasione? “Ci vuole circa un mesetto” ha ammesso Lorenzo Mecacci, ricordando poi la scorsa stagione. “L’esultanza [piantare un piccolo pino in una via di fuga a Valencia, ndr] mi è venuta in mente venerdì” ha raccontato. “Abbiamo girato mezza Valencia a novembre per cercare un pino, finché non abbiamo trovato un albero di Natale!”

    “Il commentatore spagnolo poi ci ha fatto anche la battuta: Guido pianta il suo nome nella storia. È venuta ancora più bella.” Spiega poi anche l’origine di ‘I drive pines’, una sorta di slogan legato al pilota toscano e ben visibile su tutte le sue pagine social. “È nato da lui” ha spiegato Mecacci. “Era ad un collegiale, era in camera e non sapeva cosa fare. Prende google translate e ci scrive il suo nome, Guido Pini, ed il traduttore gli risponde ‘I drive pines’. Gli è piaciuto subito e da allora l’ha sempre usato, ormai è il suo marchio di fabbrica!”

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